feat(algebrario): aggiunge nuovo capitolo e aggiorna evan.sty

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@ -309,6 +309,7 @@ Adesso è possibile enunciare il seguente fondamentale teorema:
\end{proof}
\begin{corollary}
\label{cor:primo_isomorfismo_iniettivo}
Sia $\phi : A \to B$ un monomorfismo. $A \cong \Imm \phi$.
\end{corollary}

@ -0,0 +1,285 @@
\section{Introduzione alla teoria dei campi}
\subsection{La caratteristica di un campo}
Si consideri il seguente omomorfismo:
\[ \psi : \ZZ \to \KK, \]
\vskip 0.1in
completamente determinato dalla condizione $\psi(1) = 1$, dacché
$\ZZ$ è generato da $1$. Si studia innanzitutto il caso in cui
$\Ker \psi = (0)$. In questo caso, $\psi$ è un monomorfismo, e per
il \corref{cor:primo_isomorfismo_iniettivo}, $\ZZ \cong \Imm \psi$. \\
Pertanto, $\KK$ ammetterebbe come sottoanello una copia isomorfa di $\ZZ$.
Inoltre, poiché $\KK$ è un campo, deve anche ammetterne gli inversi, e quindi
ammetterebbe come sottocampo una copia isomorfa di $\QQ$. La seguente
definizione classificherà questi tipi di campo. \\
\begin{definition}
Si dice che un campo $\KK$ è di \textbf{caratteristica zero} ($\Char \KK = 0$),
quando $\Ker \psi = (0)$.
\end{definition}
Altrimenti, se $\Ker \psi \neq (0)$, dacché $\ZZ$ è un anello euclideo,
$\Ker \psi$ deve essere monogenerato da un intero $n$, ossia $\Ker \psi = (n)$. \\
Tuttavia non tutti gli interi sono ammissibili. Sia infatti $n$ non primo, allora
$n = ab$ con $a$, $b \neq \pm 1$. Si nota innanzitutto che $\psi(a) \neq 0$,
se infatti fosse nullo, $n$ dovrebbe dividere $a$, impossibile dal momento
che $\card{a} < \card{n}$, \Lightning{}. Analogamente anche $\psi(b) \neq 0$. \\
Se $n$ fosse generatore di $\Ker \psi$ si ricaverebbe allora che:
\[ \underbrace{\psi(a)}_{\neq\,0} \underbrace{\psi(b)}_{\neq\,0} = \psi(n) = 0, \]
\vskip 0.1in
che è assurdo, dal momento che $\KK$, in quanto campo, è anche un dominio.
Quindi $n$ deve essere un numero primo. In particolare, allora, per
il \nameref{th:primo_isomorfismo}, $\ZZp = \ZZ/(p) \cong \Imm \psi$,
ossia $\KK$ contiene una copia isomorfa di $\ZZp$, a cui ci riferiremo
semplicemente con $\FFpp$. \\
Allora, poiché sia $\KK$ che $\FFpp$ sono campi, $\KK$ è uno spazio
vettoriale su $\FFpp$. Si può dunque classificare quest'ultimo tipo di
campi con la seguente definizione:
\begin{definition}
Si dice che un campo $\KK$ è di \textbf{caratteristica $p$} ($\Char \KK = p$)
quando $\Ker \psi = (p)$, con $p$ primo.
\end{definition}
\begin{remark*}
La caratteristica di un campo \textbf{non} distingue i campi finiti
dai campi infiniti. Esistono infatti campi infiniti di caratteristica
$p$, come il campo delle funzioni razionali su $\ZZp$:
\[ \ZZ_p(x) = \left\{ \frac{f(x)}{g(x)} \mid f(x),\, g(x) \in \ZZpx,\, g(x) \neq 0 \right\}. \]
\vskip 0.1in
Infatti $\psi(p) = p \, \psi(1) = 0$.
\end{remark*}
\subsection{Prime proprietà dei campi di caratteristica \texorpdfstring{$p$}{p}}
Come si è appena visto, un campo $\KK$ di caratteristica $p$ contiene
al suo interno un sottocampo $\FFpp$ isomorfo a $\ZZp$, ed è per questo
uno spazio vettoriale su di esso. A partire da questa informazione si
