feat(geometria/prodotti): indicizza le sezioni

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commit 63ae24e064

@ -1,4 +1,4 @@
\chapter{Introduzione al prodotto scalare} \chapter{Teoria di base del prodotto scalare}
\begin{note} \begin{note}
Nel corso del documento, per $V$, qualora non specificato, si intenderà uno spazio vettoriale di dimensione Nel corso del documento, per $V$, qualora non specificato, si intenderà uno spazio vettoriale di dimensione
@ -960,4 +960,26 @@ Si osserva infine che, se $V = \RR^3$ e $\basis$ ne è la base canonica, i coni
\leftproof Se $\varphi$ e $\varphi'$ hanno la stessa segnatura, allora, detta $\basis$ \leftproof Se $\varphi$ e $\varphi'$ hanno la stessa segnatura, allora, detta $\basis$
una base di $V$ e $\basis'$ una base di $V'$, $M_\basis(\phi) \cong M_{\basis'}(\phi')$. una base di $V$ e $\basis'$ una base di $V'$, $M_\basis(\phi) \cong M_{\basis'}(\phi')$.
Allora, per la \textit{Proposizione \ref{prop:isometrie_equivalenza_base}}, $V$ e $V'$ sono isometrici. Allora, per la \textit{Proposizione \ref{prop:isometrie_equivalenza_base}}, $V$ e $V'$ sono isometrici.
\end{proof}
%TODO: presentare prima i funzionali rappresentabili e poi il teorema di Riesz
\section{Teorema di rappresentazione di Riesz}
\begin{theorem} (di rappresentazione di Riesz per il prodotto scalare)
Sia $V$ uno spazio vettoriale e sia $\varphi$ un suo prodotto scalare
non degenere. Allora per ogni $f \in V^*$ esiste un unico $\v \in V$ tale che
$f(\w) = \varphi(\v, \w)$ $\forall \w \in V$.
\end{theorem}
\begin{proof}
Si consideri l'applicazione $a_\varphi$. Poiché $\varphi$ non è degenere, $\Ker a_\varphi = V^\perp = \zerovecset$, da cui si deduce che $a_\varphi$ è un isomorfismo. Quindi $\forall f \in V^*$ esiste
un unico $\v \in V$ tale per cui $a_\varphi(\v) = f$, e dunque tale per cui $\varphi(\v, \w) = a_\varphi(\v)(\w) = f(\w)$ $\forall \w \in V$.
\end{proof}
\begin{proof}[Dimostrazione costruttiva]
Sia $\basis = \{ \vv 1, \ldots, \vv n \}$ una base ortogonale di $V$ per $\varphi$. Allora $\basis^*$ è una base di $V^*$. In
particolare $f = f(\vv 1) \vec{v_1^*} + \ldots + f(\vv n) \vec{v_n^*}$. Sia $\v = \frac{f(\vv 1)}{\varphi(\vv 1, \vv 1)} \vv 1 + \ldots + \frac{f(\vv n)}{\varphi(\vv n, \vv n)}$. Detto $\w = a_1 \vv 1 + \ldots + a_n \vv n$,
si deduce che $\varphi(\v, \w) = a_1 f(\vv 1) + \ldots + a_n f(\vv n) = f(\w)$. Se esistesse $\v' \in V$ con
la stessa proprietà di $\v$, $\varphi(\v, \w) = \varphi(\v', \w) \implies \varphi(\v - \v', \w)$ $\forall \w \in V$. Si deduce dunque che $\v - \v' \in V^\perp$, contenente solo $\vec 0$ dacché $\varphi$ è non degenere;
e quindi si conclude che $\v = \v'$, ossia che esiste solo un vettore con la stessa proprietà di $\v$.
\end{proof} \end{proof}

@ -1,4 +1,4 @@
\chapter{Introduzione al prodotto hermitiano} \chapter{Teoria di base del prodotto hermitiano}
\section{Prime definizioni} \section{Prime definizioni}
@ -133,6 +133,20 @@
la formula delle dimensioni anche nel caso del prodotto hermitiano. la formula delle dimensioni anche nel caso del prodotto hermitiano.
