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\title { \textbf { Note del corso di Analisi matematica 1} }
\author { Gabriel Antonio Videtta}
\date { 23, 24 e 28 marzo 2023}
\begin { document}
\maketitle
\begin { center}
\Large \textbf { Proprietà principali della continuità e dei limiti di funzione}
\end { center}
\begin { note} Nel corso del documento, per un insieme $ X $ , qualora non
specificato, si intenderà sempre un sottoinsieme generico dell'insieme
dei numeri reali esteso $ \RRbar $ . Analogamente per $ f $ si intenderà
sempre una funzione $ f : X \to \RRbar $ .
\end { note}
\begin { proposition}
Dati $ f : X \to \RRbar $ , $ \xbar $ punto di accumulazione di $ X $
tale che $ \forall \, ( x _ n ) \subseteq X \setminus \{ \xbar \} \mid x _ n \tendston \xbar $ vale che
$ f ( x _ n ) $ converge. Allora il limite di $ f ( x _ n ) $ è sempre lo stesso, indipendentemente
dalla scelta di $ ( x _ n ) $ .
\end { proposition}
\begin { proof}
Siano per assurdo $ ( x _ n ) , ( y _ n ) \subseteq X \setminus \{ \xbar \} $ due successioni tali che
$ x _ n, y _ n \tendston \xbar $ e che $ f ( x _ n ) \tendston L $ e $ f ( y _ n ) \tendston G $ con $ L \neq G $ . Si
costruisce allora la successione $ ( z _ n ) _ { n \in \NN } \subseteq X \setminus \{ \xbar \} $ nel seguente modo:
\[ z _ n = \system { x _ n & \se n \epari , \\ y _ n & \altrimenti , } \]
\vskip 0.05in
ossia unendo le due successioni $ ( x _ n ) $ e $ ( y _ n ) $ in modo tale che agli indici pari corrispondano gli
elementi di $ x _ { 2 n } $ e a quelli dispari quelli di $ y _ { 2 n + 1 } $ . \\
Si mostra che $ z _ n \tendston \xbar $ . Sia $ I $ un intorno di $ \xbar $ . Allora, dal momento che le due sottosuccessioni
$ ( x _ { 2 n } ) , ( y _ { 2 n + 1 } ) \tendston \xbar $ , esistono sicuramente due
$ n _ x, n _ y \in \NN $ tali che $ n \geq n _ x \implies x _ { 2 n } \in I $ e $ n \geq n _ y \implies y _ { 2 n + 1 } \in I $ . Pertanto,
detto $ n _ k = \max \{ n _ x, n _ y \} $ , $ n \geq n _ k \implies x _ { 2 n } , y _ { 2 n + 1 } \in I $ , ossia che per $ n \geq 2 n _ k $ ,
$ z _ n \in I $ . Si conclude allora che $ ( z _ n ) \tendston \xbar $ . \\
Tuttavia $ f ( z _ n ) $ non può convergere a nessun limite, dal momento che le due sottosuccessioni
$ f ( x _ { 2 n } ) $ e $ f ( y _ { 2 n + 1 } ) $ convergono per ipotesi a valori distinti ed il limite deve essere unico. L'esistenza di
tale successione contraddice allora l'ipotesi, \Lightning .
\end { proof}
\begin { proposition}
Data $ ( x _ n ) \subseteq \RR $ , sia $ f : \NN \to \RRbar $ tale
che $ f ( n ) : = x _ n $ , $ \forall n \in \NN $ . Allora $ f ( n ) \tendston L \iff x _ n \tendston L $ .
\end { proposition}
\begin { proof} Si dimostrano le due implicazioni separatamente. \\
\rightproof Sia $ I $ un intorno di $ L $ . Allora, poiché $ f ( n ) \tendston L $ ,
esiste un intorno $ J = [ a, \infty ] $ tale che $ f ( J \cap \NN \setminus \{ \infty \} ) \subseteq I $ .
Poiché $ \infty $ è un punto di accumulazione di $ \NN $ , $ A = J \cap \NN \setminus \{ \infty \} $ non è mai
vuoto. Inoltre, poiché $ A \subseteq \NN $ , $ A $ ammette un minimo\footnote { Non è in realtà necessario che
si consideri il minimo di tale insieme, occorre semplicemente che $ A $ sia non vuoto e che sia infinito.} , detto $ m $ .
Vale in particolare che
$ f ( n ) \in I $ , $ \forall n \geq m $ , e quindi che $ x _ n \in I $ , ossia che $ x _ n \tendston L $ . \\
\leftproof Sia $ I $ un intorno di $ L $ . Dal momento che $ x _ n \tendston L $ , $ \exists n _ k \in \NN \mid n \geq n _ k \implies
x_ n \in I$ . Allora, detto $ J = [n_ k, \infty ]$ , vale che $ f(J \cap \NN \setminus \{ \infty \} ) \subseteq I$ , ossia
che $ f ( n ) \tendston L $ .
\end { proof}
\begin { proposition}
Siano $ f : X \to \RRbar $ , $ \xbar \in X $ punto di accumulazione
di $ X $ . Allora sono fatti equivalenti i seguenti:
\begin { enumerate} [(i)]
\item $ f ( x ) \tendsto { \xbar } f ( \xbar ) $ ,
\item $ f $ è continua in $ \xbar $ .
\end { enumerate}
\end { proposition}
\begin { proof}
Sia $ I $ un intorno di $ f ( \xbar ) $ . Dal momento che $ \xbar $ è un punto di accumulazione, si ricava allora da
entrambe le ipotesi che esiste un intorno $ J $ di $ \xbar $ tale che
$ f ( J \cap X \setminus \{ \xbar \} ) \subseteq I $ , e quindi, per definizione, la tesi.
\end { proof}
\begin { remark}
Se $ \xbar $ è un punto isolato di $ X $ , allora $ f $ è continua
in $ \xbar $ . Pertanto per rendere la proposizione precedente
vera, è necessario ipotizzare che $ \xbar $ sia un punto
di accumulazione (infatti il limite in un punto isolato
non esiste per definizione).
\end { remark}
\begin { proposition}
Siano $ f : X \to \RR $ e $ \xbar $ punto di accumulazione di $ X $ .
