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290 lines
11 KiB
TeX

\documentclass[12pt]{scrartcl}
\usepackage{notes_2023}
\begin{document}
\title{Chiusura algebrica di un campo e campi di spezzamento}
\maketitle
\begin{note}
Per $K$, $L$ ed $F$ si intenderanno sempre dei campi.
Se non espressamente detto, si sottintenderà anche
che $K \subseteq L$, $F$, e che $L$ ed $F$ sono
estensioni costruite su $K$. Per $[L : K]$ si
intenderà $\dim_K L$, ossia la dimensione di $L$
come $K$-spazio vettoriale.
\end{note} \bigskip
Questo documento si propone di illustrare le principali
proprietà e caratteristiche dei campi algebricamente
chiusi, delle chiusure algebriche e dei campi di
spezzamento, col proposito di dare i mezzi necessari
per approcciarsi alla teoria di Galois. Per questo
motivo si presentano le seguenti definizioni:
\begin{definition}[campo algebricamente chiuso]
Un campo $K$ si dice \textbf{algebricamente chiuso}
se ogni polinomio a coefficienti in $K$ ammette una
radice in $K$. Equivalentemente, $K$ è algebricamente
chiuso se ogni polinomio $p \in K[x]$ ha tutte le proprie
radici in $K$, e quindi se gli irriducibili di $K$ sono
tutti e soli i polinomi di grado unitario.
\end{definition}
\begin{definition}[chiusura algebrica]
Un estensione $\faktor{\Omega}{K}$ si dice
\textbf{chiusura algebrica} di $K$, e si
indica usualmente con $\overline{K}$, se $\Omega$
è un campo algebricamente chiuso e se
$\Omega$ è un'estensione algebrica su $K$.
\end{definition}
\begin{remark}
Per esempio, una chiusura algebrica di $\RR$ è $\CC$,
per il Teorema fondamentale dell'algebra.
\end{remark}
\begin{proposition}
Sia $\Omega$ un campo algebricamente chiuso. Se allora
$K$ è un sottocampo di $\Omega$, vale che
$K'$, il campo degli elementi algebrici
su $K$, è una chiusura algebrica di $K$.
\end{proposition}
\begin{proof}
Chiaramente
$K'$ è un'estensione algebrica su
$K$. Si verifica allora che $K'$ è
algebricamente chiuso. Sia $p \in K'[x]$.
Dal momento che $K$ è algebricamente chiuso, e
che $p$ appartiene anche a $K[x]$, allora
$p$ ammette una radice $\alpha \in \Omega$. Si mostra che
$\alpha$ è algebrico su $K$. Poiché allora
$\faktor{K'(\alpha)}{K'}$ è
un'estensione algebrica (infatti $p$ annulla $\alpha$
per ipotesi) e $\faktor{K'}{K}$ è algebrica
per ipotesi, allora $K'(\alpha)$ è algebrica
su $K$, e dunque $\alpha$ è algebrico su $K$, pertanto
$\alpha \in K'$, da cui la tesi.
\end{proof}
\begin{remark}
Poiché $\QQ$ è un sottocampo di $\CC$ e $\CC$ è
un campo algebricamente chiuso, il campo degli
elementi algebrici di $\QQ$ è una chiusura algebrica di
$\QQ$ per la proposizione precedente.
\end{remark}
Adesso si enuncia, senza dimostrarlo, un teorema su cui si baserà buona parte della prossima teoria:
\begin{theorem}[esistenza ed unicità della chiusura algebrica]
Esiste ed è unica, a meno di $K$-isomorfismo\footnote{
Un $K$-isomorfismo è un isomorfismo tra estensioni
di $K$ che fissa $K$, ossia che ristretto a $K$ è
l'identità di $K$.
},
la chiusura algebrica di $K$.
\end{theorem}
\begin{remark}
Poiché il campo degli elementi algebrici di $\QQ$ è una chiusura algebrica di
$\QQ$ ed è un insieme numerabile, $\CC$ non può
essere una chiusura algebrica di $\QQ$ dacché
$\CC$ ha la cardinalità del continuo (e dunque non possono
esistere bigezioni tra $\CC$ e $\overline{\QQ}$). Poiché
$\CC$ è però algebricamente chiuso, può solamente
verificarsi che $\CC$ non sia un'estensione algebrica
di $\QQ$. Più facilmente, $\pi \in \RR$ non è algebrico su $\QQ$,
e così né $\RR$$\CC$ sono estensioni algebriche su $\QQ$.
\end{remark}
\begin{definition}[campo di spezzamento]
Sia $\mathcal{F}$ una famiglia di polinomi di $K[x]$.