\end{remark} \end{remark}
\begin{theorem} (di rappresentazione di Riesz per il prodotto hermitiano)
Sia $V$ uno spazio vettoriale su $\CC$ e sia $\varphi$ un suo prodotto hermitiano non
degenere. Allora per ogni $f \in V^*$ esiste un unico $\v \in V$ tale che
$f(\w) = \varphi(\v, \w)$ $\forall \w \in V$.
\end{theorem}
\begin{proof}
Sia $\basis = \{ \vv 1, \ldots, \vv n \}$ una base ortogonale di $V$ per $\varphi$. Allora $\basis^*$ è una base di $V^*$. In
particolare $f = f(\vv 1) \vec{v_1^*} + \ldots + f(\vv n) \vec{v_n^*}$. Sia $\v = \frac{\conj{f(\vv 1)}}{\varphi(\vv 1, \vv 1)} \vv 1 + \ldots + \frac{\conj{f(\vv n)}}{\varphi(\vv n, \vv n)}$. Detto $\w = a_1 \vv 1 + \ldots + a_n \vv n$,
si deduce che $\varphi(\v, \w) = a_1 f(\vv 1) + \ldots + a_n f(\vv n) = f(\w)$. Se esistesse $\v' \in V$ con
la stessa proprietà di $\v$, $\varphi(\v, \w) = \varphi(\v', \w) \implies \varphi(\v - \v', \w)$ $\forall \w \in V$. Si deduce dunque che $\v - \v' \in V^\perp$, contenente solo $\vec 0$ dacché $\varphi$ è non degenere;
e quindi si conclude che $\v = \v'$, ossia che esiste solo un vettore con la stessa proprietà di $\v$.
\end{proof}
\section{Da $\CC$ ad $\RR$ e viceversa} \section{Da $\CC$ ad $\RR$ e viceversa}
\subsection{Restrizione ai reali di un $\CC$-spazio} \subsection{Restrizione ai reali di un $\CC$-spazio}

@ -1,4 +1,4 @@
\chapter{Spazi euclidei e teorema spettrale (non indicizzato)} \chapter{Aggiunta di un endomorfismo e spazi euclidei}
\begin{note} \begin{note}
Nel corso del documento, per $V$ si intenderà uno spazio vettoriale di dimensione Nel corso del documento, per $V$ si intenderà uno spazio vettoriale di dimensione
@ -6,38 +6,12 @@
dipendentemente dal contesto. dipendentemente dal contesto.
\end{note} \end{note}
\begin{theorem} (di rappresentazione di Riesz per il prodotto scalare) \begin{definition} (base ortonormale)
Sia $V$ uno spazio vettoriale e sia $\varphi$ un suo prodotto scalare Si definisce \textbf{base ortonormale} di uno spazio vettoriale $V$ su un suo prodotto $\varphi$
non degenere. Allora per ogni $f \in V^*$ esiste un unico $\v \in V$ tale che una base ortogonale $\basis = \{ \vv 1, \ldots, \vv n \}$ tale che $\varphi(\vv i, \vv j) = \delta_{ij}$.
$f(\w) = \varphi(\v, \w)$ $\forall \w \in V$. \end{definition}
\end{theorem}
\begin{proof}
Si consideri l'applicazione $a_\varphi$. Poiché $\varphi$ non è degenere, $\Ker a_\varphi = V^\perp = \zerovecset$, da cui si deduce che $a_\varphi$ è un isomorfismo. Quindi $\forall f \in V^*$ esiste
un unico $\v \in V$ tale per cui $a_\varphi(\v) = f$, e dunque tale per cui $\varphi(\v, \w) = a_\varphi(\v)(\w) = f(\w)$ $\forall \w \in V$.
