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67684e14b9
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L'inizializzazione del sistema prevede, ora, che l'assemblaggio del
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descrittore e quello della matrice possano essere eseguiti
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indipendentemente.
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Durante la sua vita, il descrittore può trovarsi in due differenti
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stati:
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1. bld: stato di build. in questo stato è possibile aggiornare il
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contenuto del descrittore attraverso la routine psb_dscins.
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2. asb: stato assembled. questo è lo stato della rappresentazione
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finale del descrittore ed è raggiunto a valle di una chiamata alla
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routine psb_dscasb.
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Durante la sua vita, la matrice può trovarsi in tre differenti
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stati:
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1. bld: stato di build. in questo stato è possibile aggiornare il
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contenuto dela matrice attraverso la routine psb_spins.
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2. asb: stato assembled. questo è lo stato della rappresentazione
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finale della matrice ed è raggiunto a valle di una chiamata alla
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routine psb_spasb.
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3. upd: stato di update. è lo stato in cui è possibile (attraverso
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una chiamata alla routine psb_spasb) rigenerare la matrice.
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- Assemblaggio contestuale di matrice e descrittore
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Il procedimento da seguire prevede il seguente ordine di chiamate:
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1. psb_dscall: allocazione del descrittore. Alla fine di questo
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step lo stato del descrittore sarà bld
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2. psb_spall: allocazione della matrice. Alla fine di questo
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step lo stato della matrice sarà bld
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3. psb_spins: in questo caso sia il descrittore che la matrice
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saranno nello stato bld. Quindi la psb_spins invoca la
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psb_dscins per portare il descrittore in uno stato pre-asb e
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poi effettivamente inserisce i coefficienti nella
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matrice (che quindi sarà anch'essa in uno stato
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pre-asb). Dunque, nel caso di costruzione/assemblaggio
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contestuale di matrise e descrittore, il contenuto del
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descrittore è implicitamente aggiornato da questa
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chiamata. (nel caso separato bisognerà esplicitamente
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prevedere questa fase attraverso una chiamata alla psb_dscins)
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4. psb_dscasb: il descrittore viene assemblato e quindi portato
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allo stato asb.
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5. psb_spasb: la matrice viene assemblata e quindi portata
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allo stato asb.
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- Assemblaggio di descrittore e matrice indipendenti
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Il procedimento da seguire per costruire/assemblare il descrittore
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prevede il seguente ordine di chiamate:
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1. psb_dscall: allocazione del descrittore. Alla fine di questo
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step lo stato del descrittore sarà bld
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2. psb_dscins: il descrittore viene inizializzato a partire dal
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pattern di sparsità della matrice e dal partizionamento. Alla
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fine di questo step sarà in uno stato pre-asb
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3. psb_dscasb: il descrittore viene assemblato e quindi portato
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allo stato asb.
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Il procedimento da seguire per costruire/assemblare la matrice
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prevede il seguente ordine di chiamate:
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1. psb_spall: allocazione della matrice. Alla fine di questo
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step lo stato della matrice sarà bld
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2. psb_spins: i coefficienti vengono effettivamente inseriti
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nella matrice che sarà portata ad uno stato pre-asb.
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3. psb_spasb: la matrice viene assemblata e quindi portata
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allo stato asb.
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- Aggiornamento della matrice
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Se il pattern di sparsità della matrice non cambia, la matrice può
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essere aggiornata attraverso il seguente procedimento:
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1. psb_sprn: reinizializza la matrice. Alla fine di questo step
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la matrice sarà nello stato upd
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2. psb_spins: i coefficienti della matrice vengono reinseriti
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3. psb_spasb: la matrice viene assemblata e riportata nello stato
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asb.
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La gestione degli errori
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La nuova gestione degli errori prevede la creazione di uno stack di
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messaggi di errore che possa consentire di seguire a ritroso la
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sequenza di chiamate di routine fino ad arrivare a quella in cui
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l'errore è stato rilevato. Tutte le nuove interfacce prevedono un
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argomento "info" il quale ritorna un valore > 0 se all'interno della
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routine chiamata è stato rilevato un errore. Dunque ogni volta che
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si rileva una condizione di errore (o per verifica diretta o perchè
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una routine chiamata ha ritornato info>0) occorre mettere l'errore
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in cima allo stack per mezzo della routine
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psb_errpush(info,name,i_err,a_err) in cui:
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info: codice di errore (si veda SRC/F90/errormod.f90 per una
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corrispondenza codice-messaggiodierrore)
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name: stringa di lunghezza 20 contenente il nome della routine
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che invoca la psb_errpush()
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i_err: opzionale. E' un array di 5 interi contenente informazioni
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aggiuntive per il messaggio di errore (si veda errormod.f90)
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a_err: opzionale. E' una stringa di 20 contenente informazioni
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aggiuntive per il messaggio di errore (si veda errormod.f90)
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attraverso la routine psb_seterrverbosity si può impostare la
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verbosità del messaggio d'errore (se =1 viene stampato solo l'errore
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in cima allo stack; se >1 vengono stampati tutti)
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la routine psb_error(ictxt) provoca la stampa degli (dell') errori
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(errore) sullo stack ed, eventualmente, stronca il set di processi.
