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377 lines
18 KiB
TeX

\documentclass[11pt]{article}
\usepackage{personal_commands}
\usepackage[italian]{babel}
\title{\textbf{Note del corso di Analisi Matematica 1}}
\author{Gabriel Antonio Videtta}
\date{23 e 24 marzo 2023}
\begin{document}
\maketitle
\begin{center}
\Large \textbf{Proprietà principali della continuità e dei limiti di funzione}
\end{center}
\begin{note} Nel corso del documento, per un insieme $X$, qualora non
specificato, si intenderà sempre un sottoinsieme generico dell'insieme
dei numeri reali esteso $\RRbar$. Analogamente per $f$ si intenderà
sempre una funzione $f : X \to \RRbar$.
\end{note}
\begin{proposition}
Dati $f : X \to \RRbar$, $\xbar$ punto di accumulazione di $X$
tale che $\forall \, (x_n) \subseteq X \setminus \{\xbar\} \mid x_n \tendston \xbar$ vale che
$f(x_n)$ converge. Allora il limite di $f(x_n)$ è sempre lo stesso, indipendentemente
dalla scelta di $(x_n)$.
\end{proposition}
\begin{proof}
Siano per assurdo $(x_n), (y_n) \subseteq X \setminus \{\xbar\}$ due successioni tali che
$x_n, y_n \tendston \xbar$ e che $f(x_n) \tendston L$ e $f(y_n) \tendston G$ con $L \neq G$. Si
costruisce allora la successione $(z_n) \subseteq X \setminus \{\xbar\}$ nel seguente modo:
\[ z_n = \system{x_{\frac{n}{2}} & \text{se } n \text{ è pari}, \\ y_{\frac{n-1}{2}} & \text{altrimenti},} \]
\vskip 0.05in
ossia unendo le due successioni $(x_n)$ e $(y_n)$ in modo tale che agli indici pari corrispondano gli
elementi di $x_n$ e a quelli dispari quelli di $y_n$. \\
Si mostra che $z_n \tendston \xbar$. Sia $I$ un intorno di $\xbar$. Allora, dal momento che
$(x_n), (y_n) \tendston \xbar$, esistono sicuramente due
$n_x, n_y \in \NN$ tali che $n \geq n_x \implies x_n \in I$ e $n \geq n_y \implies y_n \in I$. Pertanto,
detto $n_k = \max\{n_x, n_y\}$, $n \geq n_k \implies x_n, y_n \in I$, ossia che per $n \geq 2 n_k$,
$z_n \in I$. Si conclude allora che $(z_n) \tendston \xbar$. \\
Tuttavia $f(z_n)$ non può convergere a nessun limite, dal momento che le due sottosuccessioni
$f(x_n)$ e $f(y_n)$ convergono a valori distinti ed il limite deve essere unico. L'esistenza di
tale successione contraddice allora l'ipotesi, \Lightning.
\end{proof}
\begin{proposition}
Data $(x_n) \subseteq \RR$, definisco $f : \NN \to \RRbar$ tale
che $f(n) := x_n$, $\forall n \in \NN$. Allora $f(n) \tendston L \iff x_n \tendston L$.
\end{proposition}
\begin{proof} Si dimostrano le due implicazioni separatamente. \\
\rightproof Sia $I$ un intorno di $L$. Allora, poiché $f(n) \tendston L$,
esiste un intorno $J = [a, \infty]$ tale che $f(J \cap \NN \setminus \{\infty\}) \subseteq I$.
Poiché $\infty$ è un punto di accumulazione di $\NN$, $A = J \cap \NN \setminus \{\infty\}$ non è mai
vuoto. Inoltre, poiché $A \subseteq \NN$, $A$ ammette un minimo\footnote{Non è in realtà necessario che
si consideri il minimo di tale insieme, occorre semplicemente che $A$ sia non vuoto.}, detto $m$.
Vale in particolare che
$f(n) \in I$, $\forall n \geq m$, e quindi che $x_n \in I$, $\forall n \geq m$, ossia che $x_n \tendston L$. \\
\leftproof Sia $I$ un intorno di $L$. Dal momento che $x_n \tendston L$, $\exists n_k \in \NN \mid n \geq n_k \implies
x_n \in I$. Allora, detto $J = [n_k, \infty]$, vale che $f(J \cap \NN \setminus \{\infty\}) \subseteq I$, ossia
che $f(n) \tendston L$.