\end{proof}
\begin{proof}[Dimostrazione costruttiva]
Sia $\basis = \{ \vv 1, \ldots, \vv n \}$ una base ortogonale di $V$ per $\varphi$. Allora $\basis^*$ è una base di $V^*$. In
particolare $f = f(\vv 1) \vec{v_1^*} + \ldots + f(\vv n) \vec{v_n^*}$. Sia $\v = \frac{f(\vv 1)}{\varphi(\vv 1, \vv 1)} \vv 1 + \ldots + \frac{f(\vv n)}{\varphi(\vv n, \vv n)}$. Detto $\w = a_1 \vv 1 + \ldots + a_n \vv n$,
si deduce che $\varphi(\v, \w) = a_1 f(\vv 1) + \ldots + a_n f(\vv n) = f(\w)$. Se esistesse $\v' \in V$ con
la stessa proprietà di $\v$, $\varphi(\v, \w) = \varphi(\v', \w) \implies \varphi(\v - \v', \w)$ $\forall \w \in V$. Si deduce dunque che $\v - \v' \in V^\perp$, contenente solo $\vec 0$ dacché $\varphi$ è non degenere;
e quindi si conclude che $\v = \v'$, ossia che esiste solo un vettore con la stessa proprietà di $\v$.
\end{proof}
\begin{theorem} (di rappresentazione di Riesz per il prodotto hermitiano)
Sia $V$ uno spazio vettoriale su $\CC$ e sia $\varphi$ un suo prodotto hermitiano non
degenere. Allora per ogni $f \in V^*$ esiste un unico $\v \in V$ tale che
$f(\w) = \varphi(\v, \w)$ $\forall \w \in V$.
\end{theorem}
\begin{proof} \section{Trasposto di un endomorfismo su un prodotto scalare}
Sia $\basis = \{ \vv 1, \ldots, \vv n \}$ una base ortogonale di $V$ per $\varphi$. Allora $\basis^*$ è una base di $V^*$. In
particolare $f = f(\vv 1) \vec{v_1^*} + \ldots + f(\vv n) \vec{v_n^*}$. Sia $\v = \frac{\conj{f(\vv 1)}}{\varphi(\vv 1, \vv 1)} \vv 1 + \ldots + \frac{\conj{f(\vv n)}}{\varphi(\vv n, \vv n)}$. Detto $\w = a_1 \vv 1 + \ldots + a_n \vv n$,
si deduce che $\varphi(\v, \w) = a_1 f(\vv 1) + \ldots + a_n f(\vv n) = f(\w)$. Se esistesse $\v' \in V$ con
la stessa proprietà di $\v$, $\varphi(\v, \w) = \varphi(\v', \w) \implies \varphi(\v - \v', \w)$ $\forall \w \in V$. Si deduce dunque che $\v - \v' \in V^\perp$, contenente solo $\vec 0$ dacché $\varphi$ è non degenere;
e quindi si conclude che $\v = \v'$, ossia che esiste solo un vettore con la stessa proprietà di $\v$.
\end{proof}
\begin{proposition} \begin{proposition}
Sia $V$ uno spazio vettoriale con prodotto scalare $\varphi$ non degenere. Sia $V$ uno spazio vettoriale con prodotto scalare $\varphi$ non degenere.
@ -86,6 +60,48 @@
$g = f_\varphi^\top$. $g = f_\varphi^\top$.
\end{proof} \end{proof}
\begin{proposition}
Sia $\varphi$ un prodotto scalare non degenere di $V$. Sia $f \in \End(V)$. Allora
vale la seguente identità:
\[ M_\basis(f_\varphi^\top) = M_\basis(\varphi)\inv M_\basis(f)^\top M_\basis(\varphi), \]
dove $\basis$ è una base di $V$.
\end{proposition}
\begin{proof}
Sia $\basis^*$ la base relativa a $\basis$ in $V^*$. Per la proposizione precedente vale la seguente identità:
\[ a_\varphi \circ f_\varphi^\top = f^\top \circ a_\varphi. \]
Pertanto, passando alle matrici associate, si ricava che:
\[ M_{\basis^*}^\basis(a_\varphi) M_\basis(f_\varphi^\top) = M_{\basis^*}(f^\top) M_{\basis^*}^\basis(a_\varphi). \]
Dal momento che valgono le seguenti due identità:
\[ M_{\basis^*}^\basis(a_\varphi) = M_\basis(\varphi), \qquad M_{\basis^*}(f^\top) = M_\basis(f)^\top, \]
e $a_\varphi$ è invertibile (per cui anche $M_\basis(\varphi)$ lo è), si conclude che:
\[ M_\basis(\varphi) M_\basis(f_\varphi^\top) = M_\basis(f)^\top M_\basis(\varphi) \implies M_\basis(f_\varphi^\top) = M_\basis(\varphi)\inv M_\basis(f)^\top M_\basis(\varphi), \]
da cui la tesi.
