Si dimostrano le due implicazioni separatamente. \\
\rightproof Sia $I$ un intorno di $L$. Si ricava allora dalle ipotesi che esiste sempre un intorno
$J$ di $\xbar$ tale che $f(\underbrace{J \cap X \setminus\{\xbar\}}_{A})\subseteq I$. Dal momento che $\xbar
\notin A$, si deduce che $f(J \cap X \setminus\{\xbar\}) = \tilde{f}(J \cap X \setminus\{\xbar\}) \subseteq I$,
ossia che $\tilde{f}$ è continua in $\xbar$. \\
\leftproof Sia $I$ un intorno di $L$. Poiché $\tilde{f}$ è continua in $\xbar$, esiste un intorno $J$ di $\xbar$
tale che $\tilde{f}(\underbrace{J \cap(X \cup\{\xbar\})\setminus\{\xbar\}}_{A})\subseteq I$. Poiché $\xbar\notin A$ e $\xbar$ è punto di accumulazione, si deduce che $I \supseteq\tilde{f}(J \cap(X \cup\{\xbar\})\setminus\{\xbar\})
= f(J \cap (X \cup\{\xbar\}) \setminus\{\xbar\}) \supseteq f(J \cap X \setminus\{\xbar\})$, e quindi che
Siano $\tilde{f} : X \cup\{\xbar\}$, $\tilde{g} : Y \cup\{\ybar\}$ due funzioni costruite nel seguente
modo:
\[\tilde{f}(x)=\begin{cases}
\ybar&\text{se } x = \xbar, \\
f(x) &\text{altrimenti},
\end{cases}\qquad
\tilde{g}(y) = \begin{cases}
\zbar&\text{se } y = \ybar, \\
g(y) &\text{altrimenti}.
\end{cases}\]
Poiché $f(x)\tendsto{\xbar}\ybar$ e $\xbar$ è un punto di accumulazione di $X$, per una proposizione precedente, $\tilde{f}$ è continua in $\xbar$. Analogamente $\tilde{g}$ è continua in $\ybar$. Dal momento che
vale che $\tilde{f}(\xbar)=\ybar$, per la proposizione precedente $\tilde{g}\circ\tilde{f}$ è continua in
$\xbar$, e dunque $\lim_{x \to\xbar}\tilde{g}(\tilde{f}(x))=\tilde{g}(\tilde{f}(\xbar))=\zbar$. \\
Si consideri adesso la funzione $\widetilde{g \circ f} : X \to\RRbar$ definita nel seguente modo:
\[\widetilde{g \circ f}(x)=\begin{cases}
\zbar&\text{se } x = \xbar, \\
g(f(x)) &\text{altrimenti}.
\end{cases}\]
Si mostra che $\widetilde{g \circ f}=\tilde{g}\circ\tilde{f}$. Se $x =\xbar$, chiaramente
$\widetilde{g \circ f}(x)=\zbar=\tilde{g}(\tilde{f}(\xbar))$. Se $x \neq\xbar$, si
considera il caso in cui $\tilde{f}(x)= f(x)$ è uguale a $\ybar$ ed il caso in cui non vi è
uguale. \\
Se $\tilde{f}(x)\neq\ybar$, $\tilde{g}(\tilde{f}(x))=\tilde{g}(f(x))\overbrace{=}^{f(x)\neq\ybar} g(f(x))=\widetilde{g \circ f}(x)$. Se invece
$\tilde{f}(x)=\ybar$, $\ybar\in Y$, e quindi $g$ è continua in $\ybar$, da cui necessariamente
deriva che $g(\ybar)=\zbar$. Allora $\widetilde{g \circ f}(x)= g(f(x))= g(\ybar)=\zbar=\tilde{g}(\tilde{f}(\xbar))$. \\
\implies\abs{f_1(x) - f_1(\xbar)}, \abs{f_2(x) - f_2(\xbar)}\leq\eps$(per ogni $\eps > 0$, si prende $\delta = \min\{\delta_1, \delta_2\}$, ossia il minimo delle semilunghezze degli intorni
Si definiscono preliminarmente le funzioni $\tilde{f_1}$, $\tilde{f_2} : X \cup\{\xbar\}\to\RRbar$ in modo tale che:
\[\tilde{f_1}(x)=\begin{cases}
L_1 &\text{se } x = \xbar, \\
f_1(x) &\text{altrimenti},
\end{cases}\qquad
\tilde{f_2}(x) = \begin{cases}
L_2 &\text{se } x = \xbar, \\
f_2(x) &\text{altrimenti}.
\end{cases}\]
\vskip 0.05in
Si dimostrano allora i due risultati separatamente. \\
\begin{enumerate}[(i)]
\item Si definisce $\widetilde{f_1+ f_2} : X \cup\{\xbar\}\to\RRbar$ nel seguente modo:
\[\widetilde{f_1+ f_2}(x)=\system{L_1+ L_2&\text{se } x =\xbar, \\ f_1(x)+ f_2(x)&\text{altrimenti}.}\]
La somma $L_1+ L_2$ è ben definita dacché sia $L_1$ che $L_2$ sono elementi di $\RR$.