\end{proof}
\begin{proposition}
Siano $f : X \to \RRbar$, $\xbar \in X$ punto di accumulazione
di $X$. Allora sono fatti equivalenti i seguenti:
\begin{enumerate}[(i)]
\item $f(x) \tendsto{\xbar} f(\xbar)$,
\item $f$ è continua in $\xbar$.
\end{enumerate}
\end{proposition}
\begin{proof}
Sia $I$ un intorno di $f(\xbar)$. Dal momento che $\xbar$ è un punto di accumulazione, si ricava allora da
entrambe le ipotesi che esiste un intorno $J$ di $f(\xbar)$ tale che
$f(J \cap X \setminus \{\xbar\}) \subseteq I$, e quindi, per definizione, la tesi.
\end{proof}
\begin{remark}
Se $\xbar$ è un punto isolato di $X$, allora $f$ è continua
in $\xbar$. Pertanto per rendere la proposizione precedente
vera, è necessario ipotizzare che $\xbar$ sia un punto
di accumulazione (infatti il limite in un punto isolato
non esiste per definizione, mentre in tale punto $f$ è
continua).
\end{remark}
\begin{proposition}
Siano $f : X \to \RR$ e $\xbar$ punto di accumulazione di $X$.
Siano $L \in \RRbar$ e $\tilde{f} : X \cup \{\xbar\} \to \RRbar$ tale
che:
\[ \tilde{f}(x) = \begin{cases}
L & \text{se } x = \xbar, \\
f(x) & \text{altrimenti}.
\end{cases} \]
\vskip 0.05in
Allora $f(x) \tendsto{\xbar} L \iff \tilde{f}$ è continua in $\xbar$.
\end{proposition}
\begin{proof}
Si dimostrano le due implicazioni separatamente. \\
\rightproof Sia $I$ un intorno di $L$. Si ricava allora dalle ipotesi che esiste sempre un intorno
$J$ di $\xbar$ tale che $f(\underbrace{J \cap X \setminus \{\xbar\}}_{A}) \subseteq I$. Dal momento che $\xbar
\notin A$, si deduce che $f(J \cap X \setminus \{\xbar\}) = \tilde{f}(J \cap X \setminus \{\xbar\}) \subseteq I$,
ossia che $\tilde{f}$ è continua in $\xbar$. \\
\leftproof Sia $I$ un intorno di $L$. Poiché $\tilde{f}$ è continua in $\xbar$, esiste un intorno $J$ di $\xbar$
tale che $\tilde{f}(\underbrace{J \cap (X \cup \{\xbar\}) \setminus \{\xbar\}}_{A}) \subseteq I$. Poiché $\xbar \notin A$ e $\xbar$ è punto di accumulazione, si deduce che $I \supseteq \tilde{f}(J \cap (X \cup \{\xbar\}) \setminus \{\xbar\})
= f(J \cap (X \cup \{\xbar\}) \setminus \{\xbar\}) \supseteq f(J \cap X \setminus \{\xbar\})$, e quindi che
$f(x) \tendsto{\xbar} L$.
\end{proof}
\begin{remark}
Tutte le funzioni elementari (e.g.~$\sin(x)$, $\cos(x)$, $\exp(x)$, $\ln(x)$, $\abs{x}$, $x^a$) sono funzioni continue nel loro insieme
di definizione.
\end{remark}
\begin{proposition}
Siano $f : X \to Y \subseteq \RRbar$ e $g : Y \to \RRbar$ e sia $\xbar \in X$. Sia
$f$ continua in $\xbar$ e sia $g$ continua in $f(\xbar)$. Allora
$g \circ f$ è continua in $\xbar$.