\end{proof}
\begin{corollary} Sia $\varphi$ un prodotto scalare di $V$.
Se $\basis$ è una base ortonormale, $\varphi$ è non degenere e $M_\basis(f_\varphi^\top) = M_\basis(f)^\top$.
\end{corollary}
\begin{proof}
Se $\basis$ è una base ortonormale, $M_\basis(\varphi) = I_n$. Pertanto $\varphi$ è
non degenere. Allora, per la proposizione precedente:
\[ M_\basis(f_\varphi^\top) = M_\basis(\varphi)\inv M_\basis(f)^\top M_\basis(\varphi) = M_\basis(f)^\top. \]
\end{proof}
\section{Aggiunto di un endomorfismo su un prodotto hermitiano}
\begin{proposition} \begin{proposition}
Sia $V$ uno spazio vettoriale su $\CC$ e sia $\varphi$ un suo prodotto hermitiano. Allora esiste un'unica Sia $V$ uno spazio vettoriale su $\CC$ e sia $\varphi$ un suo prodotto hermitiano. Allora esiste un'unica
mappa\footnote{Si osservi che $f^*$ non è un'applicazione lineare, benché sia invece \textit{antilineare}.} $f^* : V \to V$, detta \textbf{aggiunto di} $f$, tale che $\varphi(\v, f(\w)) = \varphi(f^*(\v), \w)$ $\forall \v$, $\w \in V$. mappa\footnote{Si osservi che $f^*$ non è un'applicazione lineare, benché sia invece \textit{antilineare}.} $f^* : V \to V$, detta \textbf{aggiunto di} $f$, tale che $\varphi(\v, f(\w)) = \varphi(f^*(\v), \w)$ $\forall \v$, $\w \in V$.
@ -128,51 +144,6 @@
da cui si deduce, come prima, che $f = (f^*)^*$. da cui si deduce, come prima, che $f = (f^*)^*$.
\end{remark} \end{remark}
\begin{definition} (base ortonormale)
Si definisce \textbf{base ortonormale} di uno spazio vettoriale $V$ su un suo prodotto $\varphi$
una base ortogonale $\basis = \{ \vv 1, \ldots, \vv n \}$ tale che $\varphi(\vv i, \vv j) = \delta_{ij}$.
\end{definition}
\begin{proposition}
Sia $\varphi$ un prodotto scalare non degenere di $V$. Sia $f \in \End(V)$. Allora
vale la seguente identità:
\[ M_\basis(f_\varphi^\top) = M_\basis(\varphi)\inv M_\basis(f)^\top M_\basis(\varphi), \]
dove $\basis$ è una base di $V$.
\end{proposition}
\begin{proof}
Sia $\basis^*$ la base relativa a $\basis$ in $V^*$. Per la proposizione precedente vale la seguente identità:
\[ a_\varphi \circ f_\varphi^\top = f^\top \circ a_\varphi. \]
Pertanto, passando alle matrici associate, si ricava che:
\[ M_{\basis^*}^\basis(a_\varphi) M_\basis(f_\varphi^\top) = M_{\basis^*}(f^\top) M_{\basis^*}^\basis(a_\varphi). \]
Dal momento che valgono le seguenti due identità:
\[ M_{\basis^*}^\basis(a_\varphi) = M_\basis(\varphi), \qquad M_{\basis^*}(f^\top) = M_\basis(f)^\top, \]
e $a_\varphi$ è invertibile (per cui anche $M_\basis(\varphi)$ lo è), si conclude che:
\[ M_\basis(\varphi) M_\basis(f_\varphi^\top) = M_\basis(f)^\top M_\basis(\varphi) \implies M_\basis(f_\varphi^\top) = M_\basis(\varphi)\inv M_\basis(f)^\top M_\basis(\varphi), \]
da cui la tesi.
\end{proof}
\begin{corollary} Sia $\varphi$ un prodotto scalare di $V$.
Se $\basis$ è una base ortonormale, $\varphi$ è non degenere e $M_\basis(f_\varphi^\top) = M_\basis(f)^\top$.