può dimostrare la seguente proposizione.
\begin{proposition}
\label{prop:campo_char_p_prodotto_per_p}
Sia $\KK$ un campo di caratteristica $p$. Allora, per ogni
elemento $v$ di $\KK$, $pv=0$.
\end{proposition}
\begin{proof}
Considerando ogni elemento di $\KK$ come vettore e $p$ come
scalare, si ricava che:
\[ pv=(\underbrace{1+\ldots+1}_{p\text{ volte}})v=
(\underbrace{\psi(1)+\ldots+\psi(1)}_{p\text{ volte}})v=
\psi(p)v=0v=0. \]
\end{proof}
Mentre, partendo da questa proposizione, si può dimostrare il
seguente teorema.
\begin{theorem}[\textit{Teorema del binomio ingenuo}]
\label{th:binomio_ingenuo}
Siano $a$ e $b$ elementi di un campo di caratteristica $p$. Allora
$(a+b)^p = a^p + b^p$.
\end{theorem}
\begin{proof}
Per dimostrare la tesi si applica la formula del binomio di Newton
nel seguente modo:
\[ (a+b)^p = \sum_{i=0}^p \binom{p}{i} a^{p-i}b^p. \]
\vskip 0.1in
Tuttavia, dal momento che $p$ è un fattore di tutti i binomiali per
$1 \leq i \leq p-1$, tutti i termini computati con queste $i$
sono nulli per la \propref{prop:campo_char_p_prodotto_per_p}.
Si desume così l'identità della tesi.
\end{proof}
\subsection{L'omomorfismo di Frobenius}
\begin{definition}
Dato un campo $\KK$ di caratteristica $p$, si definisce
\textbf{omomorfismo di Frobenius} per il campo $\KK$
la funzione:
\[ \Frob : \KK \to \KK,\, a \mapsto a^p. \]
\end{definition}
\begin{remark*}
In effetti, l'omomorfismo di Frobenius è un omomorfismo. \\
Infatti, $\Frob(1) = 1^p = 1$. Inoltre tale funzione
rispetta la linearità per il \nameref{th:binomio_ingenuo}:
\[ \Frob(a + b) = (a+b)^p = a^p + b^p = \Frob(a) + \Frob(b), \]
\vskip 0.1in
e chiaramente anche la moltiplicatività:
\[ \Frob(ab) = (ab)^p = a^p b^p = \Frob(a) \Frob(b). \]
\end{remark*}
\begin{proposition}
\label{prop:frobenius_monomorfismo}
L'omomorfismo di Frobenius di un campo $\KK$ di caratteristica
$p$ è un monomorfismo.
\end{proposition}
\begin{proof}
Si prenda in considerazione $\Ker \Frob$. Esso è sicuramente
un ideale diverso da $\KK$, dacché $1 \notin \Ker \Frob$.
Tuttavia, se $\Ker \Frob \neq (0)$, $\Ker \Frob$, dal
momento che $\KK$, in quanto campo, è un anello euclideo,
e quindi un PID, è monogenerato da un invertibile. \\
Se però così fosse, $\Ker \Frob$ coinciderebbe con il
campo $\KK$ stesso, \Lightning{}. Quindi $\Ker \Frob = (0)$,
da cui la tesi.
\end{proof}
\begin{proposition}
Sia $\KK$ un campo finito di caratteristica $p$. Allora
l'omomorfismo di Frobenius è un automorfismo.
\end{proposition}
\begin{proof}
Dalla \propref{prop:frobenius_monomorfismo} è noto che
$\Frob$ sia già un monomorfismo. Dal momento che
il dominio e il codominio sono lo stesso e constano
entrambi dunque di un numero finito di elementi,
se $\Frob$ non fosse surgettivo, vi sarebbe un elemento
di $\KK$ a cui non è associato nessun elemento di $\KK$
mediante $\Frob$. \\
Per il principio dei cassetti, allora, spartendo
$\card{\KK}$ elementi in $\card{\KK}-1$ elementi,
vi sarebbe almeno un elemento dell'immagine a cui
sarebbero associati due elementi del dominio. Tuttavia
questo è assurdo dal momento che $\Frob$ è un
monomorfismo. Quindi $\Frob$ è un epimorfismo. \\
Dacché $\Frob$ è contemporaneamente un endomorfismo,
