feat(geometria/schede): rivede la sezione dello spazio proiettivo e dei complementi sugli spazi affini

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In questo modo si dimostra facilmente che in un triangolo il baricentro geometrico giace sulle
congiungenti dei punti medi con i vertici opposti.
Si osserva che se $A$ e $B$ sono due sottospazi affini, allora anche
$A \cap B$ è un sottospazio affine se $A \cap B \neq \emptyset$. Inoltre, se $A \cap B \neq \emptyset$,
allora $(A \cap B)_0 = A_0 \cap B_0$. \\ \vskip 0.05in
Si definisce \textit{somma affine} $A + B$ di due sottospazi affini $A$ e $B$ di $E$
il sottospazio affine $\Aff(A \cup B)$. In generale vale la seguente
uguaglianza:
\[ (A + B)_0 = A_0 + B_0 + \Span(P_0' - P_0), \quad P_0' \in A, P_0 \in B. \]
Inoltre $\Span(P_0' - P_0) \subseteq A_0 + B_0 \iff A \cap B \neq \emptyset$,
altrimenti $(A + B)_0 = A_0 + B_0 \oplus \Span(P_0' - P_0)$. Pertanto, se $A \cap B \neq \emptyset$, continua a valere la formula di Grassmann:
\[ \dim (A + B) = \dim A + \dim B - \dim (A \cap B) \quad \se A \cap B \neq \emptyset, \]
altrimenti vale la formula di Grassmann modificata:
\[ \dim (A + B) = \dim A + \dim B - \dim (A \cap B) + 1 \quad \se A \cap B = \emptyset. \]
\subsection{Applicazioni affini e affinità}
Siano $E$ spazio affine su $V$, $E'$ spazio affine su $V'$ sullo stesso campo $\KK$.
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Sia $E$ spazio affine di dimensione $n$.
\begin{enumerate}
\begin{enumerate}[(i)]
\item se $f\in A(E)$ e i punti $P_0$, ..., $P_n \in E$ sono affinemente indipendenti, allora anche i punti $f(P_0)$, ..., $f(P_n)$ sono affinemente indipendenti,
\item se $\dim E_0 = n$, i punti $P_0$, ..., $P_n$ sono affinemente indipendenti e anche i punti $Q_0$, ... $Q_n$ sono affinemente indipendenti, allora esiste ed è unica l'affinità $f : E \rightarrow E$ tale che $f(P_i)=Q_i \forall i=1\text{---}n$,
\item se $f\in A(E)$, $D \subseteq E$ sottospazio affine $\implies f(D)$ è un sottospazio affine della stessa dimensione.
\end{enumerate}
\subsection{Spazio proiettivo}
Chiamiamo l'insieme dei sottospazi di dimensione 1 in $\KK^{n+1}$ \textit{spazio proiettivo} (associato a $\KK^{n+1})$ e lo denotiamo con $\PP(\KK^{n+1})=\PP^n(\KK)$
Siano ($P_1$, $P_2$, $P_3$), ($Q_1$, $Q_2$, $Q_3$) due terne di punti distinti di $\mathcal{A}_1(\KK)$. Allora esiste ed è unica l'applicazione affine $f \in A(\mathcal{A}_1(\KK))$ tale che $f(P_i)=Q_i$ $\forall i=1,$ $2$, $3$ $\iff \lambda(P_1, P_2, P_3)=\lambda(Q_1, Q_2, Q_3)$, dove $\lambda(P_1,P_2,P_3)$ è detto \textit{rapporto semplice} ed è definito come:
\[ \lambda(P_1, P_2, P_3) = \frac{P_3 - P_1}{P_2 - P_1}. \]
Infatti $f$ è già unica ponendo $f(P_1) = Q_1$ e $f(P_2) = Q_2$; allora, poiché
$\mathcal{A}_1(\KK)$ è di dimensione unitaria, $P_3$ deve scriversi come combinazione
affine di $P_1$ e $P_2$ in modo tale che $P_3 = P_1 + \lambda (P_2 - P_1)$. In questo
modo, poiché $f(P_3) = Q_3$, anche $Q_3 = Q_1 + \lambda (Q_2 - Q_1)$, da cui la
motivazione dietro all'uguaglianza dei rapporti semplici.
Ogni punto $\begin{pmatrix}
\x \\ 1
\end{pmatrix}\in H_{n+1}$ individua un unico sottospazio $l=Span(\begin{pmatrix}
\x \\ 1
\end{pmatrix})\in \KK^{n+1}$ di dimensione 1.
\begin{itemize}
\item $A(\AA_1(\KK))$ agisce transitivamente su $\mathcal{A}_1(\KK)$,
$\Stab(x_0)=\{f\mid f(x_0)=x_0\} \cong \GL_1(\KK)$ (infatti la matrice associata all'affinità dipende da un solo parametro),
\item $\abs{\Fix(f)} \leq 1$, e
$\abs{\Fix(f)}=0 \iff f$ è una traslazione, dove $\Fix(f) = \{x\in \mathcal{A}_1(\KK)\mid f(x)=x\}$,
\item $A(\mathcal{A}_1(\KK))$ agisce in maniera semplicemente transitiva sulle coppie di punti $(P_1,P_2) \in \AA_1(\KK) \times \AA_1(\KK)$ con $P_1\neq P_2$.
\end{itemize}
\subsection{Spazio proiettivo}
Si definisce \textit{spazio proiettivo} relativo a $\KK^{n+1}$ l'insieme delle rette di $\KK^{n+1}$. Tale spazio viene denotato come $\PP(\KK^{n+1})=\PP^n(\KK)$ (intuitivamente lo spazio proiettivo perde una dimensione rispetto allo spazio di partenza perché è la proiezione di tutte le rette in un unico punto, eccetto per i punti all'infinito).
