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209 lines
9.8 KiB
TeX

\documentclass[12pt]{scrartcl}
\usepackage{notes_2023}
\begin{document}
\title{Il prodotto semidiretto}
\maketitle
\begin{note}
Nel corso del documento con $G$ un qualsiasi gruppo.
\end{note}
Siano $H$ e $K$ due gruppi. Allora, dato un omomorfismo $\varphi : K \to \Aut(H)$ e
detto $\varphi_k := \varphi(k)$,
si può costruire un gruppo su $H \times K$ detto \textbf{prodotto semidiretto} tra $H$ e $K$,
indicato con $H \rtimes_\varphi K$, dove l'operazione è data da:
\[ (h,k)(h',k') = (h \, \varphi_k(h'), k k'). \]
In questo gruppo l'inverso di $(h, k)$ è dato da $(\varphi_k\inv(h\inv), k\inv)$,
infatti:
\[ (h, k) (\varphi_k\inv(h\inv), k\inv) = (h \, \varphi_k(\varphi_k\inv(h\inv)), kk\inv) = (e, e). \]
In particolare, se $\varphi$ è banale, e quindi $k \xmapsto{\varphi} \Id_H$,
$H \rtimes_\varphi K$ ha la stessa struttura usuale del prodotto diretto. Nel
prodotto semidiretto $H \rtimes_\varphi K$ si possono identificare facilmente
$H$ e $K$ nei sottogruppi $H \times \{e\}$ e $\{e\} \times K$. \medskip
Detto $\alpha: H \rtimes_\varphi K \to K$ la mappa che associa $(h, k)$ a
$k$, si verifica che $\alpha$ è un omomorfismo con $\Ker \alpha = H \times \{e\}$.
Pertanto $H \times \{e\}$ è un sottogruppo normale di $H \rtimes_\varphi K$,
mentre in generale $K \times \{e\}$ non lo è. \medskip
Si illustra adesso un teorema che permette di decomporre, sotto opportune ipotesi,
un gruppo in un prodotto semidiretto di due suoi sottogruppi:
\begin{theorem}[di decomposizione in prodotto semidiretto]
Siano\footnote{
Si osserva che questo teorema richiede \textit{quasi} le stesse ipotesi
del Teorema di decomposizione in prodotto diretto. L'unica ipotesi che
manca è quella della normalità di $K$. Ciononostante, questo teorema
copre anche il teorema analogo sul prodotto diretto: se $K$ fosse normale,
$\varphi$ sarebbe l'identità ($h$ e $k$ commuterebbero), e quindi
$H \rtimes_\varphi K$ sarebbe esattamente $H \times K$.
} $H$ e $K$ due sottogruppi di $G$ con $H \cap K = \{e\}$ e
$H \nsgeq G$. Allora vale che $HK \cong H \rtimes_\varphi K$ con
$\varphi : K \to \Aut(H)$ tale per cui\footnote{
Tale mappa è ben definita dal momento che $H$ è normale in $G$.
} $k \xmapsto{\varphi} [h \mapsto k h k\inv]$.
\end{theorem}
\begin{proof}
Si costruisce un isomorfismo tra $H \rtimes_\varphi K$ e $HK$. Sia
$\alpha : H \rtimes_\varphi K \to HK$ tale per cui
$(h, k) \xmapsto{\alpha} hk$. Si verifica che $\alpha$ è un
omomorfismo:
\[ \alpha((h,k)(h',k')) = \alpha(h k h' k\inv, k k') =
h k h' k\inv k k' = hkh'k' = \alpha(h,k)\alpha(h',k'). \]
Chiaramente $\alpha$ è iniettivo dal momento che $hk=e \implies h = k\inv \in H \cap K \implies h = k = e$. Infine $\alpha$ è surgettiva dal momento che $hk = \alpha(h, k)$,
e quindi $\alpha$ è un isomorfismo.
\end{proof}
\begin{example}[$\Sn \cong \An \rtimes_\varphi \gen{\tau}$]
Sia $\tau$ una trasposizione di $\Sn$. Allora $\An$ è normale in $\Sn$,
$\An \cap \gen{\tau} = \{e\}$ e $\abs{\An} \abs{\gen{\tau}} = \abs{\Sn} \implies
\Sn = \An \gen{\tau}$. Allora, per il Teorema di decomposizione in prodotto
semidiretto, vale che:
\[ \Sn \cong \An \rtimes_\varphi \gen{\tau}, \]
con $\varphi : \gen{\tau} \to \Aut(\An)$ tale per cui
$\tau \xmapsto{\varphi} [h \mapsto \tau h \tau\inv]$.
