feat: aggiunge la base degli appunti del 31/03/2023

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\documentclass[11pt]{article}
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\usepackage[italian]{babel}
\title{\textbf{Note del corso di Analisi Matematica 1}}
\author{Gabriel Antonio Videtta}
\date{\today}
\begin{document}
\maketitle
\begin{center}
\Large \textbf{Teoria sulle derivate}
\end{center}
\begin{definition}
Sia $f : X \subseteq \RR \to \RR$. Si definisce allora \textbf{derivata}
di $f$ in $\xbar \in X$ punto di accumulazione, se esiste, il seguente limite:
\[f'(\xbar) = \lim_{h \to 0} \frac{f(\xbar + h) - f(\xbar)}{h} = \lim_{x \to \xbar} \frac{f(x) - f(\xbar)}{x - \xbar}.\]
Si definisce anche $f' : D \subseteq X \to \RR$ come la funzione derivata,
la quale associa ogni punto in cui la derivata di $f$ esiste a
tale derivata, dove $D$ è proprio l'insieme dei punti in cui questa esiste.
\end{definition}
%TODO: spiegare il perché dei domini
\begin{definition}
$\xbar \in X$ si dice \textbf{derivabile} se e solo se $f'(\xbar)$ esiste ed è finito.
\end{definition}
\begin{remark}\nl
\li L'insieme $D$ può essere vuoto. \\
\li Si definisce $f^{(n)}(\xbar)$ come la derivata $n$-esima
di $f$ in $\xbar$. \\
\li Si definisce $f^{(0)}(x) = f(x)$. \\
\li L'operazione di derivata è un operatore lineare. \\
\li Si può definire la derivata sinistra e destra.
\end{remark}
\begin{definition}
Si dice che $f : X \to \RR$ è derivabile se è derivabile in ogni
suo punto.
\end{definition}
\begin{definition}
Si dice che $f \in \cc^1$ se è derivabile e la sua
funzione derivata è continua. In generale, si dice che $f \in \cc^n$ se
è derivabile $n$ volte e ogni sua derivata, fino alla $n$-esima,
è continua. Si pone $f \in \cc^\infty$ se $f$ è derivabile per un
numero arbitrario di volte e ogni sua derivata è continua.
\end{definition}
\begin{proposition}
Sia $f : X \to \RR$ e sia $\xbar \in X$ un punto di accumulazione di $X$. Allora:
\begin{enumerate}[(i)]
\item $f$ derivabile in $\xbar$ $\implies$ $f(\xbar + h) = f(\xbar) + f'(\xbar) h + o(h)$.
\item Se esiste $a$ tale che $f(\xbar + h) = f(\xbar) + ah + o(h)$,
allora $f$ è derivabile in $\xbar$ e $f'(\xbar) = a$.
\end{enumerate}
\end{proposition}
\begin{proof}
Se $f$ è derivabile in $\xbar$, allora $\lim_{h \to 0} \frac{f(\xbar + h) - f(\xbar) - f'(\xbar) h}{h} = \lim_{h \to 0} \frac{f(\xbar + h) - f(\xbar)}{h} - f'(\xbar) = 0$, da cui la prima tesi. \\
Inoltre, se esiste $a$ come nelle ipotesi, $\lim_{h \to 0} \frac{f(\xbar + h) - f(\xbar)}{h} =\lim_{h \to 0} \frac{ah + o(h)}{h} = 0$, quindi $f$ è derivabile in $\xbar$ e $f'(\xbar) = a$.
\end{proof}
\begin{corollary}
Se $f$ è derivabile in $\xbar$, allora è anche continua in $\xbar$.
\end{corollary}
\begin{proof}
Infatti, poiché $f(x) = f(\xbar) + f'(\xbar) (x - \xbar) + o(x-\xbar)$,
$\lim_{x \to \xbar} f(x) = f(\xbar)$, e quindi $f$ è continua in $\xbar$. %TODO: trovare esempio di derivabilità infinita e non continuità
\end{proof}
\begin{proposition}
Siano $f_1$, $f_2 : X \to \RR$ entrambe derivabili in
$\xbar$. Allora:
\begin{enumerate}[(i)]
\item $(f_1 + f_2)'(\xbar) = f_1'(\xbar) + f_2'(\xbar)$,
\item $(f_1f_2)'(\xbar) f_1(\xbar) f_2'(\xbar) + f_1'(\xbar) f_2(\xbar)$.