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l'argomento ictxt è opzionale: se è assente viene semplicemente
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stampato il messaggio d'errore altrimenti viene anche abortita
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l'esecuzione di tutti i processi.
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la routine psb_seterraction(action) determina quale azione deve essere
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intrapresa a fronte del rilevamento di un errore:
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action =0 : la routine in cui è stato rilevato un errore (e quindi
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dopo che l'errore stesso sia stato inserito sullo stack)
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semplicemente ritorna al chiamante un codice di errore
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action =1 : la routine in cui è stato rilevato un errore (e quindi
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dopo che l'errore stesso sia stato inserito sullo stack)
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prima di ritornare invoca la psb_error (e quindi, può, eventualmente
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stroncare l'esecuzione di tutti i processi).
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Struttura:
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psblas:
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psblas/src: la directory contenente il codice sorgente
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psblas/src/comm: contiene tutte le routine preposte allo scambio di
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dati
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psblas/src/internals: contiene una serie di routine utilizzate per
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l'assemblaggio dei descrittori di comunicazione e per
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lo scambio di dati (psi_dswap_data e psi_dswap_tran)
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psblas/src/methd: contiene l'implementazione dei metodi iterativi
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psblas/src/modules: contiene i moduli con le interfacce, le
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definizioni di tipi e di costanti
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psblas/src/prec: contiene tutte le routine preposte alla generazione e
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applicazione dei precondizionatori
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psblas/src/psblas: contiene le routine algebriche parallele
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psblas/src/serial: contiene l'implementazione seriale di routine
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algebriche e ausiliarie
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psblas/src/serial/aux: routine ausiliarie (in realtà c'è rimasto be poco)
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psblas/src/serial/coo: routine relative al formato coo
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psblas/src/serial/csr: routine relative al formato csr
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psblas/src/serial/dp: routine per l'assemblaggio e la conversione da
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un formato all'altro
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psblas/src/serial/f77: si tratta delle routine algebriche. queste
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vengono chiamate all'interno delle routine in
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psblas/src/psblas.
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psblas/src/serial/jad: routine relative al formato jad
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psblas/src/tools: tutte le routine per la generazione e rigenerazione
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di descrittori e matrici
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psblas/test: programmi di test
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Schema di nomenclatura:
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tutti i simboli (quindi routine, tipi dato, costanti, moduli etc...)
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devono avere il prefisso psb_. I tipi hanno il suffisso "_type" (quindi
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quello che prima era d_spmat adesso diventa psb_dspmat_type), tutti i
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moduli hanno il suffisso "_mod".
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Interfacce subroutine & argomenti:
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l'articolo di Carney et al. richiede questa convenzione per l'ordine
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degli argomenti:
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1- arguments specifying options (tipo TRANS, UNITD etc...)
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2- arguments specifying problem dimensions
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3- input scalar associated with input matrices
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4- description of sparse input matrices (che sarebbe i nostri FIDA e
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DESCRA)
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5- description of dense input matrices
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6- input scalar associated with input-output matrices
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7- description of input-output matrices
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8- error processing informations
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9- workspace
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10- length of workspace
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tutto questo va rivisto nell'ottica f90 e, quindi, con i tipi dato
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user-defined e con gli argomenti opzionali.
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Attualmente, in linea di massima, le interfacce delle routine
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algebriche hanno sempre desc_a (il descrittore) e info (il codice di
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errore riportato) nelle ultime posizioni prima dei parametri
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opzionali. I parametri opzionali contengono sempre gli argomenti al
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punto 1 oltre che jx, jy e k che definiscono il sottopreblema su cui
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effettuare l'operazione richiesta. Per tutto il resto non c'è uno
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schema ben definito e viene, generalmente seguito l'ordine con cui gli
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operandi appaiono nella scrittura della formula matematica relativa
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all'operazione implementata nella subroutine. si potrebbe pensare a
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come risistemare la cosa ma secondo me è abbastanza chiara.
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