feat(algebra1): aggiunge proposizione sull'mcm degli ordini tra elementi che commutano tra loro

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@ -182,21 +182,8 @@
$\gen{x} \cap \gen{y} = \{e\}$:
\begin{proposition}
Siano\footnote{
In generale, se $\MCD(\ord(x), \ord(y)) > 1$,
non vale che $\ord(xy) = \mcm(\ord(x), \ord(y))$,
benché sicuramente $\ord(xy) \mid \mcm(\ord(x), \ord(y))$,
sempre a patto che $x$ e $y$ commutino.
È sufficiente considerare in $\ZZmod6$ gli elementi
$\cleq 1$ e $\cleq 2$: infatti $\ord(\cleq 1) = 6$ e
$\ord(\cleq 2) = 3$, ma $\ord(\cleq 1 + \cleq 2) =
\ord(\cleq 3) = 2 \neq 6$.
}\footnote{
A prescindere da quanto valga $\MCD(\ord(x), \ord(y))$,
se $x$ e $y$ commutano, esiste però sempre un elemento
$g \in G$ tale per cui $\ord(g) = \mcm(\ord(x), \ord(y))$.
} $x$, $y$ due elementi di $G$ che commutano con
$\MCD(\ord(x), \ord(y)) = 1$. Allora $\ord(xy) = \ord(x) \ord(y)$. % TODO: aggiungere la dimostrazione
Siano $x$ e $y$ due elementi di $G$ che commutano con
$\MCD(\ord(x), \ord(y)) = 1$. Allora $\ord(xy) = \ord(x) \ord(y)$.
\end{proposition}
\begin{proof}
@ -211,8 +198,44 @@
\ord(x), \ord(y) \mid k$, da cui si deduce che
$\ord(x) \ord(y) \mid k = \ord(x) \ord(y)$. Si conclude dunque che
$\ord(xy) = \ord(x) \ord(y)$.
\end{proof} \vskip 0.2in
\end{proof}
Se $\ord(x)$ e $\ord(y)$ non sono coprimi, non vale in generale
che $\ord(xy)$ è uguale a $\mcm(\ord(x), \ord(y))$,
benché sicuramente $\ord(xy) \mid \mcm(\ord(x), \ord(y))$,
sempre a patto che $x$ e $y$ commutino.
È sufficiente considerare in $\ZZmod6$ gli elementi
$\cleq 1$ e $\cleq 2$: infatti $\ord(\cleq 1) = 6$ e
$\ord(\cleq 2) = 3$, ma $\ord(\cleq 1 + \cleq 2) =
\ord(\cleq 3) = 2 \neq 6$. \medskip
A prescindere da quanto valga $\MCD(\ord(x), \ord(y))$,
se $x$ e $y$ commutano, esiste però sempre un elemento
$g \in G$ tale per cui $\ord(g) = \mcm(\ord(x), \ord(y))$, come
mostra la:
\begin{proposition}
Siano $x$ e $y$ due elementi di $G$ che commutano. Allora
esiste un elemento $g$ di $G$ tale per cui $\ord(g) = \mcm(\ord(x), \ord(y))$.
\end{proposition}
\begin{proof}
Siano $m = \ord(x)$ ed $n = \ord(y)$. Siano $m = \prod_{i = 1}^\infty p_i^{m_i}$
ed $n = \prod_{i = 1}^\infty p_i^{n_i}$ le due fattorizzazioni in numeri primi
di $m$ ed $n$. Allora $\mcm(m, n) = \prod_{i = 1}^\infty p_i^{c_i}$,
dove si pone $c_i = \max(m_i, n_i)$. Chiaramente esiste un numero finito di
$i$ per cui $c_i \neq 0$; per ogni tale $i$, se $c_i = m_i$, si considera
$z_i = x^{\nicefrac{m}{p_i^{m_i}}}$, altrimenti si considera
$z_i = y^{\nicefrac{n}{p_i^{n_i}}}$. \medskip
Si osserva che tali $z_i$ hanno esattamente ordine $p_i^{c_i}$.
Sia allora $z = \prod_{i \mid c_i \neq 0} z_i$. Poiché $\ord(z_i)$ è coprimo
con $\ord(z_j)$ per $j \neq i$, $z$ ha come ordine, per la precedente proposizione,
esattamente $\prod_{i \mid c_i \neq 0} p_i^{c_i} = \prod_{i = 1}^\infty p_i^{c_i} =
\mcm(m, n)$, da cui la tesi.
\end{proof}
Si può adesso dimostrare il seguente fondamentale
teorema per i gruppi abeliani:

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