un monomorfismo e un epimorfismo, è allora anche
un automorfismo.
\end{proof}
\begin{proposition}
\label{prop:punti_fissi_frobenius_campo}
Sia $\KK$ un campo di caratteristica $p$ e si
definisca l'insieme dei punti fissi del suo
omomorfismo di Frobenius:
\[ \Fix(\Frobexp^n) = \{ a \in \KK \mid \Frobexp^n(a) = a \} .\]
\vskip 0.1in
Allora $\Fix(\Frobexp^n)$ è un sottocampo di $\KK$.
\end{proposition}
\begin{proof}
Affinché $\Fix(\Frobexp^n)$ sia un sottocampo di $\KK$,
la sua somma e la sua moltiplicazione devono essere ben
definite, e ogni suo elemento deve ammettere un inverso
sia additivo che moltiplicativo. \\
Siano allora $a$, $b \in \Fix(\Frobexp^n)$.
$\Frobexp^n$ è un omomorfismo, in quanto è composizione
di omomorfismi (in particolare, dello stesso omomorfismo
$\Frobexp$). Sfruttando le proprietà
degli omomorfismi si dimostra dunque
che $a+b \in \Fix(\Frobexp^n)$:
\[ \Frobexp^n(a+b) = \Frobexp^n(a) + \Frobexp^n(b) = a+b, \]
\vskip 0.1in
e che $ab \in \Fix(\Frobexp^n)$:
\[ \Frobexp^n(ab) = \Frobexp^n(a)\Frobexp^n(b) = ab. \]
\vskip 0.1in
Analogamente si dimostra che $-a \in \Fix(\Frobexp^n)$:
\[ \Frobexp^n(-a) = -\Frobexp^n(a) = -a, \]
\vskip 0.1in
e che $a\inv \in \Fix(\Frobexp^n)$:
\[ \Frobexp^n(a\inv) = \Frobexp^n(a)\inv = a\inv. \]
\end{proof}
\subsection{Classificazione dei campi finiti}
\begin{theorem}
Ogni campo finito $\KK$ di caratteristica $p$ consta
di $p^n$ elementi, con $n \in \NN^+$.
\end{theorem}
\begin{proof}
Come già detto precedentemente, $\KK$ è uno
spazio vettoriale su una copia isomorfa di $\ZZp$,
$\FFpp$. \\
Si consideri allora il grado $[\KK : \FFpp]$. Sicuramente
questo grado non è infinito, dal momento che $\KK$ non
ha infiniti elementi. Quindi $[\KK : \FFpp] = n \in \NN$. \\
Sia dunque $(k_1, k_2, \ldots, k_n)$ una base di $\KK$
su $\FFpp$. Ogni elemento $a$ di $\KK$ si potrà dunque scrivere
come:
\[ a = \alpha_1 k_1 + \ldots + \alpha_n k_n, \quad \alpha_1, \ldots, \alpha_n \in \FFpp,\]
\vskip 0.1in
e dunque vi saranno in totale $p^n$
elementi, dove ogni $p$ è contato dal numero di elementi che è
possibile associare ad ogni coefficiente, ossia $\card{\FFpp} = p$,
per il numero di elementi appartenenti alla base, ossia $[\KK : \FFpp] =
n$, da cui la tesi.
\end{proof}
\begin{theorem}
Per ogni $n \in \NN^+$ e per ogni numero primo $p$ esiste un
campo finito con $p^n$ elementi.
\end{theorem}
\begin{proof}
Si consideri il polinomio $x^{p^n}-x$ su $\ZZp$ e un suo
campo di spezzamento $A$. $\Fix(\Frobexp^n)$, per
la \propref{prop:punti_fissi_frobenius_campo}, è
un sottocampo, e
contiene esattamente le radici di $x^{p^n}-x$, che
in $A$ si spezza in fattori lineari, per definizione. \\
La derivata di $x^{p^n}-x$ è $p^n x^{p^n - 1}-1 \equiv -1$,
dacché $A$ è uno spazio vettoriale su $\ZZp$, e pertanto
vale ancora la \propref{prop:campo_char_p_prodotto_per_p}.
Dal momento che $-1$ e $x^{p^n}-x$ non hanno fattori lineari
in comune, per il \textit{Criterio della derivata},
$x^{p^n}-x$ non ammette radici multiple. \\
Allora $\Fix(\Frobexp^n)$ è un campo con $p^n$ elementi,
ossia tutte le radici di $x^{p^n}-x$ (e coincide quindi
con il campo di spezzamento $A$), da cui la tesi.
\end{proof}