\end{enumerate}
\end{proposition}
\begin{proof}
\begin{enumerate}[(i)]
\item $\lim_{h \to 0} \frac{(f_1 + f_2)'(\xbar + h) - (f_1 + f_2)'(\xbar)(\xbar)}{h} = \lim_{h \to 0} \frac{f_1(x+h) - f_1(x)}{h} + \lim_{h \to 0} \frac{f_2(x+h) - f_2(x)}{h} =
f_1'(\xbar) + f_2'(\xbar)$.
\item Poiché $f_1$ ed $f_2$ sono derivabili in $\xbar$,
$f_1(\xbar + h) = f_1(\xbar) + f_1'(\xbar) h + o(h)$ e
$f_2(\xbar + h) = f_2(\xbar) + f_2'(\xbar) h + o(h)$,
da cui $(f_1 f_2)(\xbar + h) = (f_1f_2)(\xbar) + (f_1f_2'(\xbar) +
f_1'(\xbar) f_2(\xbar))h + o(h) \implies (f_1 f_2)'(\xbar) = (f_1f_2'(\xbar) +
f_1'(\xbar) f_2(\xbar)$.
\end{enumerate}
\end{proof}
\begin{proposition}
Siano $f : X \to Y$ e $g : Y \to \RR$, con $f$ derivabile in $\xbar$ e $g$ tale che
sia derivabile in $\ybar = f(\xbar)$. Allora $g \circ f$ è
derivabile in $\xbar$ e $(g \circ f)'(\xbar) = f'(\xbar) g'(\ybar)$.
\end{proposition}
\begin{proof}
Vale che $f(\xbar + h) = \ybar + f'(\xbar) h + o(h)$, e quindi
che $g(f(\xbar + h)) = g(\ybar + f'(\xbar) h + o(h))$. In particolare,
$g(\ybar + h) = g(\ybar) + g'(\ybar) h + o(h)$, e quindi
$g(f(\xbar + h)) = g(\ybar) + g'(\ybar) (f'(\xbar)h + o(h)) +
o(f'(\xbar) h + o(h)) = g(\ybar) + g'(\ybar) + g'(\ybar) f'(\xbar) h + o(h) \implies (g \circ f)'(\xbar) = g'(\ybar) f'(\xbar)$.
\end{proof}
\begin{proposition}
Sia $f : X \to Y$ con inversa $g : Y \to X$. Sia $f$ derivabile
in $\xbar$ con $f'(\xbar) \neq 0$. Sia $g$ continua in $\ybar = f(\xbar)$. Allora:
\begin{enumerate}[(i)]
\item $\ybar$ è un punto di accumulazione di $Y$,
\item $g$ è derivabile in $\ybar$,
\item $g'(\ybar) = \frac{1}{f'(\xbar)}$.
\end{enumerate}
\end{proposition}
\begin{proof}\nl
\begin{enumerate}[(i)]
\item Poichè $f$ è derivabile in $\xbar$, $f$ è continua
in $\xbar$. Quindi per ogni intorno $I$ di $\ybar$, esiste
un intorno $J$ di $\xbar$ tale per cui $f(I \cap X \setminus \{ \xbar \}) \subseteq J$, e poiché $I \cap X \setminus \{\xbar\}$ non
è mai vuoto perché $\xbar$ è un punto di accumulazione di $X$ a causa della derivabilità di $f$ in $\xbar$, $J$ contiene in particolare un immagine di $f$ in esso, e quindi un punto di $Y$;
inoltre, tale punto è diverso da $\ybar$ dacché $f$ è
iniettiva. Quindi $\ybar$ è un punto di accumulazione.
\item e (iii) Vale\footnote{Nel dire che $h \to 0$, si è usato che $g$ è
continua in $\ybar$.} che $\ybar + k = f(g(\ybar + k)) = f(g(\ybar) + (\underbrace{g(\ybar + k) - g(\ybar)}_h)) = f(\xbar + h) =
f(\xbar) + f'(\xbar) h + o(h) = \ybar + f'(\xbar) h + o(h)$. Quindi $k = f'(\xbar) h + o(h)$. Dal momento che $f'(\xbar) \neq 0$
per ipotesi, $h \sim \frac{k}{f'(\xbar)}$. Quindi
$\lim_{k \to 0} \frac{g(\ybar + k) - g(\ybar)}{k} = \lim_{k \to 0} \frac{h}{k} = \frac{1}{f'(\xbar)}$. Quindi la derivata esiste
ed è proprio come desiderata nella tesi.