\end{proposition}
\begin{proof}
Sia $I$ un intorno di $z = g(f(\xbar))$. Allora, poiché $g$ è continua
in $f(\xbar)$, $\exists J$ intorno di $f(\xbar)$ $\mid g(J \cap Y \setminus \{f(\xbar)\}) \subseteq
I$. Tuttavia, poiché $f$ è continua in $\xbar$, $\exists K$ intorno
di $\xbar$ $\mid f(K \cap X \setminus \{\xbar\}) \subseteq J$, da cui si conclude che
$g(f(K \cap X \setminus \{\xbar\})) \subseteq I$, dacché $\forall x \in K \cap X \setminus \{\xbar\}$,
o $f(x) = f(\xbar)$, e quindi $g(f(x)) = z$ chiaramente appartiene a $I$, o altrimenti
$f(x) \in J \cap Y \setminus \{f(\xbar)\} \implies g(f(x)) \in g(J \cap Y \setminus \{f(\xbar)\}) \subseteq I$.
\end{proof}
\begin{theorem}
Sia $f : X \to Y \subseteq \RRbar$, sia $\xbar$ punto di
accumulazione di $X$ tale che $f(x) \tendsto{\xbar} \ybar$.
Se $\ybar$ è un punto di accumulazione di $Y$ e $g : Y \to \RRbar$
è tale che $\ybar \in Y \implies
g$ continua in $\ybar$ e $g(y) \tendstoy{\ybar} \zbar$, allora
$g(f(x)) \tendsto{\xbar} \zbar$.
\end{theorem}
\begin{proof}
Siano $\tilde{f} : X \cup \{\xbar\}$, $\tilde{g} : Y \cup \{\ybar\}$ due funzioni costruite nel seguente
modo:
\[ \tilde{f}(x) = \begin{cases}
\ybar & \text{se } x = \xbar, \\
f(x) & \text{altrimenti},
\end{cases} \qquad
\tilde{g}(y) = \begin{cases}
\zbar & \text{se } y = \ybar, \\
g(y) & \text{altrimenti}.
\end{cases} \]
Poiché $f(x) \tendsto{\xbar} \ybar$ e $\xbar$ è un punto di accumulazione di $X$, per una proposizione precedente, $\tilde{f}$ è continua in $\xbar$. Analogamente $\tilde{g}$ è continua in $\ybar$. Dal momento che
vale che $\tilde{f}(\xbar) = \ybar$, per la proposizione precedente $\tilde{g} \circ \tilde{f}$ è continua in
$\xbar$, e dunque $\lim_{x \to \xbar} \tilde{g}(\tilde{f}(x)) = \tilde{g}(\tilde{f}(\xbar)) = \zbar$. \\
Si consideri adesso la funzione $\widetilde{g \circ f} : X \to \RRbar$ definita nel seguente modo:
\[ \widetilde{g \circ f}(x) = \begin{cases}
\zbar & \text{se } x = \xbar, \\
g(f(x)) & \text{altrimenti}.
\end{cases} \]
Si mostra che $\widetilde{g \circ f} = \tilde{g} \circ \tilde{f}$. Se $x = \xbar$, chiaramente
$\widetilde{g \circ f}(x) = \zbar = \tilde{g}(\tilde{f}(\xbar))$. Se $x \neq \xbar$, si
considera il caso in cui $\tilde{f}(x) = f(x)$ è uguale a $\ybar$ ed il caso in cui non vi è
uguale. \\
Se $\tilde{f}(x) \neq \ybar$, $\tilde{g}(\tilde{f}(x)) = \tilde{g}(f(x)) \overbrace{=}^{f(x) \neq \ybar} g(f(x)) = \widetilde{g \circ f}(x)$. Se invece
$\tilde{f}(x) = \ybar$, $\ybar \in Y$, e quindi $g$ è continua in $\ybar$, da cui necessariamente
deriva che $g(\ybar) = \zbar$. Allora $\widetilde{g \circ f}(x) = g(f(x)) = g(\ybar) = \zbar = \tilde{g}(\tilde{f}(\xbar))$. \\
Si conclude allora che $\widetilde{g \circ f} = \tilde{g} \circ \tilde{f}$, e
quindi che $\widetilde{g \circ f}$ è continua in $\xbar$. Pertanto,
dalla proposizione precedente, $g(f(x)) \tendsto{\xbar} \zbar$.
\end{proof}
\begin{exercise}
Mostrare che tutte le ipotesi della proposizione precedente sono necessarie, fornendo alcuni controesempi.
\end{exercise}
\begin{proposition}
Date $f_1, f_2 : X \to \RR$ continue in $\xbar$. Allora:
\begin{enumerate}[(i)]
\item $f_1 + f_2$ è continua in $\xbar$,
\item $f_1 f_2$ è continua in $\xbar$.