@ -1,6 +1,6 @@
\section{Teoremi rilevanti sui campi finiti}
\subsection{Campo di spezzamento di un irriducibile in $\FFpp$}
\subsection{Campo di spezzamento di un irriducibile in \texorpdfstring{$\FFpp$}{F\_p}}
\begin{theorem}
Sia $f(x)$ un polinomio irriducibile in $\FFpp$ e sia
@ -97,7 +97,7 @@
\Lightning{}.
\end{proof}
\subsection{L'inclusione $\FFpm \subseteq \FFpn$ e il polinomio $x^{p^n}-x$}
\subsection{L'inclusione \texorpdfstring{$\FFpm \subseteq \FFpn$}{F\_(p\string^m) in F\_(p\string^n)} e il polinomio \texorpdfstring{$x^{p^n}-x$}{x\string^(p\string^n)-x}}
\begin{lemma}
\label{lem:alpha_radice}

@ -1,6 +1,6 @@
\section{Esempi notevoli di anelli euclidei}
\subsection{I numeri interi: $\ZZ$}
\subsection{I numeri interi: \texorpdfstring{$\ZZ$}{Z}}
Senza ombra di dubbio l'esempio più importante di anello euclideo -- nonché
l'esempio da cui si è generalizzata proprio la stessa nozione di anello
@ -20,7 +20,7 @@ Dal momento che così si verifica che $\ZZ$ è un anello euclideo, il \textit{Te
fondamentale dell'aritmetica} è una conseguenza del
\textit{Teorema \ref{th:euclidei_ufd}}.
\subsection{I campi: $\KK$}
\subsection{I campi: \texorpdfstring{$\KK$}{K}}
Ogni campo $\KK$ è un anello euclideo, seppur banalmente. Infatti, eccetto proprio
per $0$, ogni elemento è "divisibile" per ogni altro elemento: siano $a$, $b \in \KK$,
@ -36,7 +36,7 @@ Chiaramente $g$ soddisfa il primo assioma della funzione grado. Inoltre,
poiché ogni elemento è "divisibile", il resto è sempre zero -- non è pertanto
necessario verificare nessun'altra proprietà.
\subsection{I polinomi di un campo: $\KK[x]$}
\subsection{I polinomi di un campo: \texorpdfstring{$\KK[x]$}{K[x]}}
I polinomi di un campo $\KK$ formano un anello euclideo rilevante
nello studio dell'algebra astratta. Come suggerisce la
@ -62,7 +62,7 @@ euclideo\footnote{Curiosamente i polinomi di $\KK[x]$ e i campi $\KK$ sono gli u
$\Ker \varphi = (x-\alpha)$.
\end{example}
\subsection{Gli interi di Gauss: $\ZZ[i]$}
\subsection{Gli interi di Gauss: \texorpdfstring{$\ZZ[i]$}{Z[i]}}
Un importante esempio di anello euclideo è il dominio degli interi di Gauss $\ZZ[i]$, definito come:
@ -109,8 +109,6 @@ di $\ZZ$ e quella di $\ZZ[i].$ Infatti, se $a \in \ZZ$, il grado di $a$ in $\ZZ$
sono uno il quadrato dell'altro. In particolare, è possibile ridefinire il grado
di $\ZZ$ proprio in modo tale da farlo coincidere con quello di $\ZZ[i]$. \\
\newpage
\begin{theorem}
$\ZZ[i]$ è un anello euclideo.
\end{theorem}
@ -138,7 +136,7 @@ di $\ZZ$ proprio in modo tale da farlo coincidere con quello di $\ZZ[i]$. \\
\[\left|r\right| \leq \frac{\left|b\right|}{\sqrt{2}} < \left|b\right| \implies \left|r\right|^2 < \left|b\right|^2 \implies g(r) < g(b).\]
\end{proof}
\subsection{Gli interi di Eisenstein: $\ZZ[\omega]$}
\subsection{Gli interi di Eisenstein: \texorpdfstring{$\ZZ[\omega]$}{Z[ω]}}
Sulla scia di $\ZZ[i]$ è possibile definire anche l'anello degli
interi di Eisenstein, aggiungendo a $\ZZ$ la prima radice cubica