Si definisce allora \textbf{campo di spezzamento} di
$\mathcal{F}$ una estensione $F$ di $K$ tale per cui:
\begin{itemize}
\item ogni $p \in \mathcal{F}$ si decompone in fattori lineari in
$F[x]$,
\item se $L$ è un'estensione su $K$ tale per cui
$L \subsetneq F$, allora esiste $p \in \mathcal{F}$
non si decompone in fattori lineari in $L[x]$.
\end{itemize}
Equivalentemente $F$ è un'estensione minimale in cui
ogni polinomio di $\mathcal{F}$ si decompone in fattori
lineari.
\end{definition}
Come per le chiusure algebriche, si enuncia il seguente
teorema senza dimostrazione\footnote{
L'esistenza di un campo di spezzamento è piuttosto
facile da dimostrare, è sufficiente considerare
l'estensione di $K$ a cui si aggiungono tutte le
radici del polinomio.
}:
\begin{theorem}[esistenza ed unicità del campo di spezzamento]
Esiste ed è unico, a meno di $K$-isomorfismo, il
campo di spezzamento di $\mathcal{F}$ su $K$.
\end{theorem}
\begin{definition}[coniugati di $\alpha$]
Se $\alpha \in \faktor{L}{K}$ è algebrico su $K$, si definiscono \textbf{coniugati} di $\alpha$ su $K$ le
radici di $\mu_\alpha$ su $K$.
\end{definition}
I coniugati di $\alpha$ sono speciali in quanto
permettono di studiare
le $K$-immersioni\footnote{
Una $K$-immersione è un monomorfismo tra estensioni di $K$
che fissa $K$.
} di $K(\alpha)$ in $\overline{K}$, ossia
di studiare i campi $K$-isomorfi a $K(\alpha)$ presenti in
$\overline{K}$, come dimostra il:
\begin{theorem}[$K$-immersioni da $K(\alpha)$ in $\overline{K}$]
Sia $\alpha \in \faktor{L}{K}$ algebrico su $K$. Allora,
se $d$ è il numero di coniugati distinti di $\alpha$,
esistono esattamente $d$ $K$-immersioni di $K(\alpha)$
in $\overline{K}$ e sono tali da mandare $\alpha$ in
un suo altro coniugato.
\end{theorem}
\begin{proof}
Per considerare le $K$-immersioni di $K(\alpha)$ in
$K$, si considera prima l'isomorfismo:
\[ K(\alpha) \cong K[x] \quot{(\mu_\alpha)}. \]
Per il Primo teorema di isomorfismo, esistono
allora tanti omomorfismi da $K(\alpha)$ in $\overline{K}$
quanti sono gli omomorfismi da $K[x]$ in $\overline{K}$ che
annullano $(\mu_\alpha)$. Un omomorfismo $\varphi$
da $K[x]$ a $\overline{K}$ che fissa $K$ è completamente determinato da
$\beta = \varphi(x)$ ed in particolare mappa $p \in K[x]$
a $p(\beta)$. Affinché allora $(\mu_\alpha)$
appartenga a $\Ker \varphi$, $\mu_\alpha(\beta) = 0$, e quindi
$\beta$ deve essere un coniugato di $\alpha$. Pertanto
gli omomorfismi da $K(\alpha)$ a $\overline{K}$ sono
tali per cui $\alpha$ venga mandato in $\beta$. Questi
omomorfismi
sono $K$-immersioni dal momento che l'unità viene preservata,
da cui la tesi.
\end{proof}
\hr
\begin{definition}[polinomio separabile]
Un polinomio $p \in K[x]$ si dice \textbf{separabile}
se $p$ ha radici distinte in un suo campo di
spezzamento.
\end{definition}
\begin{definition}[estensione separabile]
Un'estensione $\faktor{L}{K}$ si dice \textbf{separabile}
se per ogni $\alpha \in L$, $\mu_{\alpha,K}$ è
un polinomio separabile.
\end{definition}
\begin{definition}[campo perfetto]
Un campo si dice \textbf{perfetto} se le derivate dei
suoi polinomi irriducibili non sono mai nulle.
Equivalentemente un campo è perfetto se i suoi
polinomi irriducibili hanno sempre radici distinte.
\end{definition}
\begin{remark}
Le estensioni di un campo perfetto sono sempre separabili.
Infatti il polinomio minimo su $K$ è in particolare
un irriducibile, e quindi ha radici distinti.
\end{remark}
\begin{note}
Si assumerà d'ora in poi che \underline{\textit{$K$
è un campo perfetto}}, in modo tale da semplificare l'introduzione
alla teoria di Galois.
\end{note}
\begin{remark}
Poiché $K$ è perfetto, le $K$-immersioni di $K(\alpha)$
sono esattamente $[K(\alpha) : K] = \deg_K \alpha$.
\end{remark}
\begin{remark}
Se $\varphi_i : K(\alpha) \mono \overline{K}$ è un'estensione di $\varphi : K \mono \overline{K}$, allora
$\varphi_i(K(\alpha)) = K(\varphi_i(\alpha))$.