\end{enumerate}
\end{proposition}
\begin{proof}
Si dimostrano i due punti separatamente.
\begin{enumerate}[(i)]
\item Sia $f := f_1 + f_2$. Poiché $f_1, f_2$ sono continue in $\xbar$,
$\forall \eps > 0$, $\exists \delta > 0 \mid \abs{x - \xbar} < \delta
\implies \abs{f_1(x) - f_1(\xbar)}, \abs{f_2(x) - f_2(\xbar)} \leq \eps$ (per ogni $\eps > 0$, si prende $\delta = \min\{\delta_1, \delta_2\}$, ossia il minimo delle semilunghezze degli intorni
di $\xbar$). Allora $\abs{f(x) - f(\xbar)} \leq
\abs{f_1(x) - f_1(\xbar)} + \abs{f_2(x) - f_2(\xbar)} \leq 2\eps$.
Si conclude dunque che $\forall \eps > 0$, $\exists \delta > 0
\mid \abs{f(x) - f(\xbar)} \leq 2\eps$, e quindi, poiché
$2\eps \tends{\eps \to 0} 0$, che $f$ è continua in $\xbar$.
\item Dal momento che $f_1, f_2$ sono continue in $\xbar$,
$\forall \eps > 0$, $\exists \delta > 0$ tale che $\abs{x - \xbar} < \delta \implies \abs{f_1(x) - f_1(\xbar)} < \eps, \abs{f_2(x)
- f_2(\xbar)} < \eps$ (vale lo stesso ragionamento del punto
(i)). Allora $f_1(x) = f_1(\xbar) + e_1$ e
$f_2(x) = f_2(\xbar) + e_2$, con $\abs{e_1}, \abs{e_2} < \eps$.
Dunque $f_1(x)f_2(x) = f_1(\xbar)f_2(\xbar) + \underbrace{e_1 f_2(\xbar) +
e_2 f_1(\xbar) + e_1 e_2}_e$. In particolare, per la
disuguaglianza triangolare, $\abs{e} \leq \abs{e_1 f_2(\xbar)} +
\abs{e_2 f_1(\xbar)} + \abs{e_1 e_2} \leq \underbrace{\eps \abs{f_2(\xbar)} +
\eps \abs{f_1(\xbar)} + \eps^2}_{\eps'}$. Poiché $\eps' \tends{\eps \to 0^+} 0$, si conclude che $\abs{f_1(x) f_2(x) - f_1(\xbar) f_2(\xbar)} = \abs{e} \leq \eps' \implies f_1(x)f_2(x)$ continua
in $\xbar$.
\end{enumerate}
\end{proof}
\begin{proposition}
Date $f_1, f_2 : X \to \RRbar$, $\xbar$ punto di accumulazione
di $X$. Se $\lim_{x \to \xbar} f_1(x) = L_1 \in \RR$ e
$\lim_{x \to \xbar} f_2(x) = L_2 \in \RR$, allora valgono
i seguenti risultati:
\begin{enumerate}[(i)]
\item $f_1(x) + f_2(x) \tendsto{\xbar} L_1 + L_2$,
\item $f_1(x) f_2(x) \tendsto{\xbar} L_1 L_2$.
\end{enumerate}
\end{proposition}
\begin{proof}
Si definiscono preliminarmente le funzioni $\tilde{f_1}$, $\tilde{f_2} : X \cup \{\xbar\} \to \RRbar$ in modo tale che:
\[ \tilde{f_1}(x) = \begin{cases}
L_1 & \text{se } x = \xbar, \\
f_1(x) & \text{altrimenti},
\end{cases} \qquad
\tilde{f_2}(x) = \begin{cases}
L_2 & \text{se } x = \xbar, \\
f_2(x) & \text{altrimenti}.
\end{cases} \]
\vskip 0.05in
Si dimostrano allora i due risultati separatamente. \\
\begin{enumerate}[(i)]
\item Si definisce $\widetilde{f_1 + f_2} : X \cup \{\xbar\} \to \RRbar$ nel seguente modo:
\[ \widetilde{f_1 + f_2}(x) = \system{L_1 + L_2 & \text{se } x = \xbar, \\ f_1(x) + f_2(x) & \text{altrimenti}.} \]
La somma $L_1 + L_2$ è ben definita dacché sia $L_1$ che $L_2$ sono elementi di $\RR$.