\end{enumerate}
\end{proof}
\begin{example}
La continuità è necessaria nelle scorse ipotesi. Si può costruire
infatti una funzione del tipo:
\[ f(x) = \system{x & \se x \geq 0, \\ -(x+2) & \se -2 < x \leq -1.} \]
dove $f'(0) = 1$, $f$ è invertibile, ma la derivata di $g$ in $0$ non
esiste ($D_+ g(0) = 1)$, ma $D_- g(0) = +\infty$).
\end{example}
\begin{theorem} (di Fermat)
Sia $I$ intervallo, $f : I \to \RR$, $\xbar$ interno a $I$ punto
di massimo o minimo locale con $f$ derivabile in $\xbar$, allora
$f'(\xbar) = 0$.
\end{theorem}
\begin{example}
Dimostrare che la derivata sinistra è negativa, e che quella
destra è positiva nei casi che hai capito.
\end{example}
\end{document}

@ -4,7 +4,7 @@
\title{\textbf{Note del corso di Geometria 1}}
\author{Gabriel Antonio Videtta}
\date{27 e 28 marzo 2023}
\date{27 e 31 marzo 2023}
\begin{document}
@ -61,7 +61,7 @@
\impliedby i \neq j$, ossia per cui la matrice associata del prodotto scalare è diagonale.
\end{definition}
\begin{proposition}
\begin{proposition} (formula di polarizzazione)
Se $\Char \KK \neq 2$, un prodotto scalare è univocamente determinato dalla sua forma quadratica $q$.
\end{proposition}
@ -130,6 +130,11 @@
esiste una base ortogonale $\basis$ tale per cui:
\[ M_\basis(\varphi) = \Matrix{I_{i_+} & \rvline & 0 & \rvline & 0 \\ \hline 0 & \rvline & -I_{i_-} & \rvline & 0 \\ \hline 0 & \rvline & 0 & \rvline & 0\cdot I_{i_0} }. \]
Inoltre, per ogni base ortogonale, esistono esattamente
$\iota_+(\varphi)$ vettori della base con forma quadratica positiva,
$\iota_-(\varphi)$ con forma negativa e $\iota_0(\varphi)$ con
forma nulla.
\end{theorem}
\begin{proof}
@ -140,9 +145,27 @@
$q(\vv i) < 0$, allora $\vv i \mapsto \frac{\vv i}{\sqrt{-q(\vv i)}}$;
altrimenti $\vv i \mapsto \vv i$. Si è allora trovata una base
la cui matrice associata del prodotto scalare è come desiderata nella
tesi, dove $i_+$ è il numero di elementi della base la cui forma
quadratica è positiva, $i_-$ il numero di elementi cui tale forma sia
negativa e $i_0$ il numeri degli elementi cui tale forma sia nulla.
tesi. \\
In particolare, $\iota_0(\varphi)$ è esattamente il numero di vettori
con forma quadratica nulla della base, rappresentando infatti
esattamente la dimensione del nucleo di $M_\basis(\varphi)$,
ossia di $V^\perp$. \\
Siano ora $W_+ = \Span(\vv 1, ... \vv a)$, dove $a$ è il numero
di vettori della base con forma quadratica positiva,
$W_- = \Span(\vv{a+1}, ... \vv b)$, dove $b$ è il numero di vettori
con forma negativa e
$W_0 = \Span(\vv{b+1}, ... \vv c)$, dove $c$ è il numero di vettori
con forma nulla.
Allora chiaramente $V = W_+ \oplus W_- \oplus W_0$. Inoltre,
$\restr{\varphi}{W_+} > 0$, $\restr{\varphi}{W_-} > 0$ e
$\restr{\varphi}{W_0} = 0$. Pertanto $\iota_+(\varphi) \geq \dim W_+ = a$. Analogamente $\iota_-(\varphi) \geq \dim W_- = b$ e
$\iota_0(\varphi) = c$ ($W_0 = V^\perp$). Se lo spazio definito
positivo massimo $W$ fosse tale che $\dim W > \dim W_+$, allora,
poiché $V = a + b + c$ e $\dim W + b + c > \dim V \implies
W \cap W_- \cap W_0 \neq \emptyset$, $\Lightning$. Quindi valgono
le uguaglianze, da cui la tesi.