\end{remark}
Poiché i campi considerati sono perfetti, si possono
studiare in generale le estensioni di tutte le immersioni
di $K$ in $\overline{K}$, e quindi non solo le estensioni
dell'identità, come dimostra il:
\begin{theorem}[estensioni di $\varphi$ da $K(\alpha)$ in $\overline{K}$]
Sia $\alpha \in \faktor{L}{K}$ algebrico su $K$. Allora
per ogni $\varphi : K \mono \overline{K}$ esistono
esattamente $\deg_K \alpha$ estensioni $\varphi_i : K(\alpha) \mono K$ di $\varphi$, ossia monomorfismi per cui $\restr{\varphi_i}{K} = \varphi$. Tali estensioni sono tali da mappare $\alpha$
nelle radici di $\varphi(\mu_\alpha)$.
\end{theorem}
\begin{proof}
Per considerare le estensioni di $\varphi$ da $K(\alpha)$ in
$K$, si considera prima l'isomorfismo:
\[ K(\alpha) \cong K[x] \quot{(\mu_\alpha)}. \]
Per il Primo teorema di isomorfismo, esistono
allora tanti omomorfismi da $K(\alpha)$ in $\overline{K}$
quanti sono gli omomorfismi da $K[x]$ in $\overline{K}$ che
annullano $(\mu_\alpha)$. Un omomorfismo $\varphi_i$
da $K[x]$ a $\overline{K}$ tale per cui $K$ viene mappato
tramite $\varphi$ è completamente determinato da
$\beta = \varphi_i(x)$ ed in particolare mappa $p \in K[x]$
alla valutazione del polinomio $q$, ottenuto mappando i
coefficienti di $p$ tramite $\varphi$, in $\beta$, detto
$\varphi(p)(\beta)$. Affinché allora $(\mu_\alpha)$
appartenga a $\Ker \varphi$, deve valere $\varphi(\mu_\alpha)(\beta) = 0$, e quindi
$\beta$ deve essere una radice di $\varphi(\mu_\alpha)$.
Pertanto gli omomorfismi da $K(\alpha)$ a $\overline{K}$ sono
tali per cui $\alpha$ venga mandato nelle radici di
$\varphi(\mu_\alpha)$. Questi omomorfismi sono
ancora immersioni dal momento che l'unità viene
preservata da $\varphi_i$. Dal momento che $\varphi$ è
a sua volta un'immersione, $\varphi(\mu_\alpha)$ è
irriducibile dacché $\mu_\alpha$ lo è, ed inoltre
$\deg \varphi(\mu_\alpha) = \deg \mu_\alpha$. Pertanto,
poiché $K$ è un campo perfetto,
le radici di $\varphi(\mu_\alpha)$ sono $\deg_K \alpha$,
e quindi le estensioni di $\varphi$ sono esattamente
$\deg_K \alpha$.
\end{proof}
A partire da questa proposizione, si può dimostrare un
risultato più generale sulle estensioni finite di $K$,
come mostra il fondamentale:
\begin{theorem}[estensioni di $\varphi$ da $\faktor{L}{K}$ in $\overline{K}$]
Sia $[L : K] = n$. Allora per ogni $\varphi : K \mono \overline{K}$ immersione esistono esattamente $n$
estensioni $\varphi_i : L \to \overline{K}$ di $\varphi$,
ossia tali per cui $\restr{\varphi_i}{K} = \varphi$.
\end{theorem}
\begin{proof}
Se $n = 1$, la tesi è del tutto ovvia.
Si dimostra facilmente il teorema per $n \geq 2$ applicando il principio di induzione ed il teorema precedente.
Se $n = 2$, $L$ è un'estensione semplice di $K$ e quindi
esiste $\alpha \in L \setminus K$
tale per cui $L = K(\alpha)$.
La tesi allora segue applicando il teorema precedente. \medskip
Se $n > 2$, sia $\alpha \in L \setminus K$.
Sia $[K(\alpha) : K] = m$. Se
$m = n$, allora $L = K(\alpha)$ e la tesi
segue ancora applicando il teorema precedente. Se invece
$m < n$, sia $[L : K(\alpha)] = d$. Per il teorema precedente
esistono esattamente $m$ estensioni $\varphi_i$ di $\varphi$ da $K(\alpha)$ in $K$. Invece, per il teorema delle torri algebriche,
$n = md$, e quindi $d < n$. Applicando allora l'ipotesi
induttiva, ogni $\varphi_i$ può essere unicamente
esteso in $d$ modi da $K(\alpha)$ a $L$. Pertanto esistono
solamente $n = md$ estensioni di $\varphi$, concludendo
il passo induttivo.
\end{proof}
\end{document}