Siano $ L \in \RRbar $ e $ \tilde { f } : X \cup \{ \xbar \} \to \RRbar $ tale
che\footnote { Tale costruzione si chiama \textbf { estensione continua} di $ f $ , nel caso in cui $ L $ sia proprio
$ \lim _ { x \to \xbar } f ( x ) $ .} :
\[ \tilde { f } ( x ) = \begin { cases }
L & \text { se } x = \xbar , \\
f(x) & \text { altrimenti} .
\end { cases} \]
\vskip 0.05in
Allora $ f ( x ) \tendsto { \xbar } L \iff \tilde { f } $ è continua in $ \xbar $ .
\end { proposition}
\begin { proof}
Si dimostrano le due implicazioni separatamente. \\
\rightproof Sia $ I $ un intorno di $ L $ . Si ricava allora dalle ipotesi che esiste sempre un intorno
$ J $ di $ \xbar $ tale che $ f ( \underbrace { J \cap X \setminus \{ \xbar \} } _ { A } ) \subseteq I $ . Dal momento che $ \xbar
\notin A$ , si deduce che $ f(J \cap X \setminus \{ \xbar \} ) = \tilde { f} (J \cap X \setminus \{ \xbar \} ) \subseteq I$ ,
ossia che $ \tilde { f } $ è continua in $ \xbar $ . \\
\leftproof Sia $ I $ un intorno di $ L $ . Poiché $ \tilde { f } $ è continua in $ \xbar $ , esiste un intorno $ J $ di $ \xbar $
tale che $ \tilde { f } ( \underbrace { J \cap ( X \cup \{ \xbar \} ) \setminus \{ \xbar \} } _ { A } ) \subseteq I $ . Poiché $ \xbar \notin A $ e $ \xbar $ è punto di accumulazione, si deduce che $ I \supseteq \tilde { f } ( J \cap ( X \cup \{ \xbar \} ) \setminus \{ \xbar \} )
= f(J \cap (X \cup \{ \xbar \} ) \setminus \{ \xbar \} ) \supseteq f(J \cap X \setminus \{ \xbar \} )$ , e quindi che
$ f ( x ) \tendsto { \xbar } L $ .
\end { proof}
\begin { remark}
Tutte le funzioni elementari (e.g.~$ \sin ( x ) $ , $ \cos ( x ) $ , $ \exp ( x ) $ , $ \ln ( x ) $ , $ \abs { x } $ , $ x ^ a $ ) sono funzioni continue nel loro insieme
di definizione\footnote { Tale fatto è una mera conseguenza della
derivabilità delle funzioni elementari nel proprio insieme di
definizione.} .
\end { remark}
\begin { proposition}
Siano $ f : X \to Y \subseteq \RRbar $ e $ g : Y \to \RRbar $ e sia $ \xbar \in X $ . Sia
$ f $ continua in $ \xbar $ e sia $ g $ continua in $ f ( \xbar ) $ . Allora
$ g \circ f $ è continua in $ \xbar $ .
\end { proposition}
\begin { proof}
Sia $ I $ un intorno di $ z = g ( f ( \xbar ) ) $ . Allora, poiché $ g $ è continua
in $ f ( \xbar ) $ , $ \exists J $ intorno di $ f ( \xbar ) $ $ \mid g ( J \cap Y \setminus \{ f ( \xbar ) \} ) \subseteq
I$ . Tuttavia, poiché $ f$ è continua in $ \xbar $ , $ \exists K$ intorno
di $ \xbar $ $ \mid f ( K \cap X \setminus \{ \xbar \} ) \subseteq J $ , da cui si conclude che
$ g ( f ( K \cap X \setminus \{ \xbar \} ) ) \subseteq I $ , dacché $ \forall x \in K \cap X \setminus \{ \xbar \} $ ,
o $ f ( x ) = f ( \xbar ) $ , e quindi $ g ( f ( x ) ) = z $ chiaramente appartiene a $ I $ , o altrimenti
$ f ( x ) \in J \cap Y \setminus \{ f ( \xbar ) \} \implies g ( f ( x ) ) \in g ( J \cap Y \setminus \{ f ( \xbar ) \} ) \subseteq I $ , da cui la tesi.
\end { proof}
\begin { theorem} (di sostituzione nel limite)
Sia $ f : X \to Y \subseteq \RRbar $ , sia $ \xbar $ punto di
accumulazione di $ X $ tale che $ f ( x ) \tendsto { \xbar } \ybar $ .
Se $ \ybar $ è un punto di accumulazione di $ Y $ e $ g : Y \to \RRbar $
è tale che $ \ybar \in Y \implies
g$ continua in $ \ybar $ e $ g(y) \tendstoy { \ybar } \zbar $ , allora
$ g ( f ( x ) ) \tendsto { \xbar } \zbar $ .
\end { theorem}
\begin { proof}
Siano $ \tilde { f } : X \cup \{ \xbar \} $ , $ \tilde { g } : Y \cup \{ \ybar \} $ due funzioni costruite nel seguente
modo:
\[ \tilde { f } ( x ) = \begin { cases }
\ybar & \text { se } x = \xbar , \\
f(x) & \text { altrimenti} ,
\end { cases} \qquad
\tilde { g} (y) = \begin { cases}
\zbar & \text { se } y = \ybar , \\
g(y) & \text { altrimenti} .
\end { cases} \]
Poiché $ f ( x ) \tendsto { \xbar } \ybar $ e $ \xbar $ è un punto di accumulazione di $ X $ , per una proposizione precedente, $ \tilde { f } $ è continua in $ \xbar $ . Analogamente $ \tilde { g } $ è continua in $ \ybar $ . Dal momento che
vale che $ \tilde { f } ( \xbar ) = \ybar $ , per la proposizione precedente $ \tilde { g } \circ \tilde { f } $ è continua in
$ \xbar $ , e dunque $ \lim _ { x \to \xbar } \tilde { g } ( \tilde { f } ( x ) ) = \tilde { g } ( \tilde { f } ( \xbar ) ) = \zbar $ . \\
Si consideri adesso la funzione $ \widetilde { g \circ f } : X \to \RRbar $ definita nel seguente modo:
\[ \widetilde { g \circ f } ( x ) = \begin { cases }
\zbar & \text { se } x = \xbar , \\
g(f(x)) & \text { altrimenti} .
