feat(geometria/schede): aggiunge la parte riguardante le isometrie

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\dim V - \rg A_{1, \ldots, k}$, dimostrando (iii). \\
Se $\varphi$ è non degenere, $A$ è invertibile, dacché $\dim V^\perp = \dim \Ker A = 0$. Allora
ogni minore di taglia $k$ di $A$ ha determinante diverso da zero. Dacché ogni minore di taglia $k$
di $A_{1,\ldots,k}$ è anche un minore di taglia $k$ di $A$, si ricava che anche ogni minore di taglia
$k$ di $A_{1, \ldots, k}$ ha determinante diverso da zero, e quindi che $\rg(A_{1,\ldots,k}) \geq k$.
Dacché deve anche valere $\rg(A_{1,\ldots,k}) \leq \min\{k,n\} = k$, si conclude che $\rg(A_{1,\ldots,k})$
vale esattamente $k = \dim W$. Allora, dal punto (iii), vale che $\dim W^\perp + \dim W = \dim W^\perp + \rg(A_{1,\ldots,k}) = \dim V$, dimostrando il punto (iv).
$\rg(A_{1,\ldots,k}) = k = \dim W$, dal momento che le prime $k$ righe di $A$ devono essere linearmente indipendenti. Allora, dal punto (iii), vale che $\dim W^\perp + \dim W = \dim W^\perp + \rg(A_{1,\ldots,k}) = \dim V$, dimostrando il punto (iv).
\end{proof}
\begin{exercise}

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\setlength{\columnsep}{2pt}
\subsection{Alcuni accenni alla geometria di $\RR^3$}
\subsection{Alcuni accenni alla geometria di \texorpdfstring{$\RR^3$}{R\^{}3}}
Si definisce prodotto scalare la forma
bilineare simmetrica unicamente determinata da $\innprod{\vec{e_i}}{\vec{e_j}} = \delta_{ij}$. Vale la seguente identità: $\innprod{(x, y, z)}{(x', y', z')} = xx' + yy' + zz'$.
bilineare simmetrica unicamente determinata da $\innprod{\vec{e_i}, \vec{e_j}} = \delta_{ij}$. Vale la seguente identità: $\innprod{(x, y, z), (x', y', z')} = xx' + yy' + zz'$.
Inoltre $\innprod{\vec{a}}{\vec{b}} = \card{\vec{a}} \card{\vec{b}} \cos(\theta)$, dove $\theta$ è l'angolo compreso tra i due vettori.
Inoltre $\innprod{\vec{a}, \vec{b}} = \card{\vec{a}} \card{\vec{b}} \cos(\theta)$, dove $\theta$ è l'angolo compreso tra i due vettori.
Due vettori $\vec{a}$, $\vec{b}$ si dicono ortogonali
se e solo se $\innprod{\vec{a}}{\vec{b}} = 0$.
se e solo se $\innprod{\vec{a}, \vec{b}} = 0$.
Si definisce prodotto vettoriale la forma bilineare alternante
da $\RR^3 \times \RR^3$
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Due vettori $\vec{a}$, $\vec{b}$ si dicono paralleli se $\exists
k \mid \vec{a} = k \vec{b}$, o equivalentemente se
$\vec{a} \times \vec{b} = \vec{0}$. Altrettanto si può dire
se $\innprod{\vec{a}}{\vec{b}} = \card{\vec{a}} \card{\vec{b}}$ (i.e.
se $\innprod{\vec{a}, \vec{b}} = \card{\vec{a}} \card{\vec{b}}$ (i.e.
$\cos(\theta) = 1 \implies \theta = 0$).
Una retta in $\RR^3$ è un sottospazio affine della
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\begin{itemize}
\item $\vec{a} \times (\vec{b} \times \vec{c}) =
\innprod{\vec{a}}{\vec{c}}\,\vec{b} - \innprod{\vec{a}}{\vec{b}}\,\vec{c}$ (\textit{identità di Lagrange}),
\innprod{\vec{a}, \vec{c}}\,\vec{b} - \innprod{\vec{a}, \vec{b}}\,\vec{c}$ (\textit{identità di Lagrange}),
\item $\vec{a} \times (\vec{b} \times \vec{c}) + \vec{b} \times (\vec{c} \times \vec{a}) + \vec{c} \times (\vec{a} \times \vec{b}) =
\vec{0}$ (\textit{identità di Jacobi}).