\end{corollary}
\begin{proof}
Se $\basis$ è una base ortonormale, $M_\basis(\varphi) = I_n$. Pertanto $\varphi$ è
non degenere. Allora, per la proposizione precedente:
\[ M_\basis(f_\varphi^\top) = M_\basis(\varphi)\inv M_\basis(f)^\top M_\basis(\varphi) = M_\basis(f)^\top. \]
\end{proof}
\begin{proposition} \begin{proposition}
Sia $\varphi$ un prodotto hermitiano non degenere di $V$. Sia $f \in \End(V)$. Allora Sia $\varphi$ un prodotto hermitiano non degenere di $V$. Sia $f \in \End(V)$. Allora
vale la seguente identità: vale la seguente identità:
@ -219,6 +190,10 @@
\[ M_\basis(f_\varphi^*) = M_\basis(\varphi)\inv M_\basis(f)^* M_\basis(\varphi) = M_\basis(f)^*. \] \[ M_\basis(f_\varphi^*) = M_\basis(\varphi)\inv M_\basis(f)^* M_\basis(\varphi) = M_\basis(f)^*. \]
\end{proof} \end{proof}
\section{Tipi di operatori di $(V, \varphi)$}
\subsection{Operatori simmetrici e ortogonali per un prodotto scalare}
\begin{note} \begin{note}
D'ora in poi, nel corso del documento, s'intenderà per $\varphi$ un prodotto scalare (o eventualmente hermitiano) non degenere di $V$. D'ora in poi, nel corso del documento, s'intenderà per $\varphi$ un prodotto scalare (o eventualmente hermitiano) non degenere di $V$.
\end{note} \end{note}
@ -259,6 +234,8 @@
\end{align*} \end{align*}
\end{remark} \end{remark}
\subsection{Operatori hermitiani e unitari per prodotti hermitiani}
\begin{definition} (applicazioni e matrici hermitiane) \begin{definition} (applicazioni e matrici hermitiane)
Sia $f \in \End(V)$ e si consideri il prodotto hermitiano $\varphi$. Si dice allora che Sia $f \in \End(V)$ e si consideri il prodotto hermitiano $\varphi$. Si dice allora che
$f$ è \textbf{hermitiano} se $f = f^*$. Sia $A \in M(n, \CC)$. Si dice dunque che $A$ $f$ è \textbf{hermitiano} se $f = f^*$. Sia $A \in M(n, \CC)$. Si dice dunque che $A$
@ -293,6 +270,10 @@
\end{remark} \end{remark}
\section{Spazi euclidei reali e complessi}
\subsection{Prime definizioni e risultati preliminari}
\begin{definition} (spazio euclideo reale) \begin{definition} (spazio euclideo reale)
Si definisce \textbf{spazio euclideo reale} uno spazio vettoriale $V$ su $\RR$ dotato Si definisce \textbf{spazio euclideo reale} uno spazio vettoriale $V$ su $\RR$ dotato
del prodotto scalare standard $\varphi = \innprod{\cdot, \cdot}$. del prodotto scalare standard $\varphi = \innprod{\cdot, \cdot}$.
@ -482,7 +463,7 @@
\end{itemize} \end{itemize}
\end{solution} \end{solution}
\hr \subsection{Norme euclidee}
\begin{note} \begin{note}
D'ora in poi, qualora non specificato diversamente, si assumerà che $V$ sia uno spazio D'ora in poi, qualora non specificato diversamente, si assumerà che $V$ sia uno spazio
@ -587,74 +568,6 @@
si può esprimere la disuguaglianza di Bessel: $\norm{\v}^2 \geq \sum_{i=1}^k \varphi(\v, \vv i)^2$ per $k \leq n$. si può esprimere la disuguaglianza di Bessel: $\norm{\v}^2 \geq \sum_{i=1}^k \varphi(\v, \vv i)^2$ per $k \leq n$.