\end { cases} \]
Si mostra che $ \widetilde { g \circ f } = \tilde { g } \circ \tilde { f } $ . Se $ x = \xbar $ , chiaramente
$ \widetilde { g \circ f } ( x ) = \zbar = \tilde { g } ( \tilde { f } ( \xbar ) ) $ . Se $ x \neq \xbar $ , si
considera il caso in cui $ \tilde { f } ( x ) = f ( x ) $ è uguale a $ \ybar $ ed il caso in cui non vi è
uguale. \\
Se $ \tilde { f } ( x ) \neq \ybar $ , $ \tilde { g } ( \tilde { f } ( x ) ) = \tilde { g } ( f ( x ) ) \overbrace { = } ^ { f ( x ) \neq \ybar } g ( f ( x ) ) = \widetilde { g \circ f } ( x ) $ . Se invece
$ \tilde { f } ( x ) = \ybar $ , $ \ybar \in Y $ , e quindi $ g $ è continua in $ \ybar $ , da cui necessariamente
deriva che $ g ( \ybar ) = \zbar $ . Allora $ \widetilde { g \circ f } ( x ) = g ( f ( x ) ) = g ( \ybar ) = \zbar = \tilde { g } ( \tilde { f } ( \xbar ) ) $ . \\
Si conclude allora che $ \widetilde { g \circ f } = \tilde { g } \circ \tilde { f } $ , e
quindi che $ \widetilde { g \circ f } $ è continua in $ \xbar $ . Pertanto,
dalla proposizione precedente, $ g ( f ( x ) ) \tendsto { \xbar } \zbar $ .
\end { proof}
\begin { exercise}
Si mostri che tutte le ipotesi della proposizione precedente sono necessarie, fornendo un controesempio.
\end { exercise}
\begin { solution}
Chiaramente $ \xbar $ e $ \ybar $ devono essere punti di
accumulazione dei propri insiemi di appartenenza, altrimenti
non sarebbe possibile calcolarne il limite. \\
Inoltre, se $ \ybar \in Y $ è necessario che $ g $ sia anche continua in
$ \ybar $ (nella dimostrazione della proposizione si è infatti
utilizzato il fatto che $ g ( \ybar ) = \zbar $ ). Se così non dovesse
essere, si potrebbero definire
due funzioni $ f $ e $ g $ in modo tale che:
\[ f ( x ) = 0 , \qquad g ( y ) = \system { 0 & \se y = 0 , \\ 1 & \altrimenti . } \]
\vskip 0.05in
Si osserva subito che $ g ( y ) $ non è continua in $ 0 $ . Inoltre
$ f ( x ) \tendsto { 0 } 0 $ e $ g ( y ) \tends { y \to 0 } 1 $ . Tuttavia
$ g ( f ( x ) ) = g ( 0 ) = 0 \tendsto { 0 } 0 \neq 1 $ , da cui il controesempio.
\end { solution}
\begin { proposition}
Date $ f _ 1 , f _ 2 : X \to \RR $ continue in $ \xbar $ . Allora:
\begin { enumerate} [(i)]
\item $ f _ 1 + f _ 2 $ è continua in $ \xbar $ ,
\item $ f _ 1 f _ 2 $ è continua in $ \xbar $ .
\end { enumerate}
\end { proposition}
\begin { proof}
Si dimostrano i due punti separatamente.
\begin { enumerate} [(i)]
\item Sia $ f : = f _ 1 + f _ 2 $ . Poiché $ f _ 1 , f _ 2 $ sono continue in $ \xbar $ ,
$ \forall \eps > 0 $ , $ \exists \delta > 0 \mid \abs { x - \xbar } < \delta
\implies \abs { f_ 1(x) - f_ 1(\xbar )} $ , $ \abs { f_ 2(x) - f_ 2(\xbar )} \leq \eps $ ( per ogni $ \eps > 0$ , è infatti sufficiente considerare $ \delta = \min \{ \delta _ 1, \delta _ 2\} $ , ossia il minimo delle semilunghezze degli intorni
di $ \xbar $ rispetto a $ f _ 1 $ ed $ f _ 2 $ ). Allora, per la
disuguaglianza triangolare, $ \abs { f ( x ) - f ( \xbar ) } \leq
\abs { f_ 1(x) - f_ 1(\xbar )} + \abs { f_ 2(x) - f_ 2(\xbar )} \leq 2\eps $ .
Si ricava dunque che $ \forall \eps > 0 $ , $ \exists \delta > 0
\mid \abs { f(x) - f(\xbar )} \leq 2\eps $ , e quindi, poiché
$ 2 \eps \tends { \eps \to 0 ^ + } 0 $ , si conclude anche che $ f $ è continua in $ \xbar $ .
\item Dal momento che $ f _ 1 , f _ 2 $ sono continue in $ \xbar $ ,
$ \forall \eps > 0 $ , $ \exists \delta > 0 $ tale che $ \abs { x - \xbar } < \delta \implies \abs { f _ 1 ( x ) - f _ 1 ( \xbar ) } $ , $ \abs { f _ 2 ( x )
- f_ 2(\xbar )} < \eps $ ( vale lo stesso ragionamento del punto
precedente). Allora $ f _ 1 ( x ) = f _ 1 ( \xbar ) + e _ 1 $ e
$ f _ 2 ( x ) = f _ 2 ( \xbar ) + e _ 2 $ , con $ \abs { e _ 1 } , \abs { e _ 2 } < \eps $
e $ \abs { x - \xbar } < \delta $ .
Dunque $ f _ 1 ( x ) f _ 2 ( x ) = f _ 1 ( \xbar ) f _ 2 ( \xbar ) + \underbrace { e _ 1 f _ 2 ( \xbar ) +
e_ 2 f_ 1(\xbar ) + e_ 1 e_ 2} _ e$ . In particolare, per la
disuguaglianza triangolare, $ \abs { e } \leq \abs { e _ 1 f _ 2 ( \xbar ) } +
\abs { e_ 2 f_ 1(\xbar )} + \abs { e_ 1 e_ 2} \leq \underbrace { \eps \abs { f_ 2(\xbar )} +
\eps \abs { f_ 1(\xbar )} + \eps ^ 2} _ { \eps '} $ . Poiché $ \eps ' \tends { \eps \to 0^ +} 0$ , si ricava che $ \forall \eps > 0$ , $ \exists \delta > 0 \mid \abs { x - \xbar } < \delta \implies \abs { f_ 1(x) f_ 2(x) - f_ 1(\xbar ) f_ 2(\xbar )} = \abs { e} \leq \eps '$ , ossia si conclude che $ f_ 1 f_ 2$ è continua
in $ \xbar $ .