\end{proof}
\begin{definition}
@ -151,15 +174,149 @@
del teorema di Sylvester reale.
\end{definition}
\begin{remark} Riguardo alla segnatura e al caso reale del teorema
di Sylvester possono essere fatte alcune considerazioni. \\
\begin{remark} \nl
\li La segnatura è un invariante completo per la congruenza nel caso reale. Se infatti due matrici hanno la stessa segnatura, sono
entrambe congruenti alla matrice come vista nella dimostrazione
della forma reale del teorema di Sylvester, e quindi, essendo
la congruenza una relazione di equivalenza, sono congruenti
tra loro.
tra loro. Analogamente vale il viceversa, come conseguenza del
teorema di Sylvester reale.
\li Si dice base di Sylvester una base di $V$ tale per cui la
matrice associata di $\varphi$ sia esattamente nella forma
vista nella dimostrazione del teorema di Sylvester, e
tale matrice si dirà anch'essa matrice di Sylvester.
%TODO: completare spiegazione.
\end{remark}
\end{document}
\begin{definition}
Si dice \textbf{indice di positività} di $\varphi$ il
termine $\iota_+(\varphi) = i_+ = \max \{ \dim W \mid W \subseteq V \mid \restr{\varphi}{W} > 0 \}$. Analogamente $\iota_-(\varphi) = i_- = \max \{ \dim W \mid W \subseteq V \mid \restr{\varphi}{W} < 0 \}$ è detto
\textbf{indice di negatività}. Si definisce invece $\iota_0(\varphi) = i_0 = \dim V^\perp$ come \textbf{indice di nullità}.
\end{definition}
\begin{remark}\nl
\li I sottospazi la cui dimensione è pari all'indice di positività
o di negatività non sono obbligatoriamente unici.
\end{remark}
\begin{definition}
Dati due spazi vettoriali con prodotti scalare $(V, \varphi)$ e
$(V', \varphi')$ sullo stesso campo $\KK$, si dice che
$V$ e $V'$ sono \textbf{isometrici} se esiste un isomorfismo
$f$ che preserva i prodotti, ossia tale che:
\[ \varphi(\vec v, \vec w) = \varphi'(f(\vec v), f(\vec w)), \]
e tale isomorfismo si dirà isometria.
\end{definition}
\begin{exercise}\nl
\li $f : V \to V'$ è un isometria $\iff$ per una base $\basis =
\{\vv1, ..., \vv k\}$ di $V$, $\varphi(\vv i, \vv j) = \varphi'(f(\vv i), f(\vv j))$ $\iff$ vale per ogni base.
\end{exercise}
\begin{proposition}
Per $(V, \varphi)$ e $(V', \varphi')$ sono equivalenti:
\begin{enumerate}[(i)]
\item $V$ e $V'$ sono isometrici;
\item $\forall$ base $\basis$ di $V$, $\basis'$ di $V'$,
$M_\basis(\varphi)$ e $M_\basis'(\varphi')$ sono congruenti;
\item lo stesso ma per una base.
\end{enumerate}
\end{proposition}
\begin{proof}
(1-2)
\rightproof Sia $\basis'' = f(\basis)$. Allora $M_{\basis''}(\varphi')=
(\varphi'(f(\vv i), f(\vv j))) = (\varphi(\vv i, \vv j))$. Allora,
per la formula di cambiamento di base, le matrici
$M_{\basis'}(\varphi')$ e $M_{\basis'}(\varphi')$ sono congruenti.
\leftproof Sia $A = M_\basis(\varphi) = P^\top B P$ e
$B = M_{\basis'}(\varphi')$. Allora $a_{ij} = \varphi(\vv i, \vv j) =
... = \varphi'(\vec{v_i^{ii}}, \vec{v_j^{ii}})$, dove
$\vec{v_i^{ii}}$ è base perché $P$ è invertibile. Allora
l'applicazione $f : V \to V'$ che manda $\vv i \mapsto \vec{v_{i}^{''}}$ è un isometria.
(2-3) esercizio.
\end{proof}
\begin{proposition} $(V, \varphi)$ e $(V', \varphi')$ spazi vettoriali
su $\RR$ sono
isometrici $\iff$ $\varphi$ e $\varphi'$ hanno la stessa segnatura.
\end{proposition}
\begin{proof}
\rightproof Basta che prendi la solita base. \\
\leftproof Siano $\basis$, $\basis'$ basi di Sylvester di $V$
e di $V'$. Si definisce allora l'applicazione $f : V \to V'$ tale
che $f(\vv i) = \ww i$: essa è un isometria.