\end{remark} \end{remark}
\begin{remark} (algoritmo di ortogonalizzazione di Gram-Schmidt)
Se $\varphi$ è non degenere (o in generale, se $\CI(\varphi) = \zerovecset$) ed è
data una base $\basis = \{ \vv 1, \ldots, \vv n \}$ per $V$ (dove si ricorda che deve valere
$\Char \KK \neq 2$), è possibile
applicare l'\textbf{algoritmo di ortogonalizzazione di Gram-Schmidt} per ottenere
da $\basis$ una nuova base $\basis' = \{ \vv 1', \ldots, \vv n' \}$ con le seguenti proprietà:
\begin{enumerate}[(i)]
\item $\basis'$ è una base ortogonale,
\item $\basis'$ mantiene la stessa bandiera di $\basis$ (ossia $\Span(\vv 1, \ldots, \vv i) = \Span(\vv 1', \ldots, \vv i')$ per ogni $1 \leq i \leq n$).
\end{enumerate}
L'algoritmo si applica nel seguente modo: si prenda in considerazione $\vv 1$ e sottragga ad ogni altro vettore
della base il vettore $C(\vv 1, \vv i) \vv 1 = \frac{\varphi(\vv 1, \vv i)}{\varphi(\vv 1, \vv 1)} \vv 1$,
rendendo ortogonale ogni altro vettore della base con $\vv 1$. Pertanto si applica la mappa
$\vv i \mapsto \vv i - \frac{\varphi(\vv 1, \vv i)}{\varphi(\vv 1, \vv 1)} \vv i = \vv i ^{(1)}$.
Si verifica infatti che $\vv 1$ e $\vv i ^{(1)}$ sono ortogonali per $2 \leq i \leq n$:
\[ \varphi(\vv 1, \vv i^{(1)}) = \varphi(\vv 1, \vv i) - \varphi\left(\vv 1, \frac{\varphi(\vv 1, \vv i)}{\varphi(\vv 1, \vv 1)} \vv i\right) = \varphi(\vv 1, \vv i) - \varphi(\vv 1, \vv i) = 0. \]
Poiché $\vv 1$ non è isotropo, si deduce la decomposizione $V = \Span(\vv 1) \oplus \Span(\vv 1)^\perp$.
In particolare $\dim \Span(\vv 1)^\perp = n-1$: essendo allora i vettori $\vv 2 ^{(1)}, \ldots, \vv n ^{(1)}$
linearmente indipendenti e appartenenti a $\Span(\vv 1)^\perp$, ne sono una base. Si conclude quindi
che vale la seguente decomposizione:
\[ V = \Span(\vv 1) \oplus^\perp \Span(\vv 2 ^{(1)}, \ldots, \vv n ^{(1)}). \]
\vskip 0.05in
Si riapplica dunque l'algoritmo di Gram-Schmidt prendendo come spazio vettoriale lo spazio generato dai
vettori a cui si è applicato precedentemente l'algoritmo, ossia $V' = \Span(\vv 2 ^{(1)}, \ldots, \vv n ^{(1)})$,
fino a che non si ottiene $V' = \zerovecset$. \\
Si può addirittura ottenere una base ortonormale a partire da $\basis'$ normalizzando ogni vettore (ossia
dividendo per la propria norma), se si sta considerando uno spazio euclideo.
\end{remark}
\begin{remark}
Poiché la base ottenuta tramite Gram-Schmidt mantiene la stessa bandiera della base di partenza,
ogni matrice triangolabile è anche triangolabile mediante una base ortogonale.
\end{remark}
\begin{example}
Si consideri $V = (\RR^3, \innprod{\cdot, \cdot})$, ossia $\RR^3$ dotato del prodotto scalare standard.
Si applica l'algoritmo di ortogonalizzazione di Gram-Schmidt sulla seguente base:
\[ \basis = \Biggl\{ \underbrace{\Vector{1 \\ 0 \\ 0}}_{\vv 1 \, = \, \e1}, \underbrace{\Vector{1 \\ 1 \\ 0}}_{\vv 2}, \underbrace{\Vector{1 \\ 1 \\ 1}}_{\vv 3} \Biggl\}. \]
\vskip 0.05in
Alla prima iterazione dell'algoritmo si ottengono i seguenti vettori:
\begin{itemize}
\item $\vv 2 ^{(1)} = \vv 2 - \frac{\varphi(\vv 1, \vv 2)}{\varphi(\vv 1, \vv 1)} \vv 1 = \vv 2 - \vv 1 = \Vector{0 \\ 1 \\ 0} = \e 2$,
\item $\vv 3 ^{(1)} = \vv 3 - \frac{\varphi(\vv 1, \vv 3)}{\varphi(\vv 1, \vv 1)} \vv 1 = \vv 3 - \vv 1 = \Vector{0 \\ 1 \\ 1}$.
