Nel corso del documento per $(G, \cdot)$ si intenderà un qualsiasi gruppo.
Si scriverà $gh$ per indicare $g \cdot h$, omettendo il punto. Analogamente
con $X$ si indicherà un insieme generico qualsiasi.
\end{note}
\begin{definition}[azione di un gruppo su un insieme] Sia $X$ un insieme. Allora
un'applicazione $\varphi : G \to S(X)$ tale che $g \xmapsto{\varphi}\left[ x \mapsto g \cdot x \right]$ si dice \textbf{azione di $G$ su $X$}
se è un omomorfismo di gruppi.
\end{definition}\medskip
Se $G$ agisce tramite $\varphi$ su $X$, si dice allora che $X$ è un $G$-insieme. Si dice inoltre che l'azione $\varphi$ è \textbf{fedele} se $\varphi$ è iniettiva,
ossia se e solo se $\varphi(g)=\Id\implies g = e$.
\begin{definition}[stabilizzatore] Sia $x \in X$. Allora si definisce lo
\textbf{stabilizzatore di $x$}, denotato come $\Stab(x)$, come il sottogruppo di $G$
tale per cui:
\[\Stab(x)=\{ g \in G \mid g \cdot x = x \}. \]
\end{definition}\medskip
Si può allora constatare che $\varphi$ è fedele se e solo se:
Si dice che $\varphi$ è un'azione semplicemente transitiva (o che $G$ agisce in
maniera semplicemente transitiva su $X$) se $\varphi$ è un'azione libera e
transitiva. In tal caso si dice che $X$ è un $G$-insieme omogeneo principale.
\end{definition}\medskip
In generale, un'azione può essere solamente libera o solamente transitiva. Chiaramente
però la libertà di un'azione ne implica la fedeltà, e non il contrario. Tuttavia
nel caso particolare dei gruppi abeliani, la fedeltà e la transitività di un'azione
ne implicano anche la libertà, come enunciato dalla:
\begin{proposition}
Sia $G$ abeliano. Allora, se $\varphi$ è fedele e transitiva, $\varphi$ è
semplicemente transitiva.
\end{proposition}
\begin{proof}
È sufficiente dimostrare che $\varphi$ è anche libera, ossia che $\Stab(x)=\{e\}$
per ogni scelta di $x \in X$. Sia allora $g \in\Stab(x)$. Si mostra che
$g \in\Ker\varphi$, da cui si dedurrà che $g = e$. \medskip
Sia $y \in X$. Poiché $\varphi$ è transitiva, $x \sim y$, e quindi esiste
$h \in G$ tale per cui $h \cdot x = y$. Pertanto, sfruttando la commutatività
di $G$, $g \cdot y = g \cdot(h \cdot x)=
h \cdot (g \cdot x) = h \cdot x = y$, da cui si deduce che $\varphi(g) = \Id$,
concludendo la dimostrazione.
\end{proof}\bigskip
Si dimostra adesso il teorema più importante sulle azioni di gruppi sugli insiemi: il
Teorema orbita-stabilizzatore, un ``analogo'' del Primo teorema di isomorfismo per
le azioni\footnote{Si lascia al lettore la gioia di dimostrare il Primo teorema di isomorfismo proprio a partire dal Teorema orbita-stabilizzatore (indizio: se $f \in\Hom(G,H)$, si può considerare l'azione $\varphi : G \to S(H)$ tale che $g \xmapsto{\varphi}\left[ h \mapsto g \cdot h = f(g)h \right]$). Si noterà infatti
che la dimostrazione del Teorema orbita-stabilizzatore ricalca totalmente la