\end{example}
\begin{example}[$\Dn \cong \rotations \rtimes_\varphi \gen{sr^k}$]
Sia $sr^k$ una qualsiasi simmetria di $\Dn$. Allora $\rotations$ è normale in $\Dn$,
$\rotations \cap \gen{sr^k} = \{e\}$ e $\abs{\rotations} \abs{\gen{s r^k}} = \abs{\Dn} \implies
\Dn = \rotations \gen{s r^k}$. Allora, come prima, vale che:
\[ \Dn \cong \rotations \rtimes_\varphi \gen{sr^k}, \]
con $\varphi : \gen{s r^k} \to \Aut(\rotations)$ tale per cui
$s r^k \xmapsto{\varphi} [h \mapsto sr^k h (sr^k)\inv]$.
\end{example}
Si illustrano adesso due lemmi che verranno riutilizzati successivamente per classificare
i gruppi di ordine $pq$.
\begin{lemma}
Siano $\varphi$, $\psi : K \to \Aut(H)$ tali per cui esistono
$\alpha \in \Aut(H)$ e $\beta \in \Aut(K)$ che soddisfano la seguente
identità:
\[ \alpha \circ \varphi_k \circ \alpha\inv = \psi_{\beta(k)}, \qquad \forall k \in K. \]
Allora vale che $H \rtimes_\varphi K \cong H \rtimes_\psi K$.
\end{lemma}
\begin{proof}
Si costruisce la mappa $F : H \rtimes_\varphi K \to H \rtimes_\psi K$ tale
per cui $(h, k) \xmapsto{F} (\alpha(h), \beta(k))$. Si verifica che $F$ è un omomorfismo:
\[ F(h \varphi_k(h'), k k') = (\alpha(h) \alpha(\varphi_k(h')), \beta(k) \beta(k')), \]
e quindi, poiché $\alpha \circ \varphi_k = \psi_{\beta(k)} \circ \alpha$:
\[ F(h \varphi_k(h'), k k') = (\alpha(h)\psi_{\beta(k)}(\alpha(h')), \beta(k) \beta(k')) = F(h, k) F(h', k'). \]
Chiaramente $F$ è anche iniettiva e surgettiva, e quindi $F$ è l'isomorfismo
desiderato dalla tesi.
\end{proof}
\begin{lemma}
Siano $\ZZmod q \rtimes_\varphi \ZZmod p$ e
$\ZZmod q \rtimes_\psi \ZZmod p$ due prodotti
semidiretti con $p$, $q$ primi tali per cui
$p$ è minore di $q$ e $p \mid q-1$. Allora,
se $\varphi$ e $\psi$ sono entrambi omomorfismi non banali,
$\ZZmod q \rtimes_\varphi \ZZmod p$ è isomorfo
a $\ZZmod q \rtimes_\psi \ZZmod p$.
\end{lemma}
\begin{proof}
Poiché $\ZZmod p$ è ciclico, sia $\varphi$ che
$\psi$ sono univocamente determinati come
omomorfismi da $\varphi_{\cleq 1}$ e
$\psi_{\cleq 1}$. In particolare, affinché i due
omomorfismi non siano banali, gli ordini di
queste valutazioni devono entrambi essere $p$,
dato che $\ord(\varphi_{\cleq 1})$, $\ord(\psi_{\cleq 1})
\mid \ord(\cleq 1) = p$. \medskip
Poiché $\Aut(\ZZmod q) \cong \ZZmod{(q-1)}$ è ciclico,
$\ord(\varphi_{\cleq 1}) = \ord(\psi_{\cleq 1}) \implies \gen{\varphi_{\cleq 1}} = \gen{\psi_{\cleq 1}}$, e quindi
esiste\footnote{
Si scarta la possibilità in cui $\ell = 0$ dal
momento che altrimenti $\varphi_{\cleq 1}$ sarebbe
l'identità di $\Aut(\ZZmod q)$.
} $\ell \in \{1, \ldots, p-1\}$ tale per cui $\varphi_{\cleq 1} = \psi_{\cleq 1}^\ell$. Si osserva inoltre
che $\psi_{\cleq 1}^\ell = \psi_{\cleq \ell}$. \medskip
Sia $\beta \in \Aut(\ZZmod p)$ l'automorfismo\footnote{
$\beta$ è in effetti un automorfismo dal momento
che $\ell \neq 0$, e quindi $\cleq \ell$ è un altro
generatore di $\ZZmod p$.
} di $\ZZmod p$ univocamente
determinato da $\beta(\cleq 1) = \cleq \ell$. Allora
vale che:
\[ \varphi_{\cleq n} = \varphi_{\cleq 1}^n =
\psi_{\cleq \ell}^n = \psi_{n \cleq \ell} = \psi_{\beta(\cleq n)}, \qquad \forall \cleq n \in \ZZmod p. \]
Si conclude allora per il \textit{Lemma 1} che
$\ZZmod q \rtimes_\varphi \ZZmod p$ è isomorfo
a $\ZZmod q \rtimes_\psi \ZZmod p$.
