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212 lines
8.9 KiB
TeX

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\title{Scheda riassuntiva di Teoria dei campi e di Galois}
\begin{document}
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\footnotesize
\begin{center}
\Large{\textbf{Scheda riassuntiva di Teoria dei campi e di Galois}} \\
\end{center}
\begin{multicols}{3}
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\section{Definizioni e prerequisiti}
Si dice \textbf{campo} un anello commutativo non banale
$K$ che è
contemporaneamente anche un corpo. Si dice
\textbf{omomorfismo di campo} tra due campi $K$ ed $L$
un omomorfismo di anelli. Dal momento che un omomorfismo
$\varphi$ è tale per cui $\Ker \varphi$ è un ideale
di $K$ con $1 \notin \Ker \varphi$, deve per forza
valere $\Ker \varphi = \{0\}$, e quindi ogni omomorfismo
di campi è un'immersione. \medskip
Dato l'omomorfismo $\zeta : \ZZ \to K$ completamente
determinato dalla relazione $1 \xmapsto{\zeta} 1_K$,
si definisce \textbf{caratteristica di $K$}, detta
$\Char K$, il
generatore non negativo di $\Ker \zeta$. In particolare
$\Char K$ è $0$ o un numero primo. Se $\Char K$ è zero,
$\zeta$ è un'immersione, e quindi $K$ è un campo infinito,
e in particolare vi si immerge anche $\QQ$. \medskip
Tuttavia non è detto che $\Char K = p$ implichi che $K$ è
finito. In particolare $\ZZ_p(x)$, il campo delle funzioni
razionali a coefficienti in $\ZZ_p$, è un campo infinito
a caratteristica $p$. Se $\Char K = p$, per il Primo
teorema di isomorfismo per anelli, $\ZZmod{p}$ si immerge
su $K$ tramite la proiezione di $\zeta$; pertanto
$K$ contiene una copia isomorfa di $\ZZmod{p}$. Per
campi di caratteristica $p$, vale il Teorema del
binomio ingenuo, ossia:
\[ (a + b)^p = a^p + b^p, \]
estendibile anche a più addendi.
In particolare, per un campo $K$ di caratteristica $p$,
la $\Frob : K \to K$ tale per cui $a \xmapsto{\Frob} a^p$
è un omomorfismo di campi, ed in particolare è un'immersione
di $K$ in $K$. Se $K$ è un campo finito, $\Frob$ è dunque
un isomorfismo.
Per ogni $p$ primo e $n \in \NN^+$ esiste un campo finito
di ordine $p^n$. In particolare, tutti i campi finiti di
ordine $p^n$ sono isomorfi tra loro, possono essere visti
come spazi vettoriali di dimensione $n$ sull'immersione di $\ZZmod{p}$ che contengono,
e come campi di spezzamento di $x^{p^n}-x$
su tale immersione. Poiché tali campi sono isomorfi,
si indicano con $\FF_p$ e $\FF_{p^n}$ le strutture
algebriche di tali campi. In particolare con
$\FF_{p^n} \subseteq \FF_{p^m}$ si intende che
esiste un'immersione di un campo con $p^n$ elementi in
uno con $p^m$ elementi, e analogamente si farà con
altre relazioni (come l'estensione di campi)
tenendo bene in mente di star
considerando tutti i campi di tale ordine. \medskip
Vale la relazione $\FF_{p^n} \subseteq \FF_{q^m}$
se e solo se $p=q$ e $n \mid m$. Conseguentemente,
l'estensione minimale per inclusione comune a
$\FF_{p^{n_1}}$, ..., $\FF_{p^{n_i}}$ è
$\FF_{p^m}$ dove $m := \mcm(n_1, \ldots, n_i)$. Pertanto
se $p \in \FF_{p^n}[x]$ si decompone in fattori irriducibili
di grado $n_1$, \ldots, $n_i$, il suo campo di spezzamento
è $\FF_{p^m}$. Inoltre, $x^{p^n}-x$ è in $\FF_p$ il
prodotto di tutti gli irriducibili di grado divisore
di $n$.
Per il Teorema di Lagrange sui campi, ogni polinomio
di $K[x]$ ammette al più tante radici quante il suo grado.
Come conseguenza pratica di questo teorema, ogni sottogruppo
moltiplicativo finito di $K$ è ciclico. Pertanto
$\FF_{p^n}^* = \gen{\alpha}$ per $\alpha \in \FF_{p^n}$,
e quindi $\FF_{p^n} = \FF_p(\alpha)$, ossia
$\FF_{p^n}$ è sempre un'estensione semplice su $\FF_p$. Si dice
\textbf{campo di spezzamento} di una famiglia $\mathcal{F}$
di polinomi di $K[x]$ un sovracampo minimale per
inclusione di $K$ che fa sì che ogni polinomio di $\mathcal{F}$ si decomponga in fattori lineari. I campi
di spezzamento di $\mathcal{F}$ sono sempre
$K$-isomorfi tra loro. Per il criterio della derivata,
$p \in K[x]$ ammette radici multiple se e solo se
$\MCD(p, p')$ non è invertibile, dove $p'$ è la derivata
formale di $p$. \medskip
Se $p$ è irriducibile in $K[x]$, $(p)$ è un ideale
massimale, e $\faktor{K[x]}{(p)}$ è un campo che
ne contiene una radice, ossia $[x]$. In
particolare $K$ si immerge in $\faktor{K[x]}{(p)}$,
e quindi tale campo può essere identificato come
un'estensione di $K$ che aggiunge una radice di $p$.