\end { enumerate}
\end { proof}
\begin { proposition}
Date $ f _ 1 , f _ 2 : X \to \RRbar $ , $ \xbar $ punto di accumulazione
di $ X $ . Se $ \lim _ { x \to \xbar } f _ 1 ( x ) = L _ 1 \in \RR $ e
$ \lim _ { x \to \xbar } f _ 2 ( x ) = L _ 2 \in \RR $ , allora valgono
i seguenti risultati:
\begin { enumerate} [(i)]
\item $ f _ 1 ( x ) + f _ 2 ( x ) \tendsto { \xbar } L _ 1 + L _ 2 $ ,
\item $ f _ 1 ( x ) f _ 2 ( x ) \tendsto { \xbar } L _ 1 L _ 2 $ .
\end { enumerate}
\end { proposition}
\begin { proof}
Si definiscono preliminarmente le funzioni $ \tilde { f _ 1 } $ , $ \tilde { f _ 2 } : X \cup \{ \xbar \} \to \RRbar $ in modo tale che:
\[ \tilde { f _ 1 } ( x ) = \begin { cases }
L_ 1 & \text { se } x = \xbar , \\
f_ 1(x) & \text { altrimenti} ,
\end { cases} \qquad
\tilde { f_ 2} (x) = \begin { cases}
L_ 2 & \text { se } x = \xbar , \\
f_ 2(x) & \text { altrimenti} .
\end { cases} \]
\vskip 0.1in
Si dimostrano ora i due risultati separatamente. \\
\begin { enumerate} [(i)]
\item Si definisce $ \widetilde { f _ 1 + f _ 2 } : X \cup \{ \xbar \} \to \RRbar $ nel seguente modo:
\[ \widetilde { f _ 1 + f _ 2 } ( x ) = \system { L _ 1 + L _ 2 & \text { se } x = \xbar , \\ f _ 1 ( x ) + f _ 2 ( x ) & \text { altrimenti } . } \]
Si osserva che la somma $ L _ 1 + L _ 2 $ è ben definita dacché sia $ L _ 1 $ che $ L _ 2 $ sono elementi di $ \RR $ .
Poiché da una proposizione precedente $ \tilde { f _ 1 } $ e $ \tilde { f _ 2 } $ sono continue in $ \xbar $ , $ \tilde { f _ 1 } + \tilde { f _ 2 } $ è continua anch'essa in $ \xbar $ . È sufficiente allora dimostrare che $ \widetilde { f _ 1 + f _ 2 } =
\tilde { f_ 1} + \tilde { f_ 2} $ . Se $ x \neq \xbar $ , $ \widetilde { f_ 1 + f_ 2} (x) = f_ 1(x) + f_ 2(x) = \tilde { f_ 1} (x) + \tilde { f_ 2} (x) = (\tilde { f_ 1} + \tilde { f_ 2} )(x)$ . Se invece $ x = \xbar $ , $ \widetilde { f_ 1 + f_ 2} (x) = L_ 1 + L_ 2 =
\tilde { f_ 1} (x) + \tilde { f_ 2} (x) = (\tilde { f_ 1} + \tilde { f_ 2} )(x)$ . Quindi $ \widetilde { f_ 1 + f_ 2} =
\tilde { f_ 1} + \tilde { f_ 2} $ , e dunque si conclude che $ \widetilde { f_ 1 + f_ 2} $ è continua in $ \xbar $ , ossia
che $ ( f _ 1 + f _ 2 ) ( x ) = f _ 1 ( x ) + f _ 2 ( x ) \tendsto { \xbar } L _ 1 + L _ 2 $ .
\item Si definisce, analogamente a prima, $ \widetilde { f _ 1 f _ 2 } : X \cup \{ \xbar \} \to \RRbar $ nel seguente modo:
\[ \widetilde { f _ 1 f _ 2 } ( x ) = \system { L _ 1 L _ 2 & \text { se } x = \xbar , \\ f _ 1 ( x ) f _ 2 ( x ) & \text { altrimenti } . } \]
Come prima, si osserva che il prodotto $ L _ 1 L _ 2 $ è ben definito dacché sia $ L _ 1 $ che $ L _ 2 $ sono elementi di $ \RR $ .
Poiché da una proposizione precedente $ \tilde { f _ 1 } $ e $ \tilde { f _ 2 } $ sono continue in $ \xbar $ , $ \tilde { f _ 1 } \tilde { f _ 2 } $ è continua anch'essa in $ \xbar $ . È sufficiente allora dimostrare che $ \widetilde { f _ 1 f _ 2 } =
\tilde { f_ 1} \tilde { f_ 2} $ . Se $ x \neq \xbar $ , $ \widetilde { f_ 1 f_ 2} (x) = f_ 1(x) f_ 2(x) = \tilde { f_ 1} (x) \tilde { f_ 2} (x) = (\tilde { f_ 1} \tilde { f_ 2} )(x)$ . Se invece $ x = \xbar $ , $ \widetilde { f_ 1 f_ 2} (x) = L_ 1 L_ 2 =
\tilde { f_ 1} (x) \tilde { f_ 2} (x) = (\tilde { f_ 1} \tilde { f_ 2} )(x)$ . Quindi $ \widetilde { f_ 1 f_ 2} =
\tilde { f_ 1} \tilde { f_ 2} $ , da cui si conclude che $ \widetilde { f_ 1 f_ 2} $ è anch'essa continua in $ \xbar $ , ossia
che $ ( f _ 1 f _ 2 ) ( x ) = f _ 1 ( x ) f _ 2 ( x ) \tendsto { \xbar } L _ 1 L _ 2 $ .
\end { enumerate}
\end { proof}
\begin { definition}
(intorno destro e sinistro) Se $ \xbar \in \RR $ , si dicono
\textbf { intorni destri} di $ \xbar $ gli intervalli della forma $ [ \xbar , \xbar + \eps ] $ con
$ \eps > 0 $ . Analogamente, gli \textbf { intorni sinistri} sono gli
intervalli della forma $ [ \xbar - \eps , \xbar ] $ .