\end{proof}
\begin{corollary}
Due matrici simmetriche sono congruenti se e solo se hanno
la stessa segnatura.
\end{corollary}
\begin{definition} (somma diretta ortogonale)
$V = U \oplusperp W$.
\end{definition}
\begin{remark}\nl
\li se $V = U \oplusperp W$, allora $\iota_+(\varphi) = \iota_+(\restr{\varphi}{V}) + \iota_+(\restr{\varphi}{W})$, e
analogamente per gli altri indici.
\end{remark}
\begin{example}
Per $\varphi = x_1 y_1 + x_2 y_2 - x_3 y_3$. %TODO: guarda dalle slide.
\end{example}
\begin{definition}
Sia $\KK$ qualunque. $W \subseteq V$ si dice sottospazio isotropo
se $\restr{\varphi}{W} = 0$.
\end{definition}
\begin{remark}\nl
\li $V^\perp$ è isotropo, \\
\li $\vec{v}$ è un vettore isotropo $\iff$ $W = \Span(\vec v)$ è sottospazio isotropo, \\
\li $W \subseteq V$ è isotropo $\iff$ $W \subseteq W^\perp$.
\end{remark}
\begin{proposition}
Sia $\varphi$ non degenere. $W \subseteq V$ isotropo, allora
$\dim W \leq \frac{1}{2} \dim V$.
\end{proposition}
\begin{proof}
$W \subseteq W^\perp \implies \dim W \leq \dim W^\perp \implies
\dim W \leq \dim V - \dim W \implies \dim W \leq \frac{1}{2} \dim V$.
\end{proof}
\begin{definition}
Si definisce \textbf{indice di Witt} $W(\varphi)$ di $(V, \varphi)$
come la massima dimensione di un sottospazio isotropo.
\end{definition}
\begin{remark}\nl
\li Se $\varphi > 0$, $W(\varphi) = 0$.
\end{remark}
\begin{proposition}
Per $\KK = \RR$ e $\sigma(\varphi) = (\iota_+(\varphi), \iota_-(\varphi), \iota_0(\varphi))$, con $\varphi$ non degenere,
$W(\varphi) = \min\{\iota_+(\varphi), \iota_-(\varphi)\}$.
\end{proposition}
\begin{proof}
Sia ad esempio $\iota_-(\varphi) \leq \iota_+(\varphi)$. Se $W$
è un sottospazio con $\dim W > \iota_-(\phi)$, e $W^+$ è
un sottospazio con $\dim W^+ = \iota_+(\varphi)$ e $\restr{\varphi}{W^+} > 0 \implies \dim (W \cap W^+) > 0$,
e quindi $W$ non è isotropo (quindi $W(\varphi) < \iota_-(\varphi)$). \\
Sia $\basis$ una base di Sylvester. Per costruirlo prendi
coppie della base originale facendo la differenza e nota
che ne prendi esattamente quante iota-.
\end{proof}
\end{document}

@ -24,6 +24,13 @@
\let\oldvec\vec
\renewcommand{\vec}[1]{\underline{#1}}
\newcommand{\altrimenti}{\text{altrimenti }}
\newcommand{\se}{\text{se }}
\newcommand{\epari}{\text{è dispari}}
\newcommand{\edispari}{\text{è pari}}
\newcommand{\nl}{\ \\}
\newcommand{\lemmaref}[1]{\textit{Lemma \ref{#1}}}
\newcommand{\thref}[1]{\textit{Teorema \ref{#1}}}
@ -72,6 +79,8 @@
\newcommand{\limzerop}{\lim_{x \to 0^+}}
\newcommand{\limzerom}{\lim_{x \to 0^-}}
\newcommand{\cc}{\mathcal{C}}
\newcommand{\xbar}{\overline{x}}
\newcommand{\ybar}{\overline{y}}
\newcommand{\tbar}{\overline{t}}
@ -126,8 +135,11 @@
\let\v\undefined
\newcommand{\v}{\vec{v}}
\newcommand{\vv}[1]{\vec{v_{#1}}}
\newcommand{\w}{\vec{w}}
\newcommand{\ww}[1]{\vec{w_{#1}}}
\newcommand{\mapstoby}[1]{\xmapsto{#1}}
\newcommand{\oplusperp}{\oplus^\perp}
% Comandi personali.

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