\end{itemize}
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del parallelepipedo individuato da questi punti è:
\[\card{\det\begin{pmatrix}\vec{a} \\ \vec{b} \\ \vec{c}\end{pmatrix}} =
\card{\innprod{\vec{a}}{\vec{b} \times \vec{c}}}.\]
\card{\innprod{\vec{a}, \vec{b} \times \vec{c}}}.\]
Tre punti sono complanari se e solo se il volume di tale parallelpipedo è nullo
(infatti questo è equivalente a dire che almeno uno dei tre punti
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Se $\basis = \{ \vv 1, \ldots ,\vv n \}$ è una base di $V$, si definisce $M_\basis(\varphi) = (\varphi(\vv i, \vv j))_{i,j=1\mbox{--}n}$ come la matrice associata al prodotto scalare $\varphi$. In particolare,
se $a_\varphi : V \to V^*$ è la mappa lineare che associa a $\v$ il funzionale $\varphi(\v, \cdot) \in V^*$
tale che $\varphi(\v, \cdot)(\w) = \varphi(\v, \w)$.
tale che $\varphi(\v, \cdot)(\w) = \varphi(\v, \w)$. Si scrive $(V, \varphi)$ per indicare uno
spazio vettoriale $V$ dotato del prodotto scalare $\varphi$.
Si definisce prodotto scalare \textit{standard} il prodotto $\varphi$ tale che
$\varphi(\v, \w) = [\v]_\basis^\top [\w]_\basis$.
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\item Si ripeta il processo considerando come $\basis$ tutti i vettori di $\basis$ con $\vv 1$ escluso,
o si termini l'algoritmo una volta che è rimasto un solo vettore.
\end{enumerate}
\subsubsection{Metodo di Jacobi per il calcolo della segnatura}
Sia $A = M_\basis(\varphi)$ una matrice associata a $\varphi$ nella base $\basis$.
Sia $d_0 := 1$. Se $d_i = \det(A_{1, \ldots, i}^{1, \ldots, i})$ (è possibile anche
prendere un'altra sequenza di minori, a patto che essi siano principali e che siano
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isotropo di tale dimensione).
\end{itemize}
\subsubsection{Isometrie tra spazi vettoriali}
Due spazi vettoriali $(V, \varphi)$ e $(W, \psi)$ su $\KK$ si dicono isometrici tra loro se
esiste un isomorfismo $f : V \to W$ tale che $\varphi(\vv 1, \vv 2) = \psi(f(\vv 1), f(\vv 2))$.
Se $f$ è un isomorfismo tra $V$ e $W$, sono equivalenti le seguenti affermazioni:
\begin{enumerate}[(i)]
\item $(V, \varphi)$ e $(W, \psi)$ sono isometrici tra loro tramite $f$,
\item $\forall \basis$ base di $V$, $M_\basis(\varphi) = M_{f(\basis)}(\psi)$,
\item $\exists \basis$ base di $V$, $M_\basis(\varphi) = M_{f(\basis)}(\psi)$.
\end{enumerate}
Inoltre, $V$ e $W$ sono isometrici se e solo se hanno la stessa dimensione e le matrici associate
a $\varphi$ e $\psi$ in due basi di $V$ e di $W$ sono congruenti (infatti, in tal caso, esistono due
basi di $V$ e di $W$ che condividono la stessa matrice associata, ed è possibile associare ad uno
ad uno gli elementi di queste basi).
Pertanto, se $\basis_V$ e $\basis_W$ sono due basi di $V$ e di $W$, $\KK = \RR$ e $M_{\basis_V}(\varphi)$ e $M_{\basis_W}(\psi)$ condividono la stessa segnatura, allora $V$ e $W$ sono
isometrici tra loro (come conseguenza del teorema di Sylvester reale).
Analogamente, se $\KK = \CC$ e $M_{\basis_V}(\varphi)$ e $M_{\basis_W}(\psi)$ condividono lo stesso
rango, allora $V$ e $W$ sono isometrici tra loro (come conseguenza stavolta del teorema di Sylvester
complesso).
\vfill
\hrule
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