@ -1,4 +1,4 @@
\section{Irriducibili e corollari di aritmetica in $\ZZi$}
\section{Irriducibili e corollari di aritmetica in \texorpdfstring{$\ZZi$}{Z[i]}}
Come già dimostrato, $\ZZi$ è un anello euclideo con la seguente
funzione grado:
@ -10,7 +10,7 @@ importante in aritmetica, il \nameref{th:teorema_natale},
che discende direttamente come corollario di un teorema più
generale riguardante $\ZZi$.
\subsection{Il teorema di Natale di Fermat e gli irriducibili in $\ZZi$}
\subsection{Il teorema di Natale di Fermat e gli irriducibili in \texorpdfstring{$\ZZi$}{Z[i]}}
\begin{lemma}
\label{lem:riducibile_due_quadrati}

@ -1,6 +1,6 @@
\section{Irriducibilità in $\ZZx$ e in $\QQx$}
\section{Irriducibilità in \texorpdfstring{$\ZZx$}{Z[x]} e in \texorpdfstring{$\QQx$}{Q[x]}}
\subsection{Criterio di Eisenstein e proiezione in $\ZZpx$}
\subsection{Criterio di Eisenstein e proiezione in \texorpdfstring{$\ZZpx$}{Z\_p[x]}}
Prima di studiare le irriducibilità in $\ZZ$, si guarda
alle irriducibilità nei vari campi finiti $\ZZp$, con
@ -178,7 +178,7 @@ verrà ripresa anche in seguito
irriducibile. Pertanto anche $f(x)$ lo è.
\end{example}
\subsection{Alcuni irriducibili di $\ZZ_2[x]$}
\subsection{Alcuni irriducibili di \texorpdfstring{$\ZZ_2[x]$}{Z\_2[x]}}
Tra tutti gli anelli $\ZZpx$, $\ZZ_2[x]$ ricopre sicuramente
un ruolo fondamentale, dal momento che è il meno costoso

