feat(algebra1): aggiunge la teoria sulle azioni naturali e sui sottogruppi transitivi di S_n

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$\{1, \ldots, n\}$ e con $G$ un qualsiasi gruppo.
\end{note}
Si definisce brevemente il gruppo delle permutazioni $S_n$ come il gruppo
Si definisce brevemente il \textbf{gruppo delle permutazioni} $S_n$ come il gruppo
delle bigezioni su $G$, ossia $S(X_n)$. Si deduce facilmente che
$\abs{S_n} = n!$ dal momento che vi sono esattamente $n!$ scelte possibili
per costruire una bigezione da $X_n$ in $X_n$ stesso. \medskip
Si definisce
l'\textbf{azione naturale} di $S_n$ su $X_n$ come l'azione $\varphi : S_n \to S(X_n)$
tale per cui $\sigma \xmapsto{\varphi} [n \mapsto \sigma(n)]$. In particolare,
per $H \leq S_n$, si definisce la sua azione naturale come la restrizione dell'azione
naturale di $S_n$ su $H$. Un sottogruppo $H$ si dice \textit{transitivo} se la
sua azione naturale è transitiva. Si osserva che ogni tale azione naturale è fedele
(infatti $\sigma \in S_n$ fissa tutto $X_n$ solo se è l'identità di $S_n$). Si illustra allora subito un risultato sui
sottogruppi abeliani transitivi di $S_n$:
\begin{proposition}
Sia $H$ un sottogruppo abeliano transitivo di $S_n$. Allora
$\abs{H} = n$.
\end{proposition}
\begin{proof}
Dal Teorema orbita-stabilizzatore, $\abs{H} = \abs{\Stab(i)} \abs{\Orb(i)}$. Poiché
$H$ è un sottogruppo transitivo, $\abs{\Orb(i)} = n$, e quindi è sufficiente
verificare che $\Stab(i)$ sia banale. \medskip
Ogni $\Stab(i)$ è coniugato
ad ogni altro $\Stab(j)$, sempre per la transitività dell'azione; poiché allora $H$ è abeliano, in particolare $\Stab(i)$ coincide con
ogni altro stabilizzatore. Pertanto $\sigma \in \Stab(i)$ se e solo se
$\sigma$ appartiene al nucleo dell'azione naturale di $H$, ossia
a $\cap_{x=1}^n \Stab(x)$, e quindi se e solo se $\sigma = e$. Si conclude dunque
che $\Stab(i)$ è banale e quindi che $\abs{H} = n$.
\end{proof}
\begin{example}[Il gruppo di Klein $V_4$]
In $S_4$, e in particolare in $A_4$, esiste un sottogruppo normale non banale
molto particolare\footnote{
Pertanto $A_4$ non è semplice.
}, il cosiddetto\footnote{
La lettere $V$ è dovuta al termine \textit{vier}, che in tedesco
significa ``quattro''.
} \textbf{gruppo di Klein} $V_4$, dove:
\[ V_4 = \{ e, (1, 2)(3, 4), (1, 3)(2, 4), (1, 4)(2, 3) \}. \]
Tale sottogruppo è abeliano e transitivo (e quindi, per il risultato di prima,
$\abs{V_4} = 4$, come si osserva facilmente). Poiché ogni suo elemento ha
ordine $2$ (e in particolare $V_4$ non è ciclico), $V_4$ deve necessariamente
essere isomorfo a $\ZZmod2 \times \ZZmod2$. Pertanto $V_4$ è il più piccolo
gruppo non ciclico per ordine (a meno di isomorfismo).
\end{example}
Come è noto, ogni $\sigma \in S_n$ può scriversi come prodotto di cicli
disgiunti. Di seguito si introduce un modo formale per descrivere questi
cicli. \medskip
Si consideri l'azione di $\gen{\sigma}$ su $X_n$ univocamente determinata
da $\sigma \cdot x = \sigma(x)$. Allora i cicli di $\sigma$ sono esattamente
Si consideri l'azione naturale di $\gen{\sigma}$. Allora i cicli di $\sigma$ sono esattamente
le orbite di $\sigma$ ordinate nel seguente modo:
\[ \Orb(x) = \{ x, \sigma(x), \dots, \sigma^m(x) \}. \]
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se $H \leq S_n$, $H$ è normale in $S_n$ se e solo se per ogni tipo di
permutazione $H$ contiene
tutte le permutazioni di quel tipo o nessuna. \medskip
Si osserva adesso che $\An$ può scriversi come il sottogruppo generato dai
$2-2$-cicli, infatti ogni permutazione pari è prodotto di un numero pari di trasposizioni,
che possono dunque essere ridotte a $2-2$-cicli. Allo stesso tempo allora
$\An$ è generato dai $3$-cicli se $n \geq 3$. Si consideri infatti $(i, j)(k, l)$. Se
$\{i, j\} \cap \{k, l\} = 2$, $(i, j) = (k, l)$, e quindi $(i, j)(k, l) = e$;
se $\{i, j\} \cap \{k, l\} = 1$, si può assumere senza perdita di generalità che
$k = i$, da cui $(i, j)(i, l) = (i, l, j)$, un $3$-ciclo; se invece $\{i, j\} \cap \{k, l\} = 0$,
$(i, j)(k, l) = (i, j)(j, k)(j, k)(k, l) = (i, j, k)(j, k, l)$, e quindi
$(i, j)(k, l)$ è prodotto di due $3$-cicli. Pertanto si è dimostrato
che $\An = \gen{(i, j)(k, l) \mid i, j, k, l \in X_n} \subseteq \gen{(i, j, k) \mid i, j, k \in X_n}$; allo stesso tempo ogni $3$-ciclo è una permutazione
pari, e quindi vale anche l'inclusione inversa. \medskip
Si consideri adesso $S_n'$, il sottogruppo derivato di $S_n$. Poiché $S_n$ è abeliano
per $n \in \{ 1, 2 \}$, in tal caso $S_n' = \{e\}$; in tutti gli altri casi
$S_n'$ non può essere uguale a $\{e\}$, altrimenti $S_n$ sarebbe abeliano. Si osserva
che $[(i,j), (j,k)]$ con $i$, $j$ e $k$ distinti si scrive come:
\[ [(i,j), (j,k)] = (i, j) (j, k) (i, j)\inv (j, k)\inv = (i, k) (j, k) = (i, k, j), \]
e quindi si deduce che $\gen{(i, j, k) \mid \abs{\{i, j, k\}} = 3} = \An$ è un sottogruppo
di $S_n'$. Inoltre\footnote{
Alternativamente $[S_n : S_n']$ deve dividere $[S_n : \An] = 2$, e quindi,
poiché $S_n \neq S_n'$, è necessario che $S_n'$ sia esattamente $\An$.
} l'omomorfismo $\sgn$ ha come codominio un gruppo abeliano isomorfo
a $\ZZmod2$, e quindi $S_n' \subseteq \Ker \sgn = \An$. Si conclude dunque che
$S_n' = \An$ e che ${S_n}_{\,ab} = S_n \quot \An \cong \{\pm 1\} \cong \ZZmod2$ per $n \geq 3$. Pertanto adesso è immediato il seguente risultato:
\begin{proposition}
Sia $H$ un gruppo abeliano. Allora $\Hom(S_n, H) \bij \Hom(\ZZmod2, H)$.
\end{proposition}
In particolare, vi sono tanti omomorfismi non banali in $\Hom(S_n, H) \bij \Hom(\ZZmod2, H)$ quanti elementi di ordine $2$ vi sono in $H$.
\end{document}
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