\documentclass[10pt,landscape]{article} \usepackage{amssymb,amsmath,amsthm,amsfonts} \usepackage{multicol,multirow} \usepackage{marvosym} \usepackage{calc} \usepackage{ifthen} \usepackage[landscape]{geometry} \usepackage[colorlinks=true,citecolor=blue,linkcolor=blue]{hyperref} \usepackage{notes_2023} \setlength{\extrarowheight}{0pt} \ifthenelse{\lengthtest { \paperwidth = 11in}} { \geometry{top=.5in,left=.5in,right=.5in,bottom=.5in} } {\ifthenelse{ \lengthtest{ \paperwidth = 297mm}} {\geometry{top=1cm,left=1cm,right=1cm,bottom=1cm} } {\geometry{top=1cm,left=1cm,right=1cm,bottom=1cm} } } %\pagestyle{empty} \makeatletter \renewcommand{\section}{\@startsection{section}{1}{0mm}% {-1ex plus -.5ex minus -.2ex}% {0.5ex plus .2ex}%x {\normalfont\large\bfseries}} \renewcommand{\subsection}{\@startsection{subsection}{2}{0mm}% {-1explus -.5ex minus -.2ex}% {0.5ex plus .2ex}% {\normalfont\normalsize\bfseries}} \renewcommand{\subsubsection}{\@startsection{subsubsection}{3}{0mm}% {-1ex plus -.5ex minus -.2ex}% {1ex plus .2ex}% {\normalfont\small\bfseries}} \makeatother \setcounter{secnumdepth}{0} \setlength{\parindent}{0pt} \setlength{\parskip}{0pt plus 0.5ex} % ----------------------------------------------------------------------- \title{Scheda riassuntiva di Teoria dei campi e di Galois} \begin{document} \parskip=0.7ex \raggedright \footnotesize \begin{center} \Large{\textbf{Scheda riassuntiva di Teoria dei campi e di Galois}} \\ \end{center} \begin{multicols}{3} \setlength{\premulticols}{1pt} \setlength{\postmulticols}{1pt} \setlength{\multicolsep}{1pt} \setlength{\columnsep}{2pt} \section{Definizioni e prerequisiti} Si dice \textbf{campo} un anello commutativo non banale $K$ che è contemporaneamente anche un corpo. Si dice \textbf{omomorfismo di campo} tra due campi $K$ ed $L$ un omomorfismo di anelli. Dal momento che un omomorfismo $\varphi$ è tale per cui $\Ker \varphi$ è un ideale di $K$ con $1 \notin \Ker \varphi$, deve per forza valere $\Ker \varphi = \{0\}$, e quindi ogni omomorfismo di campi è un'immersione. \medskip Dato l'omomorfismo $\zeta : \ZZ \to K$ completamente determinato dalla relazione $1 \xmapsto{\zeta} 1_K$, si definisce \textbf{caratteristica di $K$}, detta $\Char K$, il generatore non negativo di $\Ker \zeta$. In particolare $\Char K$ è $0$ o un numero primo. Se $\Char K$ è zero, $\zeta$ è un'immersione, e quindi $K$ è un campo infinito, e in particolare vi si immerge anche $\QQ$. \medskip Tuttavia non è detto che $\Char K = p$ implichi che $K$ è finito. In particolare $\ZZ_p(x)$, il campo delle funzioni razionali a coefficienti in $\ZZ_p$, è un campo infinito a caratteristica $p$. Se $\Char K = p$, per il Primo teorema di isomorfismo per anelli, $\ZZmod{p}$ si immerge su $K$ tramite la proiezione di $\zeta$; pertanto $K$ contiene una copia isomorfa di $\ZZmod{p}$. Per campi di caratteristica $p$, vale il Teorema del binomio ingenuo, ossia: \[ (a + b)^p = a^p + b^p, \] estendibile anche a più addendi. In particolare, per un campo $K$ di caratteristica $p$, la $\Frob : K \to K$ tale per cui $a \xmapsto{\Frob} a^p$ è un omomorfismo di campi, ed in particolare è un'immersione di $K$ in $K$. Se $K$ è un campo finito, $\Frob$ è dunque un isomorfismo. Per ogni $p$ primo e $n \in \NN^+$ esiste un campo finito di ordine $p^n$. In particolare, tutti i campi finiti di ordine $p^n$ sono isomorfi tra loro, possono essere visti come spazi vettoriali di dimensione $n$ sull'immersione di $\ZZmod{p}$ che contengono, e come campi di spezzamento di $x^{p^n}-x$ su tale immersione. Poiché tali campi sono isomorfi, si indicano con $\FF_p$ e $\FF_{p^n}$ le strutture algebriche di tali campi. In particolare con $\FF_{p^n} \subseteq \FF_{p^m}$ si intende che esiste un'immersione di un campo con $p^n$ elementi in uno con $p^m$ elementi, e analogamente si farà con altre relazioni (come l'estensione di campi) tenendo bene in mente di star considerando tutti i campi di tale ordine. \medskip Vale la relazione $\FF_{p^n} \subseteq \FF_{q^m}$ se e solo se $p=q$ e $n \mid m$. Conseguentemente, l'estensione minimale per inclusione comune a $\FF_{p^{n_1}}$, ..., $\FF_{p^{n_i}}$ è $\FF_{p^m}$ dove $m := \mcm(n_1, \ldots, n_i)$. Pertanto se $p \in \FF_{p^n}[x]$ si decompone in fattori irriducibili di grado $n_1$, \ldots, $n_i$, il suo campo di spezzamento è $\FF_{p^m}$. Inoltre, $x^{p^n}-x$ è in $\FF_p$ il prodotto di tutti gli irriducibili di grado divisore di $n$. Per il Teorema di Lagrange sui campi, ogni polinomio di $K[x]$ ammette al più tante radici quante il suo grado. Come conseguenza pratica di questo teorema, ogni sottogruppo moltiplicativo finito di $K$ è ciclico. Pertanto $\FF_{p^n}^* = \gen{\alpha}$ per $\alpha \in \FF_{p^n}$, e quindi $\FF_{p^n} = \FF_p(\alpha)$, ossia $\FF_{p^n}$ è sempre un'estensione semplice su $\FF_p$. Si dice \textbf{campo di spezzamento} di una famiglia $\mathcal{F}$ di polinomi di $K[x]$ un sovracampo minimale per inclusione di $K$ che fa sì che ogni polinomio di $\mathcal{F}$ si decomponga in fattori lineari. I campi di spezzamento di $\mathcal{F}$ sono sempre $K$-isomorfi tra loro. Per il criterio della derivata, $p \in K[x]$ ammette radici multiple se e solo se $\MCD(p, p')$ non è invertibile, dove $p'$ è la derivata formale di $p$. \medskip Se $p$ è irriducibile in $K[x]$, $(p)$ è un ideale massimale, e $\faktor{K[x]}{(p)}$ è un campo che ne contiene una radice, ossia $[x]$. In particolare $K$ si immerge in $\faktor{K[x]}{(p)}$, e quindi tale campo può essere identificato come un'estensione di $K$ che aggiunge una radice di $p$. Se $K$ è finito, detta $\alpha$ la radice aggiunta all'estensione, $L := \faktor{K[x]}{(p)} \cong K(\alpha)$ contiene tutte le radici di $p$ (ed è dunque il suo campo di spezzamento). Infatti detto $[L : \FF_p] = n$, $[x]$ annulla $x^{p^n}-x$ per il Teorema di Lagrange sui gruppi, e quindi $p$ deve dividere $x^{p^n}-x$; in tal modo $p$ deve spezzarsi in fattori lineari, e quindi ogni radice deve già appartenere ad $L$. In particolare, ogni estensione finita e semplice di un campo finito è normale, e quindi di Galois. \medskip Si dice che $L$ è un'estensione di $K$, e si indica con $\faktor{L}{K}$, se $L$ è un sovracampo di $K$, ossia se $K \subseteq L$. Si indica con $[L : K] = \dim_K L$ la dimensione di $L$ come $K$-spazio vettoriale. Si dice che $L$ è un'estensione finita di $K$ se $[L : K]$ è finito, e infinita altrimenti. Un'estensione finita di un campo finito è ancora un campo finito. Un'estensione è finita se e solo se è finitamente generata da elementi algebrici. Una $K$-immersione è un omomorfismo di campi iniettivo da un'estensione di $K$ in un altro campo che agisce come l'identità su $K$. Un $K$-isomorfismo è una $K$-immersione che è isomorfismo. \medskip Dato $\alpha$, si definisce $K(\alpha)$ il più piccolo sovracampo di $K$ che contiene $\alpha$. Si definisce l'\textbf{omomorfismo di valutazione} $\varphi_{\alpha, K} : K[x] \to K[\alpha]$, detto $\varphi_\alpha$ se $K$ è noto, l'omomorfismo completamente determinato dalla relazione $p \xmapsto{\varphi_\alpha} p(\alpha)$. Si verifica che $\varphi_\alpha$ è surgettivo. Se $\varphi_\alpha$ è iniettivo, si dice che $\alpha$ è \textbf{trascendentale} su $K$ e $K[x] \cong K[\alpha]$, da cui $[K[\alpha] : K] = [K[x] : K] = \infty$. Se invece $\varphi_\alpha$ non è iniettivo, si dice che $\alpha$ è \textbf{algebrico} su $K$. Si definisce $\mu_\alpha$, detto il \textbf{polinomio minimo} di $\alpha$ su $K$, il generatore monico di $\Ker \varphi_\alpha$. Si definisce $\deg_K \alpha := \deg \mu_\alpha$. Se $\alpha$ è algebrico su $K$, $\faktor{K[x]}{(\mu_\alpha)} \cong K[\alpha]$, e quindi $K[\alpha]$ è un campo. Dacché $K[\alpha] \subseteq K(\alpha)$, vale allora $K[\alpha] = K(\alpha)$. Inoltre, poiché $\dim_K \faktor{K[x]}{(\mu_\alpha)} = \deg_K \alpha$, vale anche che $[K(\alpha) : K] = \deg_K \alpha$. Infine, si verifica che $\alpha$ è algebrico se e solo se $[K(\alpha) : K]$ è finito. \medskip Si dice che $L$ è un'\textbf{estensione semplice} di $K$ se $\exists \alpha \in L$ tale per cui $L = K(\alpha)$. In tal caso si dice che $\alpha$ è un \textbf{elemento primitivo} di $K$. Si dice che $L$ è un'\textbf{estensione algebrica} di $K$ se ogni suo elemento è algebrico su $K$. Ogni estensione finita è algebrica. Non tutte le estensioni algebriche sono finite (e.g.~ $\overline{\QQ}$ su $\QQ$). \vfill \hrule ~\\ Ad opera di Gabriel Antonio Videtta, \url{https://poisson.phc.dm.unipi.it/~videtta/}. ~\\Reperibile su \url{https://notes.hearot.it}, nella sezione \textit{Secondo anno $\to$ Algebra 1 $\to$ 3. Teoria delle estensioni di campo e di Galois $\to$ Scheda riassuntiva di Teoria dei campi e di Galois}. \end{multicols} \end{document}