\end { definition}
\begin { definition}
(punto di accumulazione destro e sinistro) Sia $ \xbar \in X $ .
Si dice che $ \xbar $ è un \textbf { punto di accumulazione destro}
di $ X $ se $ \forall I $ intorno destro di $ \xbar $ , $ I \cap X \setminus \{ \xbar \} \neq \emptyset $ . Analogamente si dice \textbf { punto di
accumulazione sinistro} di $ X $ se è tale per gli intorni sinistri.
\end { definition}
\begin { definition}
(limite destro e sinistro) Sia $ \xbar $ un punto di accumulazione
destro di $ X $ . Allora si dice che $ f $ ammette un \textbf { limite destro} $ L $ in $ \xbar $ , $ \lim _ { x \to \xbar ^ + } f ( x ) = L $ , se e solo se $ \forall I $
intorno di $ L $ , $ \exists J $ intorno destro di $ \xbar $ tale che
$ f ( J \cap X \setminus \{ \xbar \} ) \subseteq I $ . Analogamente si definisce
il \textbf { limite sinistro} : $ \lim _ { x \to \xbar ^ - } f ( x ) = L \defiff \forall I $
intorno di $ L $ , $ \exists J $ intorno sinistro di $ \xbar $ tale che
$ f ( J \cap X \setminus \{ \xbar \} ) \subseteq I $ .
\end { definition}
\begin { definition}
(continuità destra e sinistra) Sia $ \xbar \in X $ . Allora $ f $ è \textbf { continua
a destra} in $ \xbar $ se e solo se $ \forall I $ intorno di $ f ( \xbar ) $ ,
$ \exists J $ intorno destro di $ \xbar $ tale che $ f ( J \cap X \setminus \{ \xbar \} ) \subseteq I $ . Analogamente si dice che $ f $ è \textbf { continua a sinistra} su $ \xbar $ se e solo se $ \forall I $ intorno
di $ f ( \xbar ) $ , $ \exists J $ intorno sinistro di $ \xbar $ tale che
$ f ( J \cap X \setminus \{ \xbar \} ) \subseteq I $ .
\end { definition}
\begin { remark}
Vi sono chiaramente alcuni collegamenti tra la continuità destra e sinistra e la continuità classica,
così come ve ne sono tra il limite destro e sinistro ed il limite classico. \\
\li $ \xbar $ punto di accumulazione destro o sinistro di $ X $ $ \iff $ $ \xbar $ punto di accumulazione di $ X $ , \\
\li $ \xbar $ punto di accumulazione destro e sinistro di $ X $ $ \implies $ $ \xbar $ punto di accumulazione di $ X $ (non
è però per forza vero il contrario, è sufficiente considerare $ ( 0 , \infty ) $ , dove $ 0 $ è solo un punto di
accumulazione destro), \\
\li $ f $ è continua in $ \xbar $ $ \iff $ $ f $ è continua sinistra e destra in $ \xbar $ , \\
\li Se $ \xbar $ è un punto di accumulazione destro e sinistro, $ \lim _ { x \to \xbar } f ( x ) = L \iff \lim _ { x \to \xbar ^ + } f ( x ) = L $ e $ \lim _ { x \to \xbar ^ - } f ( x ) = L $ , \\
\li Se $ \xbar $ è un punto di accumulazione solo destro, $ \lim _ { x \to \xbar } f ( x ) = L \iff \lim _ { x \to \xbar ^ + } f ( x ) = L $ , \\
\li Se $ \xbar $ è un punto di accumulazione solo sinistro, $ \lim _ { x \to \xbar } f ( x ) = L \iff \lim _ { x \to \xbar ^ - } f ( x ) = L $ .
\end { remark}
\begin { proposition}
Sia $ f : X \to \RRbar $ monotona e sia $ \xbar $ un punto di
accumulazione destro di $ X $ . Allora esiste $ \lim _ { x \to \xbar ^ + } f ( x ) $ .
Analogamente esiste il limite sinistro se $ \xbar $ è invece un punto di
accumulazione sinistro di $ X $ .
\end { proposition}
\begin { proof}
Senza perdità di generalità, si assuma $ f $ crescente (per il caso decrescente è sufficiente considerare
$ g = - f $ ). Si consideri allora l'insieme:
\[ E = \{ f ( x ) \mid x > \xbar \E x \in X \} . \]
\vskip 0.05in
Si consideri adesso $ L = \inf E $ e un suo intorno $ I $ . Se non
esistesse $ x > \xbar $ tale che $ f ( x ) \in I $ , $ \sup I $ sarebbe
un minorante di $ E $ maggiore\footnote { Infatti $ f ( x ) \geq L $ dacché è $ L $ è un minorante di $ E $ , da cui $ f ( x ) \notin I \implies
f(x) > \sup I$ . } di $ L$ , \Lightning . Quindi esiste
$ x > \xbar \mid f ( x ) \in I $ , e dal momento che $ f $ è
crescente, l'intorno destro $ J $ di $ \xbar $ di raggio $ x - \xbar $ sarebbe
tale che $ f ( J \cap X \setminus \{ \xbar \} ) \subseteq I $ , da cui la tesi.
