\documentclass[12pt]{scrartcl} \usepackage{notes_2023} \begin{document} \title{Gruppi liberi e presentazioni} \maketitle \begin{note} Nel corso del documento con $G$ un qualsiasi gruppo. \end{note} Si definisce il \textbf{gruppo libero} su $n$ generatori il gruppo $F_n$ tale per cui: \[ F_n = \gen{x_1, \ldots, x_n} = \{ x_{i_1}^{\pm 1} \cdots x_{i_k}^{\pm 1} \mid i_j \in \{1, \ldots, n\} \} \quot \sim, \] dove\footnote{ Chiaramente la relazione $\sim$ è di equivalenza. } $a \sim b$ se e solo se sostituendo i vari $x_i x_i\inv$ o $x_i\inv x_i$ si ottengono le stesse scritture in funzione dei simboli $x_1$, ..., $x_n$. L'operazione di questo gruppo è la concatenazione (ossia il prodotto tra $x_i$ e $x_j$ è per definizione $x_i x_j$) e la stringa vuota è per definizione l'identità, indicata con $e$. Per convenzione si denota $x \cdots x$ ripetuto $k$ volte come $x^k$ e si pone $x^{-k} := (x\inv)^k$, facendo valere le usuali proprietà delle potenze. \medskip In generale, dato un insieme $S$, si definisce il gruppo libero $F(S)$ come il gruppo libero ottenuto dalle scritture finite di $S$ a meno di equivalenza per $\sim$. Se $S$ è finito e $\abs{S} = n$, allora $F(S) \cong F_n$, dove l'isomorfismo è costruito mandando ordinatamente i generatori di $F(S)$ in $x_1$, \ldots, $x_n$. \medskip Per i gruppi liberi vale la \textbf{proprietà universale}, ossia $\Hom(F_n, G)$ è in bigezione con $G^n$ tramite la mappa che associa un omomorfismo $\varphi$ alla $n$-upla $(\varphi(x_1), \ldots, \varphi(x_n))$, la cui inversa associa una $n$-upla $(g_1, \ldots, g_n)$ ad un unico omomorfismo tale per cui $\varphi(x_i) = g_i$. Questi gruppi, infatti, non presentano alcuna relazione tra i propri generatori, e dunque gli omomorfismi presentati sono sempre ben definiti. \medskip Si dice che un gruppo $G$ ammette una \textbf{presentazione} se esiste un insieme $S$ di generatori di $G$ e un sottoinsieme $R$ di $F(S)$ tale per cui: \[ G \cong F(S) \quot N, \] dove $N$ è il più piccolo sottogruppo normale di $F(S)$ contenente $R$ (ossia la \textit{chiusura normale} di $R$). In particolare $G$ ammette una \textbf{presentazione finita} se $S$ e $R$ sono finiti. \medskip Se $G$ ammette una presentazione, allora esiste un omomorfismo surgettivo $\varphi : F(S) \to G$ tale per cui $\varphi$ ristretto a $S$ sia l'identità\footnote{ A livello astratto $S$ in $F(S)$ è solo una scrittura simbolica, quello che si intende è che si associa al simbolo $s \in S$ l'effettivo elemento $s$ in $G$. } e per cui $\Ker \varphi = N$. \medskip In tal caso, è decisamente più facile descrivere gli omomorfismi da $G$ a un qualsiasi altro gruppo $H$. Infatti, poiché $G \cong F(S) \quot N$, esiste una bigezione, secondo il Primo teorema di omomorfismo, tra $\Hom(G, H)$ e gli omomorfismi di $\Hom(F(S), H)$ tali per cui $N$ sia contenuto nel nucleo; affinché $N$ sia contenuto nel nucleo è però sufficiente vi sia contenuto $R$, dacché $N$ è la chiusura normale di $R$. Pertanto $R$ rappresenta in un certo senso un insieme di ``relazioni tra i generatori'' che devono essere rispettate affinché l'omomorfismo sia ben definito. Si scrive allora la presentazione di $G$ come: \[ G \cong F(S) \quot N = \gen{S \mid R}. \] Talvolta per $R$ si scrive un insieme di identità $a_1 = b_1$, sottintendendo che $a_1 b_1\inv \in R$. \begin{example} Si illustrano le presentazioni dei gruppi più importanti: \begin{itemize} \item $\ZZ \cong \gen{x}$, \item $\ZZmod n \cong \gen{x \mid x^n}$, \item $\ZZmod 2 \times \ZZmod 2 \cong \gen{x, y \mid x^2, y^2, [x, y]}$, \item $D_n \cong \gen{r, s \mid r^n, s^2, (sr)^2}$. \end{itemize} \end{example} \end{document}