Poiché da una proposizione precedente $\tilde{f_1}$ e $\tilde{f_2}$ sono continue in $\xbar$, $\tilde{f_1}+\tilde{f_2}$ è continua anch'essa in $\xbar$. È sufficiente allora dimostrare che $\widetilde{f_1+ f_2}=
\tilde{f_1} + \tilde{f_2}$, e si conclude che $\widetilde{f_1 + f_2}$ è dunque continua in $\xbar$, ossia
che $(f_1+ f_2)(x)= f_1(x)+ f_2(x)\tendsto{\xbar} L_1+ L_2$.
\item Si definisce, analogamente a prima, $\widetilde{f_1 f_2} : X \cup\{\xbar\}\to\RRbar$ nel seguente modo:
\[\widetilde{f_1 f_2}(x)=\system{L_1 L_2&\text{se } x =\xbar, \\ f_1(x) f_2(x)&\text{altrimenti}.}\]
Il prodotto $L_1 L_2$ è ben definito dacché sia $L_1$ che $L_2$ sono elementi di $\RR$.
Poiché da una proposizione precedente $\tilde{f_1}$ e $\tilde{f_2}$ sono continue in $\xbar$, $\tilde{f_1}\tilde{f_2}$ è continua anch'essa in $\xbar$. È sufficiente allora dimostrare che $\widetilde{f_1 f_2}=
\tilde{f_1}\tilde{f_2}$. Se $x \neq\xbar$, $\widetilde{f_1 f_2}(x) = f_1(x) f_2(x) = \tilde{f_1}(x) \tilde{f_2}(x) = (\tilde{f_1}\tilde{f_2})(x)$. Se invece $x = \xbar$, $\widetilde{f_1 f_2}(x) = L_1 L_2 =
\tilde{f_1}(x) \tilde{f_2}(x) = (\tilde{f_1}\tilde{f_2})(x)$. Quindi $\widetilde{f_1 f_2} =
\tilde{f_1}\tilde{f_2}$, e si conclude che $\widetilde{f_1 f_2}$ è dunque continua in $\xbar$, ossia
che $(f_1 f_2)(x)= f_1(x) f_2(x)\tendsto{\xbar} L_1 L_2$.
Vi sono chiaramente alcuni collegamenti tra la continuità destra e sinistra e la continuità classica,
così come ve ne sono tra il limite destro e sinistro ed il limite classico. \\
\li$\xbar$ punto di accumulazione destro e sinistro di $X$$\implies$$\xbar$ punto di accumulazione di $X$ (non
è però per forza vero il contrario, è sufficiente considerare $0$ in $(0, \infty)$), \\
\li$f$ è continua in $\xbar$$\iff$$f$ è continua sinistra e destra in $\xbar$, \\
\li se $\xbar$ è un punto di accumulazione destro e sinistro, $\lim_{x \to\xbar} f(x)= L \iff\lim_{x \to\xbar^+} f(x)= L$ e $\lim_{x \to\xbar^-} f(x)= L$, \\
\li se $\xbar$ è un punto di accumulazione solo destro, $\lim_{x \to\xbar} f(x)= L \iff\lim_{x \to\xbar^+} f(x)= L$, \\
\li se $\xbar$ è un punto di accumulazione solo sinistro, $\lim_{x \to\xbar} f(x)= L \iff\lim_{x \to\xbar^-} f(x)= L$.
Senza perdita di generalità si pone $L > 0$. Allora esiste sicuramente un intorno $I$ di $L$ tale che ogni suo elemento è positivo (e.g.~$I =[\frac{L}{2}, \frac{3L}{2}]$, se $L \in\RR$, altrimenti $[a, \infty]$ con $a > 0$ se $L =+\infty$). Dal momento che $x_n \tendston L$, $\exists n_k \mid n \geq n_k \implies x_n \in I$,
Sia $f : X \to\RRbar$ e sia $\xbar$ un punto di accumulazione di $X$. Se $\lim_{x \to\xbar} f(x)= L > 0$,
allora $\exists J$ intorno non vuoto di $\xbar$ tale che $f(x) > 0$$\forall x \in J \cap X \setminus\{\xbar\}$.
\end{proposition}
\begin{proof}
Analogamente a come visto per il teorema del segno, si pone $L > 0$. Allora esiste sicuramente un intorno $I$ di $L$ tale che ogni suo elemento è positivo. Poiché $\lim_{x \to\xbar} f(x)= L > 0$, deve esistere un intorno $J$ di
$\xbar$ tale che $f(J \cap X \setminus\{\xbar\})\subseteq I$. In particolare, $J \cap X \setminus\{\xbar\}$ non
è mai vuoto, dal momento che $\xbar$ è un punto di accumulazione di $X$, e vale che $f(x) > 0$$\forall x \in J \cap X \setminus\{\xbar\}$ (dal momento che $f(x)\in I$, che ha tutti elementi positivi), da cui la tesi.
Supponiamo $y_1 < y_2$: poiché $y_1$, $y_2$ appartengono già a $f(I)$, è sufficiente mostrare che an che ogni $y \in(y_1, y_2)$ appartiene a $f(I)$. Dal momento che $y_1$, $y_2\in f(I)$, $\exists x_1$, $x_2\in I \mid f(x_1)= y_1$ e $f(x_2)= y_2$. Si consideri allora $g : I \to\RRbar$ tale che
$g(x)= f(x)- y$. Allora $g(x_1)= y_1- y < 0$, mentre $g(x_2)= y_2- y > 0$. Pertanto, per il teorema
degli zeri, $\exists\xbar\in(x_1, x_2)\mid g(\xbar)=0\implies f(\xbar)= y$. Si conclude allora che anche