\end{proof}
\begin{proposition}
Sia $G$ un gruppo di ordine $pq$ con $p$ e $q$ primi tali per cui $p < q$. Allora $G$ è
isomorfo a $\ZZ_{pq}$ se $p \nmid q-1$. Altrimenti $G$ è isomorfo a $\ZZmod{pq}$ o
a $\ZZmod q \rtimes_\varphi \ZZmod p$ con $\varphi : \ZZmod p \to \Aut(\ZZmod q)$
univocamente determinata dalla relazione
$\cleq 1 \xmapsto{\varphi} f$ con $f$ un qualsiasi elemento
di ordine $p$ di $\Aut(\ZZmod q)$ (ossia $\varphi$ non è banale). In particolare esiste un solo gruppo non abeliano
di ordine $pq$ a meno di isomorfismo.
\end{proposition}
\begin{proof}
Per il Teorema di Cauchy, esistono due elementi $x$ e $y$ di $G$ con $\ord(x)=q$
e $\ord(y)=p$. Siano $H = \gen{x}$ e $K = \gen{y}$. Allora, poiché $[G : H] = p$
è il più piccolo primo che divide $\abs{G} = pq$, $H$ è normale. Inoltre
$H \cap K = \{e\}$, dacché $\abs{H \cap K} \mid \MCD(p, q) = 1$. Pertanto
$\abs{HK} = \abs{H} \abs{K} = pq \implies G = HK$. \medskip
Per il Teorema di decomposizione di un gruppo in un prodotto semidiretto,
$G$ è isomorfo al prodotto semidiretto $H \rtimes_\varphi K$ con
$\varphi : K \to \Aut(H)$ tale per cui $k \xmapsto{\varphi} [h \mapsto k h k\inv]$.
Si osserva che $H \cong \ZZmod q$, $\Aut(H) \cong \ZZmod{(q-1)}$ e analogamente che
$K \cong \ZZmod p$. \medskip
Deve inoltre valere anche che $\abs{\Im \varphi} \mid \MCD(\abs{K},
\abs{\Aut(H)}) = \MCD(p, q-1)$. Pertanto, se $p \nmid q-1$, $\MCD(p, q-1) = 1$,
e quindi $\Im \varphi$ è banale. In tal caso $\varphi$ è la mappa che associa
ogni $k$ all'identità di $\Aut(H)$, e quindi $G \cong H \times K \cong \ZZmod p \times \ZZmod q \cong \ZZmod{pq}$, dove si è usato il Teorema cinese del resto. \medskip
Altrimenti $\MCD(p, q-1) = p$, e quindi $\Im \varphi$ può essere banale (riconducendoci
al caso di prima, in cui $G \cong \ZZmod{pq}$), oppure $\abs{\Im \varphi} = p$, e in tal caso $G$ è isomorfo,
per\footnote{
Infatti $H \cong \ZZmod q$ e $K \cong \ZZmod p$, e
quindi i prodotti semidiretti tra $H$ e $K$
sono gli stessi di $\ZZmod q$ e $\ZZmod p$.
} il \textit{Lemma 2}, a tutti i prodotti semidiretti
non banali (e quindi, a meno di isomorfismo, ne esiste
soltanto uno). Tale prodotto semidiretto dà luogo ad
un gruppo non abeliano\footnote{
Se $H \rtimes_\varphi K$ con
$\varphi$ non banale fosse un gruppo abeliano, allora
$\{e\} \times K$ sarebbe normale. Pertanto,
$(h',k')(e,k)(h',k')\inv$ dovrebbe appartenere
a $\{e\} \times K$. Tuttavia vale che:
\[ (h',k')(e,k)(h',k')\inv =
(h', k' k)(\varphi_{{k'}\inv}({h'}\inv), {k'}\inv) =
(h' \varphi_{k}({h'}\inv), k), \]
e quindi dovrebbe valere $\varphi_k(h') = h'$
per ogni $h' \in H$. In tal caso però
$\varphi_k$ sarebbe l'identità per ogni $k \in K$,
e $\varphi$ sarebbe quindi in particolare banale.
}, e pertanto non può essere
isomorfo a $\ZZmod{pq}$.
\end{proof}
In particolare, si osserva che se $G$ non abeliano ha ordine $pq$,
allora $Z(G)$ è banale. Infatti $\abs{Z(G)} \neq p$, $q$
(altrimenti $G \quot{Z(G)}$ sarebbe ciclico, e quindi
$G$ sarebbe abeliano), né tantomeno $\abs{Z(G)} = pq$.
\end{document}