\end { proof}
\begin { example} (funzione discontinua in ogni punto di $ \RR $ ) Si consideri la funzione\footnote { Tale funzione è detta \textit { funzione di Dirichlet} ,
in onore al matematico tedesco Peter Dirichlet (1805 -- 1859).} $ f : \RR \to \RR $ definita
nel seguente modo:
\[ f ( x ) = \system { 1 & \text { se } x \in \QQ , \\ 0 & \text { altrimenti } , } \]
\vskip 0.05in
ossia la funzione indicatrice dell'insieme $ \QQ $ in $ \RR $ . Si dimostra che $ f $ non è continua
in nessun punto di $ \RR $ . Sia infatti $ \xbar \in \RR \setminus \QQ $ . Dal momento che $ \QQ $ è denso
in $ \RR $ , $ \xbar $ è un punto di accumulazione di $ \QQ $ , e quindi esiste una successione $ ( x _ n ) \subseteq \QQ $
tale che $ x _ n \tendston \xbar $ . Se $ f $ fosse continua in $ \xbar $ , $ \lim _ { n \to \infty } f ( x _ n ) = 0 $ ,
ma per l'intorno $ I = [ 0 - \frac { 1 } { 2 } , 0 + \frac { 1 } { 2 } ] $ di $ 0 $ non esiste alcun $ n _ k $ tale per cui $ f ( x _ n ) \in I $ $ \forall n
\geq n_ k$ , dal momento che, per definizione di $ f$ , $ f(x_ n) = 1$ $ \forall n \in \NN $ . Quindi $ f$ non è continua
in nessun $ \xbar \in \RR \setminus \QQ $ . \\
Sia ora $ \xbar \in \QQ $ . $ \xbar $ è un punto di accumulazione di $ \RR \setminus \QQ $ (si può infatti
considerare la successione $ ( x _ n ) \subseteq \RR \setminus \QQ $ definita da $ x _ n = \xbar + \frac { \sqrt { 2 } } { n } $ ,
che è tale che $ x _ n \tendston \xbar $ ). Analogamente a come visto prima, allora, per l'intorno $ I = [ 1 - \frac { 1 } { 2 } , 1 + \frac { 1 } { 2 } ] $ di $ 1 $ , $ f ( x _ n ) \notin I $ $ \forall n \in \NN $ , e quindi $ f $ non è continua neanche su $ \xbar \in \QQ $ , ossia è discontinua ovunque.
\end { example}
\begin { exercise}
Mostrare\footnote { La tesi altro non è che un caso particolare del cosiddetto \textit { teorema di Froda} .} che l'insieme dei punti di discontinuità di una funzione $ f : I \to \RR $ monotona è al più
numerabile, dove $ I $ è un intervallo.
\end { exercise}
\begin { solution}
Si assuma $ f $ crescente, senza perdita di generalità (altrimenti è sufficiente considerare $ g = - f $ ).
Sia $ E $ l'insieme dei punti di discontinuità di $ f $ . $ \forall \xbar \in E $ , $ \xbar $ è un punto di accumulazione
destro e sinistro di $ I $ (infatti $ I $ è un intervallo), ed in particolare, per la proposizione precedente, esistono sempre il limite sinistro $ L ^ - ( \xbar ) $
ed il limite destro $ L ^ + ( \xbar ) $ in $ \xbar $ (dal momento che $ f $ è monotona), e sono tali che\footnote { Detti
$ A = \{ f ( x ) \mid x < \xbar \E x \in X \} $ e $ B = \{ f ( x ) \mid x > \xbar \E x \in X \} $ , vale che $ L ^ - ( \xbar ) = \sup A $ e $ L ^ + ( \xbar ) = \inf B $ . Dal momento che $ f $ è crescente, vale che $ B \geq A $ . Se $ \inf B < \sup A $ , esisterebbe un $ b \in B $ tale che $ \sup A > b $ , da cui ancora
esisterebbe un $ a \in A $ tale che $ a > b $ , \Lightning . Quindi
$ \inf B = L ^ + ( \xbar ) \geq \sup A = L ^ - ( \xbar ) $ .} $ L ^ + ( \xbar ) > L ^ - ( \xbar ) $ (infatti
sono sicuramente diversi, altrimenti
$ f $ sarebbe continua in $ \xbar $ ; inoltre $ f $ è crescente). Allora sia $ f : E \to \QQ $ tale che $ \xbar \mapsto c $ , dove $ c \in \QQ $ è
un punto razionale in $ ( L ^ - ( \xbar ) , L ^ + ( \xbar ) ) $ (tale $ c $ esiste sempre, per la densità di $ \QQ $ in $ \RR $ ).
Inoltre\footnote { Sia $ C = \{ f ( a ) \mid x < a < y \} $ . Allora $ L ^ + ( x ) = \inf C $ e $ L ^ - ( y ) = \sup C $ .
Dal momento che $ \sup C \geq \inf C $ , deve allora valere anche
che $ L ^ + ( x ) \leq L ^ - ( y ) $ .} , $ x < y \implies L ^ + ( x ) \leq L ^ - ( y ) $ , e quindi ogni intervallo da cui $ c $ è estratto è distinto al variare
di $ \xbar \in E $ . Pertanto $ f $ è iniettiva, e vale che $ \abs { E } \leq \abs { \QQ } = \abs { \NN } $ . Si conclude allora
che $ E $ è al più numerabile.
\end { solution}
\begin { theorem} (della permanenza del segno, per le successioni)
Data $ ( x _ n ) \subseteq \RR $ tale che $ x _ n \tendston L > 0 $ , allora
$ ( x _ n ) $ è strettamente positiva definitivamente. Analogamente, se $ L < 0 $ ,
$ ( x _ n ) $ è negativa definitivamente.
\end { theorem}
\begin { proof}
Senza perdita di generalità si pone $ L > 0 $ . Allora esiste sicuramente un intorno $ I $ di $ L $ tale che ogni suo elemento è positivo (e.g.~$ I = \left [ L - \frac { L } { 2 } , L + \frac { L } { 2 } \right ] $ , se $ L \in \RR $ , altrimenti $ [ a, \infty ] $ con $ a > 0 $ se $ L = + \infty $ ). Dal momento che $ x _ n \tendston L $ , $ \exists n _ k \mid n \geq n _ k \implies x _ n \in I $ ,
ossia, in particolare, $ n \geq n _ k \implies x _ n > 0 $ , da cui la tesi. Analogamente per il caso di $ L < 0 $ .
\end { proof}
\begin { theorem} (della permanenza del segno, per le funzioni)
Sia $ f : X \to \RRbar $ e sia $ \xbar $ un punto di accumulazione di $ X $ . Se $ \lim _ { x \to \xbar } f ( x ) = L > 0 $ ,
allora $ \exists J $ intorno non vuoto di $ \xbar $ tale che $ f ( x ) > 0 $ $ \forall x \in J \cap X \setminus \{ \xbar \} $ .
Analogamente se $ L < 0 $ , $ \exists J $ intorno non vuoto di $ \xbar $ tale che $ f ( x ) < 0 $ $ \forall x \in J \cap X \setminus \{ \xbar \} $ .
\end { theorem}
\begin { proof}
Senza perdita di generalità si pone $ L > 0 $ .