@ -1,4 +1,4 @@
\section{I polinomi di un campo: $\KKx$}
\section{I polinomi di un campo: \texorpdfstring{$\KKx$}{K[x]}}
\subsection{Elementi preliminari}
@ -89,7 +89,7 @@ ora invece la definizione di radice.
quindi un UFD, \Lightning{}. Quindi le radici sono esattamente $k \leq n$, da cui la tesi.
\end{proof}
\subsection{Sottogruppi moltiplicativi finiti di $\KK$}
\subsection{Sottogruppi moltiplicativi finiti di \texorpdfstring{$\KK$}{K}}
Si illustra adesso un teorema che riguarda i sottogruppi
moltiplicativi finiti di $\KK$, da cui conseguirà,
@ -203,7 +203,7 @@ qualsiasi $p$ primo. \\
Quindi $\card{X_d}>0$, e $G$ è ciclico.
\end{proof}
\subsection{Il quoziente $\KKx/(f(x))$}
\subsection{Il quoziente \texorpdfstring{$\KKx/(f(x))$}{K[x]/(f(x))}}
Nell'ambito dello studio delle radici di un polinomio,
il quoziente $\KKx/(f(x))$ gioca un ruolo fondamentale.

@ -1,4 +1,4 @@
\section{Estensioni algebriche di $\KK$}
\section{Estensioni algebriche di \texorpdfstring{$\KK$}{K}}
\subsection{Morfismi di valutazione, elementi algebrici e trascendenti}

@ -50,4 +50,26 @@ Pertanto ora è possibile enunciare la definizione di \textit{campo di spezzamen
In generale i campi di spezzamento non sono uguali, sebbene siano tutti
isomorfi tra loro\footnote{Per la dimostrazione di questo risultato
si rimanda a TODO}.
\end{remark*}
\end{remark*}
\begin{theorem}
Sia $A$ un campo e sia $B \supseteq A$ un campo di spezzamento
di $f(x) \in A[x]$ su $A$, con $f(x)$ non costante. Sia $\deg f(x) = n$.
Allora $[B : A] \leq n!$.
\end{theorem}
\begin{proof}
Siano $\lambda_1$, $\lambda_2,\,\ldots,$ $\lambda_n$ le radici
di $f(x)$. Allora $[\KK(\lambda_1) : \KK] \leq n$, dacché
$\lambda_1$ è radice di $f(x)$. \\
Sia ora $f(x)=(x-\lambda_1)g(x)$, con $\deg g(x) = n-1$. Sicuramente
$\lambda_2$ è radice di $g(x)$, pertanto $[\KK(\lambda_1, \lambda_2) : \KK(\lambda_1)] \leq n-1$. Reiterando il ragionamento si può applicare infine il \nameref{th:torri}:
\[ [\KK(\lambda_1, \ldots, \lambda_n) : \KK] = [\KK(\lambda_1, \ldots, \lambda_n) : \KK(\lambda_1, \ldots, \lambda_{n-1})] \cdots [\KK(\lambda_1) : \KK] \leq 1 \cdot 2 \cdots n = n!, \]
\vskip 0.1in
da cui la tesi.
\end{proof}

@ -1,4 +1,4 @@
\section{Teorema fondamentale dell'Algebra e radici reali in $\QQx$}
\section{Teorema fondamentale dell'Algebra e radici reali in \texorpdfstring{$\QQx$}{Q[]}}
Si enuncia adesso il \nameref{th:algebra}, senza tuttavia
fornirne una dimostrazione\footnote{Per la dimostrazione si rimanda

Binary file not shown.

@ -1,6 +1,6 @@
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@ -19,96 +19,6 @@
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\begin{document}
\title{L'Algebrario}
@ -192,7 +102,13 @@
\thispagestyle{empty}
~\newpage
\include{10. Teoremi rilevanti sui campi finiti}
\include{10. Introduzione a teoria dei campi}
\newpage
\thispagestyle{empty}
~\newpage
\include{11. Teoremi rilevanti sui campi finiti}
\newpage
\thispagestyle{empty}

@ -6,7 +6,7 @@
year={2013},
publisher={Pisa University Press},
shorthand={DM}
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}
@book{herstein2010algebra,
title={Algebra},
author={Herstein, I.N.},
@ -14,28 +14,28 @@
year={2010},
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@Inbook{Remmert1991,
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