Poiché da una proposizione precedente $\tilde{f_1}$ e $\tilde{f_2}$ sono continue in $\xbar$, $\tilde{f_1} + \tilde{f_2}$ è continua anch'essa in $\xbar$. È sufficiente allora dimostrare che $\widetilde{f_1 + f_2} =
\tilde{f_1} + \tilde{f_2}$. Se $x \neq \xbar$, $\widetilde{f_1 + f_2}(x) = f_1(x) + f_2(x) = \tilde{f_1}(x) + \tilde{f_2}(x) = (\tilde{f_1} + \tilde{f_2})(x)$. Se invece $x = \xbar$, $\widetilde{f_1 + f_2}(x) = L_1 + L_2 =
\tilde{f_1}(x) + \tilde{f_2}(x) = (\tilde{f_1} + \tilde{f_2})(x)$. Quindi $\widetilde{f_1 + f_2} =
\tilde{f_1} + \tilde{f_2}$, e si conclude che $\widetilde{f_1 + f_2}$ è dunque continua in $\xbar$, ossia
che $(f_1 + f_2)(x) = f_1(x) + f_2(x) \tendsto{\xbar} L_1 + L_2$.
\item Si definisce, analogamente a prima, $\widetilde{f_1 f_2} : X \cup \{\xbar\} \to \RRbar$ nel seguente modo:
\[ \widetilde{f_1 f_2}(x) = \system{L_1 L_2 & \text{se } x = \xbar, \\ f_1(x) f_2(x) & \text{altrimenti}.} \]
Il prodotto $L_1 L_2$ è ben definito dacché sia $L_1$ che $L_2$ sono elementi di $\RR$.
Poiché da una proposizione precedente $\tilde{f_1}$ e $\tilde{f_2}$ sono continue in $\xbar$, $\tilde{f_1} \tilde{f_2}$ è continua anch'essa in $\xbar$. È sufficiente allora dimostrare che $\widetilde{f_1 f_2} =
\tilde{f_1}\tilde{f_2}$. Se $x \neq \xbar$, $\widetilde{f_1 f_2}(x) = f_1(x) f_2(x) = \tilde{f_1}(x) \tilde{f_2}(x) = (\tilde{f_1}\tilde{f_2})(x)$. Se invece $x = \xbar$, $\widetilde{f_1 f_2}(x) = L_1 L_2 =
\tilde{f_1}(x) \tilde{f_2}(x) = (\tilde{f_1} \tilde{f_2})(x)$. Quindi $\widetilde{f_1 f_2} =
\tilde{f_1} \tilde{f_2}$, e si conclude che $\widetilde{f_1 f_2}$ è dunque continua in $\xbar$, ossia
che $(f_1 f_2)(x) = f_1(x) f_2(x) \tendsto{\xbar} L_1 L_2$.
\end{enumerate}
\end{proof}
\begin{definition}
(intorno destro e sinistro) Se $\xbar \in \RR$, si dicono
\textbf{intorni destri} gli intervalli della forma $[\xbar, \xbar + \eps]$ con
$\eps > 0$. Analogamente, gli \textbf{intorni sinistri} sono gli
intervalli della forma $[\xbar - \eps, \xbar]$.
\end{definition}
\begin{definition}
(punto di accumulazione destro e sinistro) Sia $\xbar \in X$.
Si dice che $\xbar$ è un \textbf{punto di accumulazione destro}
di $X$ se $\forall I$ intorno destro di $\xbar$, $I \cap X \setminus \{\xbar\} \neq \emptyset$. Analogamente si dice \textbf{punto di
accumulazione sinistro} di $X$ se è tale per gli intorni sinistri.
\end{definition}
\begin{definition}
(limite destro e sinistro) Sia $\xbar$ un punto di accumulazione
destro di $X$. Allora $\lim_{x \to \xbar^+} f(x) = L \defiff \forall I$
intorno di $L$, $\exists J$ intorno destro di $\xbar$ tale che
$f(J \cap X \setminus \{\xbar\}) \subseteq I$. Analogamente si definisce
il limite sinistro.