Similmente a come visto per l'analogo teorema per le successioni, deve esiste sicuramente un intorno $ I $ di $ L $ tale che ogni suo elemento è positivo. Poiché $ \lim _ { x \to \xbar } f ( x ) = L > 0 $ , deve in particolare esistere un intorno $ J $ di
$ \xbar $ tale che $ f ( J \cap X \setminus \{ \xbar \} ) \subseteq I $ . Inoltre, $ J \cap X \setminus \{ \xbar \} $ non può
essere mai vuoto, dal momento che $ \xbar $ è un punto di accumulazione di $ X $ . Infine vale anche che $ f ( x ) > 0 $ $ \forall x \in J \cap X \setminus \{ \xbar \} $ (dal momento che $ f ( x ) \in I $ , che ha tutti elementi positivi).
Si conclude allora che $ J $ è l'intorno desiderato, da cui la tesi. Analogamente per il caso di $ L < 0 $ .
\end { proof}
\begin { theorem} (degli zeri) Sia $ I = [ a, b ] $ e sia
$ f : I \to \RRbar $ continua tale che $ f ( a ) f ( b ) < 0 $ (i.e.~$ f ( a ) $ e $ f ( b ) $ sono discordi). Allora $ \exists c \in ( a, b ) \mid f ( c ) = 0 $ .
\end { theorem}
\begin { proof}
Senza alcuna perdita di generalità si pone $ f ( a ) < 0 < f ( b ) $ (il caso $ f ( a ) > 0 > f ( b ) $ si dimostra
considerando $ g = - f $ ). Si definisce allora l'insieme $ E $ in modo tale che:
\[ E = \{ x \in I \mid f ( x ) < 0 \} . \]
\vskip 0.05in
Si osserva che $ E \neq \emptyset $ , dacché $ a \in E $ . Allora, per la completezza dei numeri reali,
$ E $ ammette un estremo superiore $ \xbar : = \sup E $ . Sia dunque $ ( x _ n ) \subseteq E \setminus \{ \xbar \} $ una successione
tale che $ x _ n \tendston \xbar $ : poiché $ f $ è continua in $ \xbar $ , $ \lim _ { x \to \xbar } f ( x ) = f ( \xbar ) \implies
f(x_ n) \tendston f(\xbar )$ . Dal momento che $ f(x_ n) < 0$ $ \forall n \in \NN $ , $ f(\xbar ) \leq 0$ ( se così non fosse
$ f ( x _ n ) $ dovrebbe essere definitivamente positiva per il teorema della permanenza del segno, ma questo
è assurdo dacché $ x _ n \in E $ $ \forall n \in \NN $ , \Lightning ). \\
Sia ora $ ( y _ n ) \in I $ una successione tale che $ y _ n \tendston \xbar $ e che $ y _ n > \xbar $ $ \forall n \in \NN $ (questo
è sempre possibile dal momento che $ \xbar \neq b \impliedby f ( \xbar ) \leq 0 $ ). Allora,
poiché $ y _ n > \xbar = \sup E $ , $ y _ n $ non appartiene ad $ E $ , e quindi deve valere che $ f ( y _ n ) > 0 $ . Si conclude
allora, per il teorema della permanenza del segno, che $ f ( \xbar ) \geq 0 $ . Pertanto $ f ( \xbar ) \leq 0 $ e $ f ( \xbar ) \geq 0 $ $ \implies f ( \xbar ) = 0 $ , da cui la tesi.
\end { proof}
\begin { proof} [Dimostrazione alternativa] (metodo di bisezione per la ricerca degli zeri)
Come prima, senza alcuna perdita di generalità, si pone $ f ( a ) < 0 < f ( b ) $ . Si ponga $ x _ 0 = \frac { a + b } { 2 } \in I $ e
$ I _ 0 = ( a, b ) $ .
Se $ f ( x _ 0 ) = 0 $ , allora il teorema è dimostrato. Altrimenti, $ f ( x _ 0 ) > 0 $ o $ f ( x _ 0 ) < 0 $ . Nel primo caso,
si consideri $ I _ 1 = ( a, x _ 0 ) $ , altrimenti si ponga $ I _ 1 = ( x _ 0 , b ) $ . Si riapplichi allora l'algoritmo con $ a : = \inf I _ 1 $ e $ b : = \sup I _ 1 $ , definendo le due successioni $ ( x _ n ) $ e $ I _ n $ per ogni passo $ n $ dell'algoritmo. \\
Se la successione $ ( x _ n ) $ è finita, allora $ \exists n \mid f ( x _ n ) = 0 $ , e quindi il teorema è dimostrato. Altrimenti,
si osservi che la successione degli intervalli è decrescente, e che $ \abs { I _ n } = \frac { b - a } { 2 ^ n } \tendston 0 $ :
allora, poiché $ x _ n \in I _ n $ $ \forall n \in \NN $ , $ ( x _ n ) $ ammette limite. In particolare, $ I _ n \tendston \{ c \} $ ,
e quindi $ x _ n \tendston c \in I _ 0 $ . Siano $ a _ n $ , $ b _ n $ le successioni di numeri reali tali che $ I _ n = ( a _ n, b _ n ) $ $ \forall n \in \NN $ .
Vale in particolare che $ a _ n $ , $ b _ n \tendston c $ . Allora, per la continuità di $ f $ su $ ( a, b ) $ , vale che
$ \lim _ { n \to \infty } f ( a _ n ) = f ( c ) $ e che $ \lim _ { n \to \infty } f ( b _ n ) = f ( c ) $ : poiché ogni elemento di $ ( a _ n ) $ è
per costruzione tale che $ f ( a _ n ) < 0 $ , deve valere che $ f ( x ) \leq 0 $ per il teorema della permanenza del segno; analogamente deve valere per costruzione di $ ( b _ n ) $ che $ f ( c ) \geq 0 $ . Si conclude allora che $ f ( c ) = 0 $ , da cui
la tesi.
\end { proof}
\begin { theorem} (dei valori intermedi) Dati $ I = ( a, b ) $ e
$ f : I \to \RRbar $ continua, allora $ y _ 1 $ , $ y _ 2 \in f ( I ) \implies
[y_ 1, y_ 2] \subseteq f(I)$ ( ossia $ f$ assume tutti i valori
compresi tra $ y _ 1 $ e $ y _ 2 $ ; e quindi $ f ( I ) $ è un insieme convesso di $ \RR $ ).
