\section{Polinomi simmetrici} \subsection{Definizione e prime proprietà} Sia $\KK$ un campo. Dati $\sigma \in S_n$ e un polinomio $f \in \KK[x_1, \ldots, x_n]$, si definisce il seguente polinomio: \[ (\sigma \cdot f) (x_1, \ldots, x_n) = f(x_{\sigma(1)}, \ldots, x_{\sigma(n)}), \] \vskip 0.1in ossia il polinomio ottenuto permutando le variabili $x_i$ secondo $\sigma$. \begin{definition} Si definisce $\Sym[X_n]$ su $K$ come il sottoanello di $\KK[x_1, \ldots, x_n]$ dei \textbf{polinomi simmetrici}, ossia di quei polinomi tali che $\sigma \cdot f = f$, $\forall \sigma \in S_n$. \end{definition} \begin{definition} Sia $d \in \NN$ tale che $0 \leq d \leq n$. Si definisce \textbf{polinomio simmetrico elementare} su $\Sym[X_n]$ ogni polinomio della seguente forma: \[ e_d(x_1, \ldots, x_n) = \sum_{1 \leq i_1 < \cdots < i_d \leq n} \underbrace{x_{i_1} \cdots x_{i_n}}_{d\text{ volte}}, \] \vskip 0.1in dove si pone $e_0(x_1, \ldots, x_n) := 1$ \end{definition} \begin{remark*} Qualora siano noti al contesto le variabili su cui è definito $\Sym[X_n]$ si può omettere la parentesi di $e_d$, scrivendo pertanto semplicemente $e_d$. \end{remark*} \begin{remark*} Sia $p(x) = a_n x^n + \ldots + a_0$ un polinomio in $\KK[x]$. Siano $\lambda_1$, ..., $\lambda_n$ le sue radici nel suo campo di spezzamento. Allora vale che: \[ a_{n-i} = (-1)^i \, a_n \, e_i(\lambda_1, \ldots, \lambda_n). \] \end{remark*} \begin{definition} Sia $\alpha = (\alpha_1, \ldots, \alpha_n) \in \NN^n$, si definisce: \[ x^\alpha = x_1^{\alpha_1} x_2^{\alpha_2} \cdots x_n^{\alpha_n}, \quad \card{\alpha} = \sum_{i=1}^n \alpha_i. \] \end{definition} \begin{remark*} Ogni monomio nelle variabili $x_1$, ..., $x_n$ può essere rappresentato nella forma $x^\alpha$, ponendo $\alpha_i$ uguale al numero di volte in cui la variabile $x_i$ compare nel monomio. \end{remark*} \begin{definition} Si definisce \textit{degree lexicographic order} (\textbf{deglex}) la seguente relazione di ordine sui monomi monici di un polinomio: \[ x^\alpha > x^\beta \defiff \card{\alpha} > \card{\beta} \text{ oppure } \\ \card{\alpha} = \card{\beta} \text{ e } \alpha > \beta \text{ secondo il LO,} \] \vskip 0.1in dove con LO si indica il \textit{lexicographic order}. \end{definition} \begin{proposition} Il \textit{deglex} è una relazione di ordine totale. \end{proposition} \begin{proof} [TODO] \end{proof} \begin{proposition} \label{prop:moltiplicazione_disuguaglianza_deglex} Vale la seguente equivalenza: \[ x^\alpha x^\gamma > x^\beta x^\gamma \iff x^\alpha > x^\beta. \] \end{proposition} \begin{proof} Si dimostrano le due implicazioni separamente. \\ \ ($\implies$)\; Se $\card{\alpha} + \card{\gamma} > \card{\beta} + \card{\gamma}$, allora anche $\card{\alpha} > \card{\beta}$, e dunque $x^\alpha > x^\beta$. Altrimenti, esiste un $i \in \NN$ tale per cui $\alpha_i + \gamma_i > \beta_i + \gamma_i$ e $\alpha_j + \gamma_j = \beta_j + \gamma_j$ $\forall j < i$. Allora anche $\alpha_j = \beta_j$ $\forall j < i$ e $\alpha_i > \beta_i$. Dunque, per il LO, $\alpha > \beta$, e quindi $x^\alpha > x^\beta$. \\ \ ($\,\,\Longleftarrow\,\;$)\; Se $\card{\alpha} > \card{\beta}$, allora anche $\card{\alpha} + \card{\gamma} > \card{\beta} + \card{\gamma}$, e dunque $x^\alpha x^\gamma > x^\beta x^\gamma$. Altrimenti, esiste un $i \in \NN$ tale per cui $\alpha_i > \beta_i$ e $\alpha_j = \beta_j$ $\forall j < i$. Allora anche $\alpha_j + \gamma_j = \beta_j + \gamma_j$ $\forall j < i$ e $\alpha_i + \gamma_i > \beta_i + \gamma_i$. Dunque, per il LO, $\alpha + \gamma > \beta + \gamma$, e quindi $x^\alpha x^\gamma > x^\beta x^\gamma$. \end{proof} \begin{proposition} \label{prop:numero_finito_soluzioni_deglex} Sia $\alpha \in \NN^n$. Allora esiste un numero finito di $\beta \in \NN^n$ tale che $x^\alpha > x^\beta$. \end{proposition} \begin{proof} Siano fissati gli $\alpha_i$. Se $x^\alpha > x^\beta$, allora vale sicuramente l'equazione: \[ \alpha_1 + \ldots + \alpha_n > \beta_1 + \ldots + \beta_n, \] \vskip 0.1in che ammette un numero finito di soluzioni. \end{proof} \begin{definition} Si definisce \textbf{leading term} di un polinomio in $x_1$, ..., $x_n$ il termine $cx^\alpha$ tale che $x^\alpha > x^\beta$, per ogni altro