\end{definition}
\begin{definition}
(continuità destra e sinistra) Sia $\xbar \in X$. Allora $f$ è continua
a destra in $\xbar$ se e solo se $\forall I$ intorno di $f(\xbar)$,
$\exists J$ intorno destro di $\xbar$ tale che $f(J \cap X \setminus \{\xbar\}) \subseteq I$. Analogamente si definisce la continuità
a sinistra di $f$.
\end{definition}
%TODO: aggiungere osservazioni sulla continuità destra e sinistra.
\begin{proposition}
Sia $f : X \to \RRbar$ monotona e sia $\xbar$ un punto di
accumulazione destro di $X$. Allora esiste $\lim_{x \to \xbar^+} f(x)$.
Analogamente esiste da sinistra se $\xbar$ è un punto di
accumulazione sinistro di $X$.
\end{proposition}
%TODO: aggiungere funzione discontinua in ogni punto di R.
%TODO: l'insieme dei punti di discontinuità per una funzione monotona è al più numerabile (hint: punto medio).
\begin{theorem} (della permanenza del segno)
Data $(x_n) \subseteq \RR$ tale che $x_n \tendston L > 0$, allora
$(x_n)$ è strettamente positiva definitivamente. Analogamente, se $L < 0$,
$(x_n)$ è negativa definitivamente.
\end{theorem}
\begin{proof}
Se $L > 0$, allora esiste sicuramente un intorno $I$ di $L$ tale che ogni suo elemento è positivo (e.g.~$I = [\frac{L}{2}, \frac{3L}{2}]$). Dal momento che $x_n \tendston L$, $\exists n_k \mid n \geq n_k \implies x_n \in I$,
ossia, in particolare, $n \geq n_k \implies x_n > 0$, da cui la tesi.
\end{proof}
\begin{theorem} (degli zeri) Dati $I = [a, b]$ e
$f : I \to \RRbar$ continua tale che $f(a) f(b) < 0$ (i.e.~sono discordi), allora $\exists c \in (a, b) \mid f(c) = 0$.
\end{theorem}
\begin{proof}
Senza alcuna perdita di generalità si pone $f(a) < 0 < f(b)$ (il caso $f(a) > 0 > f(b)$ è
infine dimostrato considerando $g(x) = -f(x)$). Si definisce allora l'insieme $E$ in modo tale che:
\[ E = \{ a \in I \mid f(a) < 0 \}. \]
\vskip 0.05in
Si osserva che $E \neq \emptyset$, dacché $a \in E$. Per la completezza dei numeri reali,
$E$ ammette un estremo superiore $\xbar := \sup E$. Sia $(x_n) \subseteq E$ una successione
tale che $x_n \tendston \xbar$: poiché $f$ è continua in $\xbar$, $\lim_{x \to \xbar} f(x) = f(\xbar) \implies
f(x_n) \tendston f(\xbar)$. Allora, poiché $f(x_n) < 0$ $\forall n \in \NN$, $f(\xbar) \leq 0$ (se così non fosse
$f(x_n)$ dovrebbe essere definitivamente positiva per il teorema della permanenza del segno, ma questo
è assurdo dacché $x_n \in E$ $\forall n \in \NN$, \Lightning). \\
Sia ora $(y_n) \in I$ una successione tale che $y_n \tendston \xbar$ e che $y_n > \xbar$ $\forall n \in \NN$ (questo
è sempre possibile dal momento che $\xbar \neq b \impliedby f(\xbar) \leq 0$). Allora,
poiché $y_n > \xbar = \sup E$, $y_n$ non appartiene ad $E$, e quindi deve valere che $f(y_n) > 0$. Si conclude
allora, per il teorema della permanenza del segno, che $f(\xbar) \geq 0$, e quindi che $f(\xbar) = 0$, da cui
la tesi.
\end{proof}
\begin{corollary} (dei valori intermedi) Dati $I = (a, b)$ e
$f : I \to \RRbar$ continua, allora $y_1$, $y_2 \in f(I) \implies
[y_1, y_2] \subseteq f(I)$ (ossia $f$ assume tutti i valori
compresi tra $y_1$ e $y_2$).
\end{corollary}
\begin{proof}
\end{proof}
\end{document}