\end { theorem}
\begin { proof}
Supponiamo $ y _ 1 < y _ 2 $ : poiché $ y _ 1 $ , $ y _ 2 $ appartengono già a $ f ( I ) $ , è sufficiente mostrare che anche ogni $ y \in ( y _ 1 , y _ 2 ) $ appartiene a $ f ( I ) $ . Dal momento che $ y _ 1 $ , $ y _ 2 \in f ( I ) $ , $ \exists x _ 1 $ , $ x _ 2 \in I \mid f ( x _ 1 ) = y _ 1 $ e $ f ( x _ 2 ) = y _ 2 $ . Si consideri allora $ g : I \to \RRbar $ tale che
$ g ( x ) = f ( x ) - y $ . Allora $ g ( x _ 1 ) = y _ 1 - y < 0 $ , mentre $ g ( x _ 2 ) = y _ 2 - y > 0 $ . Pertanto, per il teorema
degli zeri, $ \exists \xbar \in ( x _ 1 , x _ 2 ) \mid g ( \xbar ) = 0 \implies f ( \xbar ) = y $ . Si conclude allora che anche
$ y \in f ( I ) $ , da cui la tesi.
\end { proof}
\begin { proposition}
Gli unici insiemi convessi di $ \RR $ sono gli intervalli.
\end { proposition}
\begin { proof}
La dimostrazione del fatto che gli intervalli siano insiemi convessi è banale. Si dimostra piuttosto
che ogni insieme convesso di $ \RR $ è un intervallo. Sia $ A $ dunque un insieme convesso di $ \RR $ ,
e si considerino $ a : = \inf A $ e $ b : = \sup A $ . Sia $ x \in ( a, b ) $ . Se non esistesse un punto $ c \in A $
tale che $ a < c < x $ , $ x $ sarebbe un estremo inferiore di $ A $ , \Lightning . Pertanto tale punto $ c $ esiste.
Analogamente si può dire per un punto $ d \in A $ tale che $ x < d < b $ . Allora, poiché $ A $ è convesso,
$ [ c, d ] \subseteq A $ , e in particolare $ x \in A $ . Pertanto vale che $ ( a, b ) \subseteq A $ . Poiché
$ a $ e $ b $ sono, rispettivamente, estremo inferiore e superiore di $ A $ , non possono esistere altri punti
non appartenenti a $ [ a, b ] $ , ma appartenenti ad $ A $ . Quindi $ A $ può variare a seconda dell'appartenenza
o meno di questi estremi nei seguenti modi:
\begin { enumerate} [(i)]
\item $ A = ( a, b ) $ , se $ a $ , $ b \notin A $ ,
\item $ A = [ a, b ) $ , se $ a \in A $ , ma $ b \notin A $ ,
\item $ A = ( a, b ] $ , se $ b \in A $ , ma $ a \notin A $ ,
\item $ A = [ a, b ] $ , se $ a $ , $ b \in A $ .
\end { enumerate}
In ognuno di questi casi $ A $ è un intervallo, da cui la tesi.
\end { proof}
\begin { remark}
Una delle principali conseguenze del teorema dei valori intermedi è allora che $ f ( I ) $ stesso è un intervallo,
dal momento che è un insieme convesso di $ \RR $ .
\end { remark}
\begin { theorem} (di Weierstrass) Sia $ I $ un intervallo chiuso\footnote { In realtà è sufficiente che $ I $ sia chiuso, ossia che contenga i suoi punti
di accumulazione.} e sia
$ f : I \to \RRbar $ continua. Allora esistono $ x _ m $ e $ x _ M $ punti
di massimo e minimo assoluti.
\end { theorem}
\begin { proof}
Ci si limita a dimostrare l'esistenza del minimo, dacché l'esistenza
del massimo segue dal considerare $ g = - f $ . Sia $ m : = \inf f ( I ) $ . Esiste
allora una successione $ ( y _ n ) \subseteq f ( I ) $ tale che
$ y _ n \tendston m $ . Poiché $ y _ n \in f ( I ) $ , $ \exists x _ n \in I \mid
y_ n = f(x_ n)$ . Per il teorema di Bolzano - Weierstrass, $ \exists \, (x_ { n_ k} )
\subseteq I$ sottosuccessione convergente, ossia tale che
$ x _ { n _ k } \to \xbar \in \RRbar $ . In particolare vale che
$ \xbar \in I $ , dal momento che $ I $ è un intervallo chiuso. %TODO: approfondire
Per la continuità di $ f $ (in particolare in $ \xbar $ ), allora $ f ( x _ { n _ k } ) \tendston f ( \xbar ) $ .
Essendo $ f ( x _ { n _ k } ) $ una sottosuccessione di $ ( y _ n ) $ , che è
convergente, deve valere che $ f ( \xbar ) = m $ , ossia
$ m \in f ( I ) $ , da cui si ricava che $ f ( I ) $ ammette un minimo,
ovvverosia la tesi.
\end { proof}
\begin { remark}
In particolare, una conseguenza del teorema di Weierstrass è che, nel caso di $ I $ chiuso,
considerando $ f : I \to \RRbar $ continua, non solo $ f ( I ) $ è un intervallo, ma è anche un
intervallo chiuso.
\end { remark}
\begin { remark} (algoritmo di ricerca dei massimi e dei minimi) Sia $ f : I \to \RRbar $ la funzione continua di cui si
ricerca i massimi e i minimi. Si ipotizzi\footnote { Non è infatti sempre possibile considerarne un'estensione continua (e.g.~$ \sin \left ( \frac 1 { x } \right ) $ , il seno del topologo); ciò accade qualora non esista almeno uno dei limiti negli estremi dell'intervallo di $ I $ .} di poter considerare $ \tilde { f } : \overline { I } \to \RRbar $ , ossia l'estensione
continua di $ f $ . Allora, poiché $ \tilde { f } $ è continua ed è definita su
un intervallo chiuso, per Weierstrass ammette un massimo e un
minimo. Preso per esempio il minimo, esso potrebbe essere un
estremo di $ \tilde { I } $ , oppure un punto stazionario di $ f $ , o infine un punto dell'intervallo $ I $ in cui
la funzione $ f $ non è derivabile. Analogamente l'algoritmo di ricerca funziona per i massimi di $ f $ .
\end { remark}
\end { document}