Equivalentemente lo spazio proiettivo è l'insieme quoziente di $\KK^{n+1}$ tramite
la relazione di equivalenza $\sim$ dove $\vec x \sim \vec y \defiff \exists \lambda \in \KK, \lambda \neq 0 \mid \vec x = \lambda \vec y$.
La differenza $\PP^n(\KK)\setminus \mathcal{A}_n(\KK)$ corrisponde ai sottogruppi $l\in \KK^{n+1}$ tali che $l\subset\{\x\in \mathcal{A}_{n+1}(\KK)\mid x_{n+1}=0\}\cong \KK^n$, cioè corrisponde a un $\PP(\KK^n)=\PP^{n-1}(\KK)$ %??
Ogni punto $\vec x \in \KK^n$ individua un unico sottospazio di dimensione unitaria in $\KK^{n+1}$ tramite $\iota$, ossia: $\Span(\iota(\vec x)) = \Span(\projT\x)$. L'insieme di rette non individuate tramite elementi di $\KK^n$ è in particolare formato dalle rette appartenenti al piano $\{\x \in \KK^{n+1} \mid x_{n+1}=0\}\cong \KK^n$; dal momento che queste rette si identificano come tutte le rette di $\KK^n$, esse rappresentano in particolare lo spazio proiettivo di una dimensione ancora minore, $\PP^{n-1}(\KK)$.
Tali rette si dicono \textit{punti all'infinito} di $\mathcal{A}_n(\KK)$, intituivamente un punto all'infinito è il limite di un punto $P\in \mathcal{A}_n(\KK)$ che si allontana verso l'infinito di direzione $l$ %??
Le rette appartenenti al piano $\{\x \in \KK^{n+1} \mid x_{n+1}=0\}$ sono dette \textit{punti all'infinito} di $\PP^n(\KK)$ (intuitivamente un punto all'infinito indica la direzione dei vari infiniti del piano).
Si può ricoprire $\PP^n(\KK)$ con gli iperpiani $H_i=\{\x\in \mathcal{A}_{n+1}(\KK)\mid x_{i}=1\}$.
Ogni 1-sottospazio $l\in \KK^{n+1}$ interseca almeno uno degli $H_i$ in un punto.
\subsection{Complementi sugli spazi affini}
Alcuni esempi visti a lezione: %da tenere ?
\begin{itemize}
\item $A_1(\KK)$ agisce transitivamente su $\mathcal{A}_1(\KK)$. Non agisce liberamente se $x_0\in\mathcal{A}_1(\KK)$
$Stab(x_0)=\{f\mid f(x_0)=x_0\}\cong GL_1(\KK)$
\item $|Fix(f)|=|\{x\in \mathcal{A}_1(\KK)\mid f(x)=x\}|\geq1$.
$|Fix(f)|=0\iff f$ è una traslazione
\item $\mathcal{A}_1(\KK)$ agisce in maniera semplicemente transitiva sulle coppie di punti $(P_1,P_2), P_1\neq P_2$
\item Siano $P_1,P_2,P_3$, $Q_1,Q_2,Q_3$ due terne di punti distinti, allora esiste ed è unica $f\in \mathcal{A}_1(\KK)$ tale che $f(P_i)=Q_i \forall i=1,2,3 \iff \lambda(P_1,P_2,P_3)=\lambda(Q_1,Q_2,Q_3)$ dove $\lambda(P_1,P_2,P_3)$ è definito dal \textit{rapporto semplice} $P_3-P_1=\lambda(P_2-P_1)$ ($\iff P_3=(1-\lambda)P_1+\lambda P_2$)
%vari esempi di posizione tra rette e numero di parametri di dipendenza. da inserire (?)
\item $A,B$ sottospazi affini $\implies D\cap D'=\emptyset$ oppure $D\cap D'$ è un sottospazio affine.
\item se $A \cap B \neq \emptyset$, vale la formula di Grassmann,
\item se $A \cap B = \emptyset$, $\dim (A + B) = \dim A + \dim B - \dim (A_0 \cap B_0) + 1$,
\item ogni affinità $f(\x) = M \x + \vec t$ può scriversi in forma matriciale
come:
\[ \Matrix{M & \vec t \\ 0 & 1}. \]
\end{itemize}
Si può ricoprire $\PP^n(\KK)$ con gli iperpiani $H_i=\{\x\in \mathcal{A}_{n+1}(\KK)\mid x_{i}=1\}$ dal momento che ogni retta deve intersecare almeno uno di questi iperpiani in un punto.
\subsection{Coniche} %problema di notazione, come fare A maiuscola corsiva da sostituire a \matchal{A} (?)
Una conica in $\mathcal{A}_2(\KK)$ è il luogo delle soluzioni di un polinomio di secondo grado $p(x,y)=ax^2+bxy+cy^2+dx+ey+f$.

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\newcommand{\RRbar}{\overline{\RR}}
% Spesso utilizzati al corso di Geometria 1.
\newcommand{\proj}[1]{\Matrix{#1 \\[0.03in] \hline 1}}
\newcommand{\projT}[1]{\Matrix{#1 & \rvline & 1}^\top}
\let\AA\undefined
\newcommand{\AA}{\mathcal{A}}
\newcommand{\MM}{\mathcal{M}}
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\DeclareMathOperator{\Char}{char}
\DeclareMathOperator{\Dom}{Dom}
\DeclareMathOperator{\Fix}{\textit{Fix}\,}
\DeclareMathOperator{\Fix}{Fix}
\DeclareMathOperator{\End}{End}
\DeclareMathOperator{\existsone}{\exists !}
\DeclareMathOperator{\Hom}{Hom}

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