monomio $x^\beta$ del polinomio. \end{definition} \begin{proposition} \label{prop:leading_term_prodotto} Siano $f$ e $g \in \KK[x_1, \ldots, x_n]$. Il \textit{leading term} di $fg$ è il prodotto dei \textit{leading term} di $f$ e di $g$. \end{proposition} \begin{proof} Siano $x^\alpha$ e $x^\beta$ i rispettivi \textit{leading term} di $f$ e di $g$. Sia inoltre $x^\gamma$ il \textit{leading term} di $fg$. Si assuma che $x^\gamma \neq x^\alpha x^\beta$. \\ Poiché ogni monomio del prodotto di $fg$ è un prodotto di due monomi di $f$ e di $g$, $x^\gamma$ potrà scriversi come prodotto di $x^\delta x^\zeta$, dove $x^\delta$ è un monomio di $f$ e $x^\zeta$ è un monomio di $g$. \\ Poiché $x^\alpha$ è il \textit{leading term} di $f$, vale la seguente disuguaglianza: \[ x^\alpha > x^\delta, \] \vskip 0.1in da cui, dalla \propref{prop:moltiplicazione_disuguaglianza_deglex}, si ricava che: \[ x^\alpha x^\zeta > x^\delta x^\zeta. \] \vskip 0.1in Analogamente vale la seguente altra disuguaglianza: \[ x^\beta > x^\zeta, \] \vskip 0.1in da cui si ottiene che: \[ x^\alpha x^\beta > x^\alpha x^\zeta. \] \vskip 0.1in Combinando le due disuguaglianze si ottiene infine che: \[ x^\alpha x^\beta > x^\delta x^\zeta, \] \vskip 0.1in che è assurdo, dal momento che $x^\delta x^\zeta = x^\gamma$ è il \textit{leading term} di $fg$, \Lightning{}. Quindi $x^\gamma = x^\alpha x^\beta$. \end{proof} \begin{lemma} \label{lem:leading_term_simmetrico_disuguaglianza} Sia $c x^\alpha$ il \textit{leading term} di $f \in \Sym[X_n]$, con $\alpha = (\alpha_1, \ldots, \alpha_n) \in \NN^n$. Allora $\alpha_1 \geq \alpha_2 \geq \cdots \geq \alpha_n$. \end{lemma} \begin{proof} Si dimostra la tesi contronominalmente. \\ Sia $c x^\beta$ un monomio di $f$ con $\beta = (\beta_1, \ldots, \beta_n)$ tale che esistano $i < j \mid \beta_i < \beta_j$. Si consideri $\gamma \in \NN^n$ come la tupla riordinata in modo decrescente di $\beta$ e sia $\sigma \in S_n$ tale che $\gamma = (\beta_{\sigma(1)}, \ldots, \beta_{\sigma(n)})$. \\ Poiché $f$ è un polinomio simmetrico, $\sigma \cdot f = f$. Quindi $f$ ammette un monomio della forma $c x^\gamma$. Dal momento che $\gamma > \beta$ per il LO, $x^\gamma > x^\beta$. Quindi $c x^\beta$ non è il \textit{leading term} di $f$. \end{proof} \begin{theorem}[\textit{Teorema fondamentale dei polinomi simmetrici}] Sia $\KK$ un campo. Vale il seguente isomorfismo: \[ \Sym[X_n] \cong \KK\left[e_1, \ldots, e_n\right]. \] \end{theorem} \begin{proof} Sia $c x^\alpha$ il \textit{leading term} di $f$, con $\alpha = (\alpha_1, \ldots, \alpha_n) \in \NN^n$. Per il \lemref{lem:leading_term_simmetrico_disuguaglianza}, $\alpha_i - \alpha_{i+1} \geq 0$ $\forall 1 \leq i < n$. \\ Si definisca dunque $\beta \in \NN^n$ in modo tale che $\beta_i = \alpha_i - \alpha_{i+1} \geq 0$ $\forall 1 \leq i < n$ e $\beta_n = \alpha_n$. \\ Si consideri il monomio $e_1^{\beta_1} e_2^{\beta_2} \ldots e_n^{\beta_n}$: il suo \textit{leading term}, per la \propref{prop:leading_term_prodotto}, è il prodotto dei \textit{leading term} dei suoi fattori, ossia $x_1^{\alpha_1} \cdots x_n^{\alpha_n} = x^\alpha$. \\ Si consideri adesso come polinomio $f - c e_1^{\beta_1} e_2^{\beta_2} \ldots e_n^{\beta_n}$, e si reiteri l'algoritmo fino a quando il risultato non è zero. Che l'algoritmo termini è garantito dalla \propref{prop:numero_finito_soluzioni_deglex}, da cui si desume che vi è numero finito di \textit{leading term} possibili una volta tolto ad ogni iterazione il termine $c e_1^{\beta_1} e_2^{\beta_2} \ldots e_n^{\beta_n}$. \\ Infine si sarà ottenuto una rappresentazione di $f$ come combinazione di $e_1$, ..., $e_n$. Questa rappresentazione è unica perché i termini $e_1^{\beta_1} e_2^{\beta_2} \ldots e_n^{\beta_n}$ sono linearmente indipendenti, dal momento che i loro \textit{leading term} sono distinti. \\ Si costruisca dunque l'omomorfismo $\Pi : \Sym[X_n] \to \KK\left[e_1, \ldots, e_n\right]$ che associa ad ogni polinomio simmetrico la sua rappresentazione in $\KK\left[e_1, \ldots, e_n\right]$. \\ Si verifica che $\Pi$ è un omomorfismo. Poiché tale omomorfismo è iniettivo e surgettivo, è un isomorfismo, da cui la tesi. \end{proof} \subsection{Teorema fondamentale dell'Algebra}