\end{itemize}
Si considera ora $V' = \Span(\vv 2 ^{(1)}, \vv 3 ^{(1)})$. Alla seconda iterazione dell'algoritmo si
ottiene allora il seguente vettore:
\begin{itemize}
\item $\vv 3 ^{(2)} = \vv 3 ^{(1)} - \frac{\varphi(\vv 2 ^{(1)}, \vv 3 ^{(1)})}{\varphi(\vv 2 ^{(1)}, \vv 2 ^{(1)})} \vv 2 ^{(1)} = \vv 3 ^{(1)} - \vv 2 ^{(1)} = \Vector{0 \\ 0 \\ 1} = \e 3$.
\end{itemize}
Quindi la base ottenuta è $\basis' = \{\e1, \e2, \e3\}$, ossia la base canonica di $\RR^3$, già
ortonormale.
\end{example}
\begin{remark} \begin{remark}
Si osserva adesso che se $(V, \varphi)$ è uno spazio euclideo (e quindi $\varphi > 0$), e $W$ è Si osserva adesso che se $(V, \varphi)$ è uno spazio euclideo (e quindi $\varphi > 0$), e $W$ è
un sottospazio di $V$, vale la seguente decomposizione: un sottospazio di $V$, vale la seguente decomposizione:
@ -665,6 +578,8 @@
dove $\varphi(\w, \w') = 0$. dove $\varphi(\w, \w') = 0$.
\end{remark} \end{remark}
\subsection{La proiezione ortogonale}
\begin{definition} (proiezione ortogonale) \begin{definition} (proiezione ortogonale)
Si definisce l'applicazione $\pr_W : V \to V$, detta \textbf{proiezione ortogonale} su $W$, Si definisce l'applicazione $\pr_W : V \to V$, detta \textbf{proiezione ortogonale} su $W$,
in modo tale che $\pr_W(\v) = \w$, dove $\v = \w + \w'$, con $\w \in W$ e $\w' \in W^\perp$. in modo tale che $\pr_W(\v) = \w$, dove $\v = \w + \w'$, con $\w \in W$ e $\w' \in W^\perp$.
@ -712,6 +627,8 @@
\end{enumerate} \end{enumerate}
\end{proof} \end{proof}
\subsection{L'inversione ortogonale e le riflessioni}
\begin{definition} (inversione ortogonale) \begin{definition} (inversione ortogonale)
Si definisce l'applicazione $\rho_W : V \to V$, detta \textbf{inversione ortogonale}, in modo tale che, detto $\v = \w + \w' \in V$ con $\w \in W$, $\w \in W^\perp$, $\rho_W(\v) = \w - \w'$. Se $\dim W = \dim V - 1$, Si definisce l'applicazione $\rho_W : V \to V$, detta \textbf{inversione ortogonale}, in modo tale che, detto $\v = \w + \w' \in V$ con $\w \in W$, $\w \in W^\perp$, $\rho_W(\v) = \w - \w'$. Se $\dim W = \dim V - 1$,
si dice che $\rho_W$ è una \textbf{riflessione}. si dice che $\rho_W$ è una \textbf{riflessione}.
@ -726,6 +643,8 @@
Quindi $\varphi(\rho_W(\vv 1), \rho_W(\vv 2)) = \varphi(\ww 1, \ww 2) + \varphi(\ww 1', \ww 2) + \varphi(\ww 1, \ww 2') + \varphi(\ww 1', \ww 2') = \varphi(\vv 1, \vv 2)$. Quindi $\varphi(\rho_W(\vv 1), \rho_W(\vv 2)) = \varphi(\ww 1, \ww 2) + \varphi(\ww 1', \ww 2) + \varphi(\ww 1, \ww 2') + \varphi(\ww 1', \ww 2') = \varphi(\vv 1, \vv 2)$.