Se $K$ è finito, detta $\alpha$ la radice aggiunta
all'estensione, $L := \faktor{K[x]}{(p)} \cong K(\alpha)$ contiene
tutte le radici di $p$ (ed è dunque il suo campo
di spezzamento). Infatti detto $[L : \FF_p] = n$,
$[x]$ annulla $x^{p^n}-x$ per il Teorema di Lagrange
sui gruppi, e quindi $p$ deve dividere $x^{p^n}-x$;
in tal modo $p$ deve spezzarsi in fattori lineari,
e quindi ogni radice deve già appartenere ad $L$.
In particolare, ogni estensione finita e semplice
di un campo finito è normale, e quindi di Galois. \medskip
Si dice che $L$ è un'estensione di $K$, e si indica
con $\faktor{L}{K}$, se $L$ è un sovracampo di $K$,
ossia se $K \subseteq L$. Si indica con $[L : K] = \dim_K L$ la
dimensione di $L$ come $K$-spazio vettoriale. Si
dice che $L$ è un'estensione finita di $K$ se $[L : K]$
è finito, e infinita altrimenti. Un'estensione finita
di un campo finito è ancora un campo finito. Un'estensione
è finita se e solo se è finitamente generata da elementi algebrici. Una $K$-immersione è un omomorfismo di campi
iniettivo da un'estensione di $K$ in un altro campo che
agisce come l'identità su $K$. Un $K$-isomorfismo è
una $K$-immersione che è isomorfismo. \medskip
Dato $\alpha$, si definisce $K(\alpha)$ il più piccolo
sovracampo di $K$ che contiene $\alpha$. Si definisce l'\textbf{omomorfismo di
valutazione} $\varphi_{\alpha, K} : K[x] \to K[\alpha]$, detto
$\varphi_\alpha$ se $K$ è noto, l'omomorfismo completamente
determinato dalla relazione $p \xmapsto{\varphi_\alpha} p(\alpha)$. Si verifica che $\varphi_\alpha$ è
surgettivo. Se $\varphi_\alpha$ è iniettivo,
si dice che $\alpha$ è \textbf{trascendentale} su $K$ e
$K[x] \cong K[\alpha]$, da cui $[K[\alpha] : K] =
[K[x] : K] = \infty$. Se invece $\varphi_\alpha$ non
è iniettivo, si dice che $\alpha$ è \textbf{algebrico}
su $K$. Si definisce $\mu_\alpha$, detto il \textbf{polinomio
minimo} di $\alpha$ su $K$, il generatore monico
di $\Ker \varphi_\alpha$. Si definisce
$\deg_K \alpha := \deg \mu_\alpha$. Se $\alpha$ è
algebrico su $K$, $\faktor{K[x]}{(\mu_\alpha)} \cong
K[\alpha]$, e quindi $K[\alpha]$ è un campo. Dacché
$K[\alpha] \subseteq K(\alpha)$, vale allora
$K[\alpha] = K(\alpha)$. Inoltre, poiché $\dim_K \faktor{K[x]}{(\mu_\alpha)} = \deg_K \alpha$, vale
anche che $[K(\alpha) : K] = \deg_K \alpha$.
Infine, si verifica che $\alpha$ è algebrico se e solo se
$[K(\alpha) : K]$ è finito. \medskip
Si dice che $L$ è un'\textbf{estensione semplice} di
$K$ se $\exists \alpha \in L$ tale per cui $L = K(\alpha)$.
In tal caso si dice che $\alpha$ è un \textbf{elemento primitivo} di $K$. Si dice che $L$ è un'\textbf{estensione
algebrica} di $K$ se ogni suo elemento è algebrico su $K$.
Ogni estensione finita è algebrica. Non tutte le
estensioni algebriche sono finite (e.g.~
$\overline{\QQ}$ su $\QQ$).
\vfill
\hrule
~\\
Ad opera di Gabriel Antonio Videtta, \url{https://poisson.phc.dm.unipi.it/~videtta/}.
~\\Reperibile su
\url{https://notes.hearot.it}, nella sezione \textit{Secondo anno $\to$ Algebra 1 $\to$ 3. Teoria delle estensioni di campo e di Galois $\to$ Scheda riassuntiva di Teoria dei campi e di Galois}.
\end{multicols}
\end{document}