\end{remark} \end{remark}
\subsubsection{Il teorema di Cartan-Dieudonné}
\begin{lemma} Sia $(V, \varphi)$ uno spazio euclideo reale. \begin{lemma} Sia $(V, \varphi)$ uno spazio euclideo reale.
Siano $\U$, $\w \in V$. Se $\norm{\U} = \norm{\w}$, allora esiste un sottospazio $W$ di dimensione Siano $\U$, $\w \in V$. Se $\norm{\U} = \norm{\w}$, allora esiste un sottospazio $W$ di dimensione
$n-1$ per cui la riflessione $\rho_W$ relativa a $\varphi$ è tale che $\rho_W(\U) = \w$. $n-1$ per cui la riflessione $\rho_W$ relativa a $\varphi$ è tale che $\rho_W(\U) = \w$.
@ -789,7 +708,7 @@
\setcounter{lemma}{0} \setcounter{lemma}{0}
\hr \subsection{Il teorema spettrale per operatori simmetrici ed hermitiani}
\begin{lemma} \begin{lemma}
Sia $f \in \End(V)$ simmetrico (o hermitiano). Allora $f$ ha solo autovalori reali\footnote{Nel caso Sia $f \in \End(V)$ simmetrico (o hermitiano). Allora $f$ ha solo autovalori reali\footnote{Nel caso
@ -843,6 +762,7 @@
da cui la tesi. da cui la tesi.
\end{proof} \end{proof}
%TODO: mostrare in generale che se W è f-invariante, W^\perp è f*-invariante
\begin{lemma} \begin{lemma}
Sia $f \in \End(V)$ simmetrico (o hermitiano). Se $W \subseteq V$ è $f$-invariante, allora anche Sia $f \in \End(V)$ simmetrico (o hermitiano). Se $W \subseteq V$ è $f$-invariante, allora anche
$W^\perp$ lo è. $W^\perp$ lo è.
@ -908,6 +828,8 @@
la dimensione di $V^\perp_\varphi = \Ker a_\varphi$). la dimensione di $V^\perp_\varphi = \Ker a_\varphi$).
\end{remark} \end{remark}
\subsection{Operatori normale e triangolazione con base ortonormale}
\begin{theorem} [di triangolazione con base ortonormale] \begin{theorem} [di triangolazione con base ortonormale]
Sia $f \in \End(V)$, dove $(V, \varphi)$ è uno spazio euclideo su $\KK$. Allora, Sia $f \in \End(V)$, dove $(V, \varphi)$ è uno spazio euclideo su $\KK$. Allora,
se $p_f$ è completamente riducibile in $\KK$, esiste una base ortonormale $\basis$ se $p_f$ è completamente riducibile in $\KK$, esiste una base ortonormale $\basis$
@ -1067,6 +989,8 @@
riducibile in $\RR$ $\iff$ $A = A^\top$. riducibile in $\RR$ $\iff$ $A = A^\top$.
\end{remark} \end{remark}
\section{Alcuni esercizi svolti}
\begin{exercise} \begin{exercise}
Sia $V$ uno spazio dotato del prodotto $\varphi$. Sia Sia $V$ uno spazio dotato del prodotto $\varphi$. Sia
$W \subseteq V$ un sottospazio di $V$. Sia $\basis_W= \{ \ww 1, \ldots, \ww k \}$ $W \subseteq V$ un sottospazio di $V$. Sia $\basis_W= \{ \ww 1, \ldots, \ww k \}$

@ -13,7 +13,7 @@
\begin{document} \begin{document}
\title{I prodotti di uno spazio vettoriale} \title{I prodotti di uno spazio vettoriale}
\subtitle{Dispense del corso di Geometria 1\\(ancora in corso di correzione e revisione)} \subtitle{Tratto dal corso di Geometria 1\\(ancora in corso di correzione e revisione)}
\author{Gabriel Antonio Videtta} \author{Gabriel Antonio Videtta}
\date{A.A. 2022/2023 \\ \vskip 1in \includegraphics[scale=0.3]{logo.png}} \date{A.A. 2022/2023 \\ \vskip 1in \includegraphics[scale=0.3]{logo.